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Hasta siempre Fidel
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Hasta siempre Fidel
E' morto Fidel Castro, Papa Francesco: 'Una triste notizia'. Obama, tendiamo mano a popolo cubano
L'ex presidente cubano aveva 90 anni, l'annuncio in tv del fratello Raul
Quando a Cuba è da poco passata la mezzanotte, Raul Castro, trattenendo a stento le lacrime, annuncia in tv "al popolo dell'isola, agli amici della Nostra America e al mondo che alle 22.29 del 25 novembre del 2016 è deceduto il comandante in capo della Rivoluzione Cubana Fidel Castro Ruz. Hasta la victoria siempre". Cuba ha proclamato 9 giorni di lutto nazionale per la morte di Fidel nei quali "non si svolgeranno attività e spettacoli pubblici" mentre la bandiera di Cuba sarà "a mezz'asta nelle sedi pubbliche e istituti militari. La radio e la tv rispetteranno una programmazione informativa, patriottica e storica".
Il dolore di Papa Francesco: "Triste notizia" - "Nel ricevere la triste notizia della scomparsa del suo caro fratello, l'eccellentissimo signor Fidel Alejandro Castro Ruz, ex presidente del Consiglio di Stato e del governo della Repubblica di Cuba, esprimo i miei sentimenti di dolore a vostra eccellenza e agli altri familiari del defunto dignitario, così come al governo e al popolo di codesta amata nazione". E' quanto afferma papa Francesco nel telegramma di cordoglio per la morte di Fidel Castro, inviato al fratello e attuale presidente Raul Castro.
Obama, tendiamo la mano d'amicizia al popolo di Cuba - "Tendiamo la mano dell'amicizia al popolo cubano". Così il presidente degli Stati Uniti Barack Obama sulla morte di Fidel Castro. "La storia giudichera' l'enorme impatto di questa singolare figura sulla gente e sul mondo attorno a lui", si legge in una nota diffusa dalla Casa Bianca.
LA SUA VITA IN IMMAGINI
I funerali si svolgeranno il 4 dicembre. La cerimonia sarà nel cimitero di Santa Ifigenia, nella città di Santiago de Cuba. "A partire dal 28 novembre e fino al giorno seguente", i cubani potranno rendere "un meritato omaggio al proprio leader presso il memorial José Martì" dell'Avana, ha precisato la nota. "Tutti i cubani avranno la possibilità di firmare il solenne giuramento per compiere il concetto di 'Rivolucion'" in una serie di luoghi indicati dalle autorità all'Avana e in altri centri dell'isola, in modo da "dare continuità alle sue idee e al nostro socialismo". Il 29 è prevista una grande cerimonia "di massa" presso la Plaza de la Revoluci¢n della capitale, mentre "il giorno seguente partirà dall'Avana una 'carovana della libertà' fino a Santiago de Cuba", il cui arrivo è in programma il 3 dicembre.
L'ANNUNCIO - "Caro popolo di Cuba: é con profondo dolore che compaio per informare il nostro popolo, gli amici della Nostra America e del mondo, che oggi 25 novembre del 2016, alle 10.29, ore della notte, é deceduto il comandante in capo della Rivoluzione Cubana Fidel Castro Ruz".
LE FRASI CELEBRI
La notizia fa subito il giro del mondo e l'Avana si avvolge nel lutto, ammutolita. Nel momento della sorpresa c'è spazio solo per le lacrime. 'Hasta siempre comandante', scrive il sito web ufficiale Cubadebate, in omaggio al lider maximo. Il corpo di Fidel, l'uomo che ha segnato la storia di Cuba per quasi sessant'anni diventando un'icona della politica della sinistra radicale nel mondo intero, sarà cremato oggi stesso, sabato, come annunciato dal fratello-presidente Raul. I dettagli sui funerali verranno annunciati nelle prossime ore. Se i media a L'Avana si impegnano a "difendere La 'Revolucion' che Castro ha costruito insieme ai poveri della sua terra", per le strade di Little Havana a Miami si registrano invece scene di gioia e molti sono gli slogan che si levano contro "il dittatore".
Per gli anticastristi della comunità cubana statunitense è "la fine di un capitolo orribile". "E' morto un tiranno - esultano - e finalmente può cominciare una nuova era".
VITA - Fidel Castro, eroe per la sinistra nel mondo e dittatore sanguinario per i nemici, e' stato protagonista di una piccola isola caraibica per quasi sessant'anni, sulla scia della sua tenace battaglia contro la maggior potenza del mondo, gli Stati Uniti. Per i cubani, Castro è stato il 'Comandante', oppure semplicemente Fidel. Ha sempre avuto una salute di ferro fino all'improvvisa e grave emorragia all'intestino avuta al rientro di un viaggio dall'Argentina poco prima di compiere 80 anni. Malato, dopo aver delegato il potere al fratello Raul - prima in modo provvisorio il 31 luglio 2006, poi definitivamente nel febbraio 2008 - ha così cominciato il conto alla rovescia verso la fine di una vita leggendaria. L'era di Fidel si scioglie lentamente, in mezzo a una nuova Cuba ogni volta più 'raulista', tra una serie di riforme economiche e la mano ferma del potere sul fronte politico: di sicuro una transizione, la cui portata è però difficile da capire. Fidel assiste da lontano al 'deshielo', ogni tanto scrive qualcosa ribadendo concetti quali la 'sovranità nazionale' e il 'no all'impero'. Ma in sostanza a dettare il ritmo dei cambiamenti ormai è Raul. 'Ucciso' più volte dalle reti sociali, e con lunghi periodi di assenza dal pubblico, i limiti al suo mandato Fidel li aveva fissati nel 2003, dirigendosi ai cubani: "Rimarrò con voi, se lo volete, finchè avrò la consapevolezza di potere essere utile, se prima non lo decide la stessa natura. Nè un un minuto prima nè un secondo dopo".
L'ULTIMO DISCORSO DI FIDEL
Il ministro Gentiloni su Twitter: "Si chiude una pagina grande e drammatica del Novecento. Vicini al popolo cubano che guarda al futuro".
Hasta siempre comandante en jefe!
Ultima modifica di el flaquito il Sab 26 Nov 2016 - 17:13 - modificato 1 volta.
el flaquito- Messaggi : 502
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Re: Hasta siempre Fidel
Morto Fidel Castro: da Putin a Hollande, il cordoglio del mondo
Gorbaciov; "Ha lasciato una traccia indelebile nel mondo"
Putin, la sua Cuba esempio per molti Paesi - "La Cuba libera e indipendente che lui e i suoi alleati hanno costruito è divenuta un membro influente della comunità internazionale ed un esempio di ispirazione per molti paesi": così il presidente russo Vladimir Putin in un telegramma per la morte di Fidel Castro inviato al fratello e attuale presidente cubano Raul Castro. Lo riferisce il Cremlino. "Fidel Castro è stato un sincero e affidabile amico della Russia. Ha dato un grande contributo alla stabilizzazione e allo sviluppo delle relazioni russo-cubane".
Gorbaciov, ha lasciato una traccia indelebile nella storia - "Le persone nascono per morire, ma alcune riescono a vivere la loro vita in modo da lasciare una traccia indelebile nella storia dell'umanità": così l'ultimo leader sovietico Mikhail Gorbaciov ha ricordato Fidel Castro. "Sono sinceramente turbato dal fatto che il tempo di Fidel sia finito", ha dichiarato Gorbaciov. "Rimarrà nella nostra memoria come uno straordinario politico, uno straordinario uomo e un amico". Il premio Nobel per la pace ha inoltre lodato Fidel Castro per aver "resistito" e aver "rafforzato il suo Paese durante il durissimo blocco americano, quando su di lui c'era un'enorme pressione". Secondo Gorbaciov, Fidel Castro "è stato capace di portare" Cuba "a superare questo blocco e ad imboccare il sentiero dello sviluppo indipendente".
Hollande, ha incarnato la rivoluzione cubana - Fidel Castro ha "incarnato la rivoluzione cubana" nelle sue "speranze e disillusioni". Lo ha detto il presidente francese, Francois Hollande, qualche ora dopo l'annuncio della morte di Fidel Castro, riferiscono i media francesi. Ha "incarnato la rivoluzione cubana, nelle speranze che essa ha sollevato e nella disillusione che ha provocato", ha detto Hollande. "Attore della guerra fredda (...) che sapeva rappresentava per i cubani l'orgoglio del rifiuto della dominazione straniera", ha aggiunto.
Napolitano: mito ideale con luci e ombre - "Fidel Castro è stato protagonista storico di grande rilievo sul piano mondiale del secolo scorso, e si è caratterizzato come un costruttore di un esperimento di Stato fondato sulla mobilitazione e il sostegno popolare, fin quando non sono balzate in primo piano e divenute contraddizioni fatali le componenti autoritarie e la subordinazione agli schemi sovietici e al blocco ideologico-militare guidato da Mosca". Lo scrive in una nota il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano. "Fidel Castro - sottolinea - è stato nel contempo mito ideale e politico per grandi masse di militanti della sinistra nel mondo, nella stessa Europa e nel nostro paese. Anche per il suo straordinario carisma personale ha ispirato movimenti rivoluzionari, in particolare nell'America Latina, e alimentato speranze immaginando un futuro libero dal dominio capitalistico". La Cuba di Castro, prosegue Napolitano "è stata anche al centro in vari momenti di tensioni tra le maggiori e più pericolose tra i blocchi dell'Est e dell'Ovest nel periodo della guerra fredda e oltre. La sua rivoluzione contro il regime di Batista non era stata guidata da ostilità verso gli Stati Uniti, ma piuttosto da vicinanza alle grandi tradizioni di libertà di quel paese. È giusto rendere omaggio oggi alla sua figura per l'esperienza complessa e drammatica che ha rappresentato nelle sue luci e nelle sue ombre, e per la lungimirante apertura con cui negli ultimi anni ha assecondato un processo di avvicinamento all'Occidente e di superamento delle barriere che avevano a lungo tenuto isolata la sua Cuba", conclude.
Le condoglianze della fondazione Mandela - La Fondazione Nelson Mandela ha espresso in un tweet le sue più profonde condoglianze al popolo e al Governo di Cuba per la morte di Fidel Castro. La Fondazione pubblica una bella foto di Castro che abbraccia Mandela mettendoli il braccio intorno alla spalla.
el flaquito- Messaggi : 502
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Re: Hasta siempre Fidel
Fidel Castro, una vita da leader anti-Usa
Eroe per amici, tiranno per detrattori. Poi all'ombra di Raul
Fidel Castro, eroe per la sinistra nel mondo e dittatore sanguinario per i nemici, e' stato protagonista di una piccola isola caraibica per quasi sessant'anni, sulla scia della sua tenace battaglia contro la maggior potenza del mondo, gli Stati Uniti.
Nato a il 13 agosto 1926 a Biran, figlio del proprietario terriero spagnolo Angel Castro e della cubana Lina Ruz, ha studiato prima nei collegi La Salle e Dolores di Santiago de Cuba, poi, dal 1941 al 1945, a L'Avana, nella prestigiosa scuola gesuita di Belen, periodo che incide fortemente nella sua formazione culturale, così come in quella del fratello, Raul. Qualche anno dopo la laurea in legge si candida alle presidenziali, progetto subito frustrato per il golpe del 10 marzo di Fulgencio Batista. La sua risposta è l'assalto alla Caserma della Moncada, il 26 luglio 1953. Per Fidel fu un disastro: i ribelli vennero catturati e 80 di loro fucilati.
Catro è condannato a 15 anni di prigione e, nella sua difesa finale, pronuncia il famoso discorso su 'La storia mi assolverà', in cui delinea il suo sogno rivoluzionario. Dopo il carcere, amnistiato, va in esilio negli Usa, poi in Messico: è qui che conosce Ernesto Guevara. Insieme al 'Che', Raul ed altri 79 volontari, nel'56 sbarca nell'isola a bordo del 'Granma'. Il gruppo, sorpreso dalle truppe di Batista, viene decimato: in 21 riescono a rifugiarsi nella Sierra Maestra. I due anni di guerriglia mettono alle corde il dittatore. Il 1/o gennaio 1959, i 'barbudos' entrano trionfalmente a L'Avana. Castro lo fa qualche giorno dopo.
Fino al trionfo della 'revolucion', l'isola viveva del commercio con Washington. Dopo la presa del potere di Fidel, il paese divenne un campo di battaglia della 'guerra fredda'. Cuba riesce comunque a resistere al duro embargo americano e ad un attacco militare, quello della 'Baia dei Porci', organizzato dalla Cia formato da cubani reclutati all'estero. E' poi stata al centro della crisi dei missili nel 1962 che ha rischiato di trascinare il mondo in una guerra nucleare mondiale.
Forte di un inossidabile carisma e affascinante capacità oratoria, Fidel è stato per decenni il 'nemico numero uno' di Washington: con il risultato che, mentre accresceva la sua dipendenza dall'Urss, appoggiava i movimenti marxisti e le guerriglie in America Latina ed in Africa, diventando tra i leader del movimento dei Paesi non Allineati.
Nel frattempo, si sposa con Dalia Soto del Valle. Hanno cinque figli: Alexis, Alexander, Alejandro, Antonio e Angel. Il 'lider maximo', con una vita privata nella quale realtà e mito s'intrecciano, è 'sopravvissuto' a dieci presidenti Usa e - ha più volte ricordato - a 600 attentati. Perfino nel crepuscolo del suo mandato, Fidel e il sistema politico cubano sono riusciti nel bene e nel male a resistere alla disintegrazione socialista e al crollo dell'Urss nel '91.
Per i cubani, Castro è stato il 'Comandante', oppure semplicemente Fidel, sul quale sono state costruite tante 'storie': "non dorme mai", "non scorda nulla", "è capace di penetrarti con lo sguardo e sapere chi sei", "non commette sbagli". Castro ha d'altro lato esibito una devozione per le cifre e dati, nascondendo caratteristiche come il pudore e lo scarso interesse, raro per un cubano, per la musica e il ballo. Ha sempre avuto una salute di ferro fino all'improvvisa e grave emorragia all'intestino avuta al rientro di un viaggio dall'Argentina poco prima di compiere 80 anni. Malato, dopo aver delegato il potere al fratello Raul - prima in modo provvisorio il 31 luglio 2006, poi definitivamente nel febbraio 2008 - ha così cominciato il conto alla rovescia verso la fine di una vita leggendaria. L'era di Fidel si scioglie lentamente, in mezzo a una nuova Cuba ogni volta più 'raulista', tra una serie di riforme economiche e la mano ferma del potere sul fronte politico: di sicuro una transizione, la cui portata è però difficile da capire.
La data chiave della nuova era è il 17 dicembre 2014: quel giorno, a sorpresa e con la mediazione di Bergoglio, L'Avana e Washington annunciano il 'disgelo' bilaterale. Fidel assiste da lontano al 'deshielo', ogni tanto scrive qualcosa ribadendo concetti quali la 'sovranità nazionale' e il 'no all'impero'. Ma in sostanza a dettare il ritmo dei cambiamenti ormai è Raul.
'Ucciso' più volte dalle reti sociali, e con lunghi periodi di assenza dal pubblico, i limiti al suo mandato Fidel li aveva fissati nel 2003, dirigendosi ai cubani: "Rimarrò con voi, se lo volete, finchè avrò la consapevolezza di potere essere utile, se prima non lo decide la stessa natura. Nè un un minuto prima nè un secondo dopo".
Eroe per amici, tiranno per detrattori. Poi all'ombra di Raul
Fidel Castro, eroe per la sinistra nel mondo e dittatore sanguinario per i nemici, e' stato protagonista di una piccola isola caraibica per quasi sessant'anni, sulla scia della sua tenace battaglia contro la maggior potenza del mondo, gli Stati Uniti.
Nato a il 13 agosto 1926 a Biran, figlio del proprietario terriero spagnolo Angel Castro e della cubana Lina Ruz, ha studiato prima nei collegi La Salle e Dolores di Santiago de Cuba, poi, dal 1941 al 1945, a L'Avana, nella prestigiosa scuola gesuita di Belen, periodo che incide fortemente nella sua formazione culturale, così come in quella del fratello, Raul. Qualche anno dopo la laurea in legge si candida alle presidenziali, progetto subito frustrato per il golpe del 10 marzo di Fulgencio Batista. La sua risposta è l'assalto alla Caserma della Moncada, il 26 luglio 1953. Per Fidel fu un disastro: i ribelli vennero catturati e 80 di loro fucilati.
Catro è condannato a 15 anni di prigione e, nella sua difesa finale, pronuncia il famoso discorso su 'La storia mi assolverà', in cui delinea il suo sogno rivoluzionario. Dopo il carcere, amnistiato, va in esilio negli Usa, poi in Messico: è qui che conosce Ernesto Guevara. Insieme al 'Che', Raul ed altri 79 volontari, nel'56 sbarca nell'isola a bordo del 'Granma'. Il gruppo, sorpreso dalle truppe di Batista, viene decimato: in 21 riescono a rifugiarsi nella Sierra Maestra. I due anni di guerriglia mettono alle corde il dittatore. Il 1/o gennaio 1959, i 'barbudos' entrano trionfalmente a L'Avana. Castro lo fa qualche giorno dopo.
Fino al trionfo della 'revolucion', l'isola viveva del commercio con Washington. Dopo la presa del potere di Fidel, il paese divenne un campo di battaglia della 'guerra fredda'. Cuba riesce comunque a resistere al duro embargo americano e ad un attacco militare, quello della 'Baia dei Porci', organizzato dalla Cia formato da cubani reclutati all'estero. E' poi stata al centro della crisi dei missili nel 1962 che ha rischiato di trascinare il mondo in una guerra nucleare mondiale.
Forte di un inossidabile carisma e affascinante capacità oratoria, Fidel è stato per decenni il 'nemico numero uno' di Washington: con il risultato che, mentre accresceva la sua dipendenza dall'Urss, appoggiava i movimenti marxisti e le guerriglie in America Latina ed in Africa, diventando tra i leader del movimento dei Paesi non Allineati.
Nel frattempo, si sposa con Dalia Soto del Valle. Hanno cinque figli: Alexis, Alexander, Alejandro, Antonio e Angel. Il 'lider maximo', con una vita privata nella quale realtà e mito s'intrecciano, è 'sopravvissuto' a dieci presidenti Usa e - ha più volte ricordato - a 600 attentati. Perfino nel crepuscolo del suo mandato, Fidel e il sistema politico cubano sono riusciti nel bene e nel male a resistere alla disintegrazione socialista e al crollo dell'Urss nel '91.
Per i cubani, Castro è stato il 'Comandante', oppure semplicemente Fidel, sul quale sono state costruite tante 'storie': "non dorme mai", "non scorda nulla", "è capace di penetrarti con lo sguardo e sapere chi sei", "non commette sbagli". Castro ha d'altro lato esibito una devozione per le cifre e dati, nascondendo caratteristiche come il pudore e lo scarso interesse, raro per un cubano, per la musica e il ballo. Ha sempre avuto una salute di ferro fino all'improvvisa e grave emorragia all'intestino avuta al rientro di un viaggio dall'Argentina poco prima di compiere 80 anni. Malato, dopo aver delegato il potere al fratello Raul - prima in modo provvisorio il 31 luglio 2006, poi definitivamente nel febbraio 2008 - ha così cominciato il conto alla rovescia verso la fine di una vita leggendaria. L'era di Fidel si scioglie lentamente, in mezzo a una nuova Cuba ogni volta più 'raulista', tra una serie di riforme economiche e la mano ferma del potere sul fronte politico: di sicuro una transizione, la cui portata è però difficile da capire.
La data chiave della nuova era è il 17 dicembre 2014: quel giorno, a sorpresa e con la mediazione di Bergoglio, L'Avana e Washington annunciano il 'disgelo' bilaterale. Fidel assiste da lontano al 'deshielo', ogni tanto scrive qualcosa ribadendo concetti quali la 'sovranità nazionale' e il 'no all'impero'. Ma in sostanza a dettare il ritmo dei cambiamenti ormai è Raul.
'Ucciso' più volte dalle reti sociali, e con lunghi periodi di assenza dal pubblico, i limiti al suo mandato Fidel li aveva fissati nel 2003, dirigendosi ai cubani: "Rimarrò con voi, se lo volete, finchè avrò la consapevolezza di potere essere utile, se prima non lo decide la stessa natura. Nè un un minuto prima nè un secondo dopo".
el flaquito- Messaggi : 502
Data d'iscrizione : 17.10.12
Re: Hasta siempre Fidel
Ecco le date più significative della vita del leader cubano Fidel Castro morto oggi a 90 anni.
- 13 agosto 1926: nasce a Biran, figlio del proprietario terriero galiziano Angel Castro e della contadina cubana Lina Ruz.
- 1948: si sposa con Mirta Diaz-Balart, dalla quale ha il primo figlio `Fidelito´. Divorzia nel 1954.
- 1953: il 26 luglio guida l’attacco alla Caserma della Moncada. Arrestato, viene condannato a 15 anni di prigione. Amnistiato dopo 22 mesi va in esilio prima negli Usa e poi in Messico, dove conosce Ernesto `Che´ Guevara.
- 1956: il 2 dicembre sbarca a Cuba con il `Che´ e il fratello Raul a bordo del `Granma´. Sbaragliato dalle truppe di Fulgencio Batista, si rifugia assieme ad un pugno di sopravvissuti nella Sierra Maestra.
- 1959: l’8 gennaio, 7 giorni dopo la fuga di Batista, entra trionfalmente a L’Avana. Il 16 febbraio assume l’incarico di primo ministro e capo delle forze armate. Quindi si sposa con Dalia Soto del Valle, dalla quale ha altri 5 figli.
- 1960: Cuba e Urss riprendono le relazioni diplomatiche e la collaborazione economico-militare. Cuba nazionalizza le raffinerie di proprietà statunitense, dopo il rifiuto di disporre del petrolio sovietico. Washington vieta le esportazioni verso Cuba, eccetto cibo e medicine.
- 1961: a gennaio gli Usa ritirano l’ambasciatore da L’Avana. Il 16 aprile Castro definisce `socialista´ la Rivoluzione. Tre giorni dopo sbaraglia lo sbarco nella Baia dei Porci di esiliati cubani appoggiati dalla Cia.
- 1962: crisi dei missili tra Usa e Urss.
- 1965: il 3 ottobre crea il Partito comunista di Cuba e legge la lettera di commiato dal Paese del `Che´ Guevara.
- 1968: Castro nazionalizza gli stabilimenti privati.
- 1980: lasciano l’isola 125.000 cubani.
- 1991: la caduta dell’Unione Sovietica devasta l’economia cubana.
- 1992: il Congresso Usa inasprisce l’embargo.
- 1994: Castro dichiara che non fermerà i cubani che vogliono lasciare l’isola. In 40mila fuggono negli Usa.
- 1998: visita di Giovanni Paolo II che condanna l’embargo.
- 2000: Castro, all’Onu per vertice del Millennio, saluta Bill Clinton. È il primo incontro con un presidente americano in 40 anni.
- 2003: 75 dissidenti cubani vengono condannati a lunghe pene per `attentato contro lo Stato´.
- 2006: Castro annuncia di aver subito un intervento chirurgico e delega i poteri al fratello Raul.
- 2008: Fidel si dimette da presidente;
- 2010: uscita pubblica di Castro dopo anni in cui si sono succeduti dubbi sul suo stato di salute.
- 2011: il 19 aprile Raul Castro viene eletto primo segretario del Partito Comunista di Cuba.
- 2016: Castro pronuncia un discorso di commiato al settimo congresso del Partito Comunista. «Presto sarò come tutti gli altri. Il tempo arriverà per tutti noi, ma gli ideali del comunismo cubano resteranno».
- 25 novembre 2016 - Fidel Castro muore a 90 anni.
- 13 agosto 1926: nasce a Biran, figlio del proprietario terriero galiziano Angel Castro e della contadina cubana Lina Ruz.
- 1948: si sposa con Mirta Diaz-Balart, dalla quale ha il primo figlio `Fidelito´. Divorzia nel 1954.
- 1953: il 26 luglio guida l’attacco alla Caserma della Moncada. Arrestato, viene condannato a 15 anni di prigione. Amnistiato dopo 22 mesi va in esilio prima negli Usa e poi in Messico, dove conosce Ernesto `Che´ Guevara.
- 1956: il 2 dicembre sbarca a Cuba con il `Che´ e il fratello Raul a bordo del `Granma´. Sbaragliato dalle truppe di Fulgencio Batista, si rifugia assieme ad un pugno di sopravvissuti nella Sierra Maestra.
- 1959: l’8 gennaio, 7 giorni dopo la fuga di Batista, entra trionfalmente a L’Avana. Il 16 febbraio assume l’incarico di primo ministro e capo delle forze armate. Quindi si sposa con Dalia Soto del Valle, dalla quale ha altri 5 figli.
- 1960: Cuba e Urss riprendono le relazioni diplomatiche e la collaborazione economico-militare. Cuba nazionalizza le raffinerie di proprietà statunitense, dopo il rifiuto di disporre del petrolio sovietico. Washington vieta le esportazioni verso Cuba, eccetto cibo e medicine.
- 1961: a gennaio gli Usa ritirano l’ambasciatore da L’Avana. Il 16 aprile Castro definisce `socialista´ la Rivoluzione. Tre giorni dopo sbaraglia lo sbarco nella Baia dei Porci di esiliati cubani appoggiati dalla Cia.
- 1962: crisi dei missili tra Usa e Urss.
- 1965: il 3 ottobre crea il Partito comunista di Cuba e legge la lettera di commiato dal Paese del `Che´ Guevara.
- 1968: Castro nazionalizza gli stabilimenti privati.
- 1980: lasciano l’isola 125.000 cubani.
- 1991: la caduta dell’Unione Sovietica devasta l’economia cubana.
- 1992: il Congresso Usa inasprisce l’embargo.
- 1994: Castro dichiara che non fermerà i cubani che vogliono lasciare l’isola. In 40mila fuggono negli Usa.
- 1998: visita di Giovanni Paolo II che condanna l’embargo.
- 2000: Castro, all’Onu per vertice del Millennio, saluta Bill Clinton. È il primo incontro con un presidente americano in 40 anni.
- 2003: 75 dissidenti cubani vengono condannati a lunghe pene per `attentato contro lo Stato´.
- 2006: Castro annuncia di aver subito un intervento chirurgico e delega i poteri al fratello Raul.
- 2008: Fidel si dimette da presidente;
- 2010: uscita pubblica di Castro dopo anni in cui si sono succeduti dubbi sul suo stato di salute.
- 2011: il 19 aprile Raul Castro viene eletto primo segretario del Partito Comunista di Cuba.
- 2016: Castro pronuncia un discorso di commiato al settimo congresso del Partito Comunista. «Presto sarò come tutti gli altri. Il tempo arriverà per tutti noi, ma gli ideali del comunismo cubano resteranno».
- 25 novembre 2016 - Fidel Castro muore a 90 anni.
el flaquito- Messaggi : 502
Data d'iscrizione : 17.10.12
Re: Hasta siempre Fidel
asi que al final se ne è andato il leader maximo
da circa 60 anni una figura di peso politico enorme a nivel mundial..
prima con la revolucion de los barbudos cuando molti de nosotros dovevano ancora nascere..
passando per la guerra fredda .la crisis dei missili..la bahia del "porci"..
..guidando i cosidetti paesi non allineati ecc ecc
per finire dopo un trentennio col tracollo dell'Urss..e quindi el periodo especial..la scialuppa di salvataggio venezuelana..
e una decina di anni fa i problemi de salud che dal 2006 l'avevano costretto ad uscire dalla vida politica lasciando toda la gestion de la Isla(..y del socialismo? )all'hermanito Raul..
continuava nonostante todo ad apparire de vez en cuando..e postava le sue reflexiones ....
la historia piu' che lo assolverlo ,lo aveva gia' incorporato da circa 50 anni...
rappresentando una bandiera del socialismo e della sua kuba
chiaramente divide/va el mundo in detrattori/scettici e ammiratori/partigiani dell'heroe solitario che riesce a tenere in scacco il Golia yankee
oajala' la sua dipartita arriva al momento ..giusto..
nonostante le dichiarazioni (probabilmente a livello personale piu' di facciata e per dare un contentino a los republicanos anticaztristi ...)del neo president Donald sul feroce dittatore...
la sua uscita di scena potrebbe ayudare a non interrompere il deshielo incominciato a fine mandato da Obama
los hoteles de calidad e i campi da golf in effetti sono parecchio assenti sulla Isla nuestra..
y de Fidel
per cui
R.I.P Fidel
(anche se non credo che a breve lo lasceranno descansare mucho en paz..
y hasta la victoria kuba
da circa 60 anni una figura di peso politico enorme a nivel mundial..
prima con la revolucion de los barbudos cuando molti de nosotros dovevano ancora nascere..
passando per la guerra fredda .la crisis dei missili..la bahia del "porci"..
..guidando i cosidetti paesi non allineati ecc ecc
per finire dopo un trentennio col tracollo dell'Urss..e quindi el periodo especial..la scialuppa di salvataggio venezuelana..
e una decina di anni fa i problemi de salud che dal 2006 l'avevano costretto ad uscire dalla vida politica lasciando toda la gestion de la Isla(..y del socialismo? )all'hermanito Raul..
continuava nonostante todo ad apparire de vez en cuando..e postava le sue reflexiones ....
la historia piu' che lo assolverlo ,lo aveva gia' incorporato da circa 50 anni...
rappresentando una bandiera del socialismo e della sua kuba
chiaramente divide/va el mundo in detrattori/scettici e ammiratori/partigiani dell'heroe solitario che riesce a tenere in scacco il Golia yankee
oajala' la sua dipartita arriva al momento ..giusto..
nonostante le dichiarazioni (probabilmente a livello personale piu' di facciata e per dare un contentino a los republicanos anticaztristi ...)del neo president Donald sul feroce dittatore...
la sua uscita di scena potrebbe ayudare a non interrompere il deshielo incominciato a fine mandato da Obama
los hoteles de calidad e i campi da golf in effetti sono parecchio assenti sulla Isla nuestra..
y de Fidel
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(anche se non credo che a breve lo lasceranno descansare mucho en paz..
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Re: Hasta siempre Fidel
by Albertico
Come ti ho anticipato la morte del Comandante mi ha lasciato pressoché indifferente in quanto da anni sono riuscito finalmente ad affrancarmi dal coinvolgimento emotivo derivato dalla mia prima esperienza cubano americana.
Tuttavia per quanto ho visto dal 95 ad oggi il mio giudizio personale sulla figura in questione resta e sempre sarà negativo.
Invariati restano lo spessore e il carisma di uno dei più grandi leader del 900.Con la morte di Fidel si chiude un secolo di storia.
Riposa in pace Comandante,all'inferno o in Paradiso risparmia ai tuoi compagni di viaggio i tuoi interminabili monologhi.
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Re: Hasta siempre Fidel
Trump: ultimatum a Cuba, "accordo migliore o sara' rottura"
Washington, 28 nov. -
Donald Trump lancia un ultimatum al regime di Raul Castro: 'Mettero' fine all'accordo con Cuba, se questo non verra' migliorato nell'interesse del popolo cubano, dei cubani-americani e degli Stati Uniti', ha scritto su Twitter il neo eletto presidente americano, che durante la campagna elettorale non aveva nascosto l'intenzione di interrompere l'apertura delle relazioni diplomatiche con l'isola inaugurata dall'amministrazione Obama. Nei giorni scorsi Trump aveva definito un 'brutale dittatore' Fidel Castro, il cui annuncio della scomparsa e' stato dato il 26 novembre. .
Washington, 28 nov. -
Donald Trump lancia un ultimatum al regime di Raul Castro: 'Mettero' fine all'accordo con Cuba, se questo non verra' migliorato nell'interesse del popolo cubano, dei cubani-americani e degli Stati Uniti', ha scritto su Twitter il neo eletto presidente americano, che durante la campagna elettorale non aveva nascosto l'intenzione di interrompere l'apertura delle relazioni diplomatiche con l'isola inaugurata dall'amministrazione Obama. Nei giorni scorsi Trump aveva definito un 'brutale dittatore' Fidel Castro, il cui annuncio della scomparsa e' stato dato il 26 novembre. .
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Re: Hasta siempre Fidel
https://www.cubanet.org/facebook/cubanos-empiezan-a-entrar-a-plaza-de-la-revolucion-para-despedirse-de-fidel-castro/
Miles acuden a la Plaza de la Revolución para despedirse de Fidel Castro
Se han habilitado tres ‘puntos de homenaje’
- El memorial a José Martí de la Plaza de la Revolución abrió hoy sus puertas para que los cubanos puedan despedirse del expresidente Fidel Castro, fallecido el pasado día 25 y cuyas cenizas han sido instaladas en ese emblemático lugar de La Habana, donde permanecerán dos días.
Cientos de personas hicieron cola desde primera hora aguardando a que dieran las nueve de la mañana (14:00 GMT) para rendir tributo al líder cubano en el mismo emblemático escenario en el que pronunció la mayor parte de sus largas arengas.
A la misma hora a la que comenzaba este homenaje se dispararon simultáneamente en La Habana y Santiago de Cuba 21 salvas de artillería en homenaje al comandante en jefe de la Revolución, que murió a los 90 años tras una década alejado del poder por problemas de salud.
En la Plaza de Revolución se han habilitado tres accesos diferentes para agilizar la entrada de la población, y tres puntos de homenaje exactamente iguales en ninguno de los cuales se observa a simple vista que estén las cenizas.
Todos esos puntos están presididos por una gran fotografía de Fidel en la que se le ve de cuerpo entero mirando al horizonte y ataviado con su icónico uniforme verde olivo.
También hay dos ofrendas florales, una del Partido Comunista de Cuba (PCC, único) y otra en nombre del pueblo cubano, así como un expositor con las principales condecoraciones que recibió Castro en vida.
Flanqueando esa suerte de altares, rinden guardia de honor miembros del batallón de ceremonias de las Fuerzas Armadas Revolucionarias y representantes del Consejo de Estado de Cuba, entre ellos la contralora general de la República, Gladys Bejerano, el ministro de Transporte, Adel Yzquierdo, y el secretario de ese órgano, Homero Acosta.
En el lugar no se ha visto por el momento al presidente cubano, Raúl Castro, y tampoco a otros familiares del líder fallecido como su viuda, Dalia Soto del Valle, o sus hijos.
Las personas desfilan con fluidez: hay mujeres que lanzan besos, muchos se secan las lágrimas con pañuelos y algunos no pueden evitar los sollozos, que resuenan por encima de los susurros y del sonido de las cámaras fotográficas en el ambiente solemne que se vive en este acto.
Aunque Cuba lleva ya dos días de luto de los nueve decretados por el Gobierno, este acto marca el inicio de una semana de honras fúnebres que culminará el próximo domingo con el entierro de los restos mortales de Fidel Castro en el cementerio de Santa Ifigenia, en Santiago de Cuba.
Miles acuden a la Plaza de la Revolución para despedirse de Fidel Castro
Se han habilitado tres ‘puntos de homenaje’
- El memorial a José Martí de la Plaza de la Revolución abrió hoy sus puertas para que los cubanos puedan despedirse del expresidente Fidel Castro, fallecido el pasado día 25 y cuyas cenizas han sido instaladas en ese emblemático lugar de La Habana, donde permanecerán dos días.
Cientos de personas hicieron cola desde primera hora aguardando a que dieran las nueve de la mañana (14:00 GMT) para rendir tributo al líder cubano en el mismo emblemático escenario en el que pronunció la mayor parte de sus largas arengas.
A la misma hora a la que comenzaba este homenaje se dispararon simultáneamente en La Habana y Santiago de Cuba 21 salvas de artillería en homenaje al comandante en jefe de la Revolución, que murió a los 90 años tras una década alejado del poder por problemas de salud.
En la Plaza de Revolución se han habilitado tres accesos diferentes para agilizar la entrada de la población, y tres puntos de homenaje exactamente iguales en ninguno de los cuales se observa a simple vista que estén las cenizas.
Todos esos puntos están presididos por una gran fotografía de Fidel en la que se le ve de cuerpo entero mirando al horizonte y ataviado con su icónico uniforme verde olivo.
También hay dos ofrendas florales, una del Partido Comunista de Cuba (PCC, único) y otra en nombre del pueblo cubano, así como un expositor con las principales condecoraciones que recibió Castro en vida.
Flanqueando esa suerte de altares, rinden guardia de honor miembros del batallón de ceremonias de las Fuerzas Armadas Revolucionarias y representantes del Consejo de Estado de Cuba, entre ellos la contralora general de la República, Gladys Bejerano, el ministro de Transporte, Adel Yzquierdo, y el secretario de ese órgano, Homero Acosta.
En el lugar no se ha visto por el momento al presidente cubano, Raúl Castro, y tampoco a otros familiares del líder fallecido como su viuda, Dalia Soto del Valle, o sus hijos.
Las personas desfilan con fluidez: hay mujeres que lanzan besos, muchos se secan las lágrimas con pañuelos y algunos no pueden evitar los sollozos, que resuenan por encima de los susurros y del sonido de las cámaras fotográficas en el ambiente solemne que se vive en este acto.
Aunque Cuba lleva ya dos días de luto de los nueve decretados por el Gobierno, este acto marca el inicio de una semana de honras fúnebres que culminará el próximo domingo con el entierro de los restos mortales de Fidel Castro en el cementerio de Santa Ifigenia, en Santiago de Cuba.
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Re: Hasta siempre Fidel
http://www.martinoticias.com/a/cenizas-de-fidel-castro-salen-en-caravana-hacia-el-oriente-de-cuba/134515.html
Cenizas de Fidel Castro salen en caravana hacia el oriente de Cuba
Las cenizas de Fidel Castro emprenden viaje desde La Habana hasta Santiago
La caravana, conformada por siete vehículos y encabezada por su hermano Raúl, emprendió el recorrido por las calles de La Habana.
Tras un tributo multitudinario, las cenizas del ex gobernante cubano Fidel Castro partieron el miércoles de la Plaza de la Revolución en una caravana de cuatro días hacia el oriente de la isla.
La urna con las cenizas, de madera de cedro y que reposaba en la sede del Ministerio de las Fuerzas Armadas, salió del edificio a manos de dos soldados quienes, en una breve ceremonia, la colocaron en un armón militar decorado con flores blancas. Así será trasladada, bajo una campana de cristal, hasta el cementerio Santa Ifigenia de Santiago de Cuba, su destino final el próximo domingo.
La caravana, conformada por siete vehículos y encabezada por el gobernante Raúl Castro, emprendió el recorrido por las calles de La Habana, donde desde antes del amanecer miles de personas comenzaron a aglomerarse en calles y avenidas para despedir al caudillo que los gobernara durante casi 50 años.
El recorrido del cortejo fúnebre por la Carretera Central de Cuba será inverso a la marcha hacia La Habana del ejército rebelde que comandara Castro desde la Sierra Maestra.
Fidel Castro falleció el viernes 25 de noviembre, tres meses después de cumplir 90 años, y se han decretado nueve días de duelo riguroso, incluyendo una suspensión de las ventas de bebidas alcohólicas y de los animados para niños en la televisióN
Cenizas de Fidel Castro salen en caravana hacia el oriente de Cuba
Las cenizas de Fidel Castro emprenden viaje desde La Habana hasta Santiago
La caravana, conformada por siete vehículos y encabezada por su hermano Raúl, emprendió el recorrido por las calles de La Habana.
Tras un tributo multitudinario, las cenizas del ex gobernante cubano Fidel Castro partieron el miércoles de la Plaza de la Revolución en una caravana de cuatro días hacia el oriente de la isla.
La urna con las cenizas, de madera de cedro y que reposaba en la sede del Ministerio de las Fuerzas Armadas, salió del edificio a manos de dos soldados quienes, en una breve ceremonia, la colocaron en un armón militar decorado con flores blancas. Así será trasladada, bajo una campana de cristal, hasta el cementerio Santa Ifigenia de Santiago de Cuba, su destino final el próximo domingo.
La caravana, conformada por siete vehículos y encabezada por el gobernante Raúl Castro, emprendió el recorrido por las calles de La Habana, donde desde antes del amanecer miles de personas comenzaron a aglomerarse en calles y avenidas para despedir al caudillo que los gobernara durante casi 50 años.
El recorrido del cortejo fúnebre por la Carretera Central de Cuba será inverso a la marcha hacia La Habana del ejército rebelde que comandara Castro desde la Sierra Maestra.
Fidel Castro falleció el viernes 25 de noviembre, tres meses después de cumplir 90 años, y se han decretado nueve días de duelo riguroso, incluyendo una suspensión de las ventas de bebidas alcohólicas y de los animados para niños en la televisióN
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Re: Hasta siempre Fidel
http://www.martinoticias.com/a/television-cubana-no-muestra-imagenes-en-vivo-de-la-caravana-de-fidel-castro/134529.html
Televisión cubana no muestra imágenes en vivo de la caravana de Castro
Solamente por La Habana se vio en directo el paso de los jeeps militares. En el resto de la isla se vio como intervalos de transmisión diferida o relatados por periodistas de telecentros provinciales.
La Televisión Cubana no transmite en vivo las imágenes de la caravana donde viajan hasta Santiago de Cuba las cenizas de Fidel Castro.
Solamente por La Habana las cámaras siguieron en directo el paso de los siete jeeps militares.
En la mañana las últimas imágenes fueron del paso del cortejo fúnebre por El Cotorro, indicando con un rótulo que eran imágenes de “Hace una hora”.
En los estudios centrales por más de dos horas fue entrevistado José Alberto León Lima, alias “Leoncito”, uno de los guardaespaldas que entró en La Habana el 8 de enero de 1959 con Fidel Castro.
A intervalos le quitaban la palabra a “Leoncito” para dar paso a Bernardo Espinosa, periodista de la televisión en Matanzas, quien iba relatando el paso de la caravana vía telefónica, por los municipios de Coliseo, Cárdenas, Jovellanos, Perico, Colón y Los Arabos.
Hizo énfasis en el paso por el Estado Mayor del Ejército Central, en la zona de Gelpi, donde se levanta una edificación de las tantas Escuelas Rurales Cívico-Militares que se construyeran por órdenes de Fulgencio Batista en 1936.
El Noticiero del Mediodía mostraba fotografías, posts de Twitter y fotos de Instagram de la caravana. Los presentadores leyeron correos electrónicos recibidos en la redacción. Se transmitieron entrevistas a cubanos apostados en el Malecón o Centro de La Habana y declaraciones de pobladores en Matanzas y Villa Clara antes del paso de las cenizas.
A las 12:20 la Televisión Yumurí ofreció en el noticiero nacional del mediodía imágenes del paso del cortejo fúnebre por el pueblo de Ceiba Mocha, que había ocurrido horas antes. El periodista Pedro Rizo describió desde un estudio de TV Yumurí el paso de la caravana.
En ocasiones se vió la Carretera Central desierta y varios puntos con muy pocas personas.
Televisión cubana no muestra imágenes en vivo de la caravana de Castro
Solamente por La Habana se vio en directo el paso de los jeeps militares. En el resto de la isla se vio como intervalos de transmisión diferida o relatados por periodistas de telecentros provinciales.
La Televisión Cubana no transmite en vivo las imágenes de la caravana donde viajan hasta Santiago de Cuba las cenizas de Fidel Castro.
Solamente por La Habana las cámaras siguieron en directo el paso de los siete jeeps militares.
En la mañana las últimas imágenes fueron del paso del cortejo fúnebre por El Cotorro, indicando con un rótulo que eran imágenes de “Hace una hora”.
En los estudios centrales por más de dos horas fue entrevistado José Alberto León Lima, alias “Leoncito”, uno de los guardaespaldas que entró en La Habana el 8 de enero de 1959 con Fidel Castro.
A intervalos le quitaban la palabra a “Leoncito” para dar paso a Bernardo Espinosa, periodista de la televisión en Matanzas, quien iba relatando el paso de la caravana vía telefónica, por los municipios de Coliseo, Cárdenas, Jovellanos, Perico, Colón y Los Arabos.
Hizo énfasis en el paso por el Estado Mayor del Ejército Central, en la zona de Gelpi, donde se levanta una edificación de las tantas Escuelas Rurales Cívico-Militares que se construyeran por órdenes de Fulgencio Batista en 1936.
El Noticiero del Mediodía mostraba fotografías, posts de Twitter y fotos de Instagram de la caravana. Los presentadores leyeron correos electrónicos recibidos en la redacción. Se transmitieron entrevistas a cubanos apostados en el Malecón o Centro de La Habana y declaraciones de pobladores en Matanzas y Villa Clara antes del paso de las cenizas.
A las 12:20 la Televisión Yumurí ofreció en el noticiero nacional del mediodía imágenes del paso del cortejo fúnebre por el pueblo de Ceiba Mocha, que había ocurrido horas antes. El periodista Pedro Rizo describió desde un estudio de TV Yumurí el paso de la caravana.
En ocasiones se vió la Carretera Central desierta y varios puntos con muy pocas personas.
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Re: Hasta siempre Fidel
Il baracchino che porta le ceneri del fufi e sempre quello usato per portare le ceneri del Che .....altro che globalizzazione , li tengono tutto
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Re: Hasta siempre Fidel
Nada se bota todo regresa.
Operazione vintage...
Que Bola asere que opinas al respecto?
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Re: Hasta siempre Fidel
Bahhh.....come stratega ha molto da insegnare,sopratutto a politici del bel paese, come uomo forse ha commesso errori , d altronde e' un essere umano, comunque io lo assolvo .....
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Re: Hasta siempre Fidel
Descarao ha scritto:Bahhh.....come stratega ha molto da insegnare,sopratutto a politici del bel paese, come uomo forse ha commesso errori , d altronde e' un essere umano, comunque io lo assolvo .....
Descarao..fidelista!
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Re: Hasta siempre Fidel
El Descarao Fidelista ultimo colpo del Barba-Truco....
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Re: Hasta siempre Fidel
Bahh se si parla di uomo carismastico bisogna dire che e un grande, lascia una impronta nella storia, altro che Renzi , Berlusconi e compagnia bella:D , come uomo lasciamo perdere, uno che mette il popolo alla fame e piu' se ne ha piu ne mettiamo, pero' bisogna dire che ognuno si merita cio che ha ...loro il barbatrucco , noi questi pseudo-politici da 4 soldi...lasciamo perdere la politica suvvia ......
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Re: Hasta siempre Fidel
http://www.martinoticias.com/a/cenizas-de-fidel-castro-llegan-a-santiago-de-cuba-a-empujones/134765.html
Cenizas de Fidel Castro llegan a Santiago de Cuba, a empujones
Vehículo que transporta cenizas de Fidel Castro tuvo que ser empujado en Santiago de Cuba
Las cenizas de Fidel Castro serán inhumadas el domingo en una ceremonia, íntima y cerrada a la prensa, muy cerca del Mauseleo Nacional de José Martí, en el Cementerio de Santa Efigenia.
La caravana con las cenizas de Fidel Castro llegó este sábado a Santiago de Cuba, en medio de un embarazoso incidente cuando en el centro de la ciudad, el vehículo militar que lleva el ataúd con las cenizas se detuvo y debió ser empujado para que arrancara.
Miles de personas fueron transportadas hasta la plaza Antonio Maceo, donde se celebró el último homenaje público a Castro. En el acto,hablaron dirigentes de las principales organizaciones políticas del gobierno y fue clausurado por un breve discurso del gobernante cubano, Raúl Castro.
“Ante los restos de Fidel en la Plaza General Antonio Maceo Grajales en la heroica ciudad de Santiago de Cuba, juramos defender la Patria y el socialismo y junto reafirmemos la sentencia del Titán de Bronce: “Quien intente apoderarse de nuestra patria recogerá el polvo de su suelo anegado en sangre, si no perece en la lucha”, afirmó Raúl Castro en un breve discurso.
El pequeño ataúd de cedro, cubierto con una bandera de Cuba, en el que estánlas cenizas de Castro reposará la noche del sábado dentro del mausoleo a Antonio Maceo, hasta la ceremonia de inhumación, íntima y cerrada a prensa y público, el domingo a las 7.00 AM en el Cementerio de Santa Efigenia, “muy cerca del Mausoleo a José Martí”, dijo el gobernante Raúl Castro.
Cenizas de Fidel Castro llegan a Santiago de Cuba, a empujones
Vehículo que transporta cenizas de Fidel Castro tuvo que ser empujado en Santiago de Cuba
Las cenizas de Fidel Castro serán inhumadas el domingo en una ceremonia, íntima y cerrada a la prensa, muy cerca del Mauseleo Nacional de José Martí, en el Cementerio de Santa Efigenia.
La caravana con las cenizas de Fidel Castro llegó este sábado a Santiago de Cuba, en medio de un embarazoso incidente cuando en el centro de la ciudad, el vehículo militar que lleva el ataúd con las cenizas se detuvo y debió ser empujado para que arrancara.
Miles de personas fueron transportadas hasta la plaza Antonio Maceo, donde se celebró el último homenaje público a Castro. En el acto,hablaron dirigentes de las principales organizaciones políticas del gobierno y fue clausurado por un breve discurso del gobernante cubano, Raúl Castro.
“Ante los restos de Fidel en la Plaza General Antonio Maceo Grajales en la heroica ciudad de Santiago de Cuba, juramos defender la Patria y el socialismo y junto reafirmemos la sentencia del Titán de Bronce: “Quien intente apoderarse de nuestra patria recogerá el polvo de su suelo anegado en sangre, si no perece en la lucha”, afirmó Raúl Castro en un breve discurso.
El pequeño ataúd de cedro, cubierto con una bandera de Cuba, en el que estánlas cenizas de Castro reposará la noche del sábado dentro del mausoleo a Antonio Maceo, hasta la ceremonia de inhumación, íntima y cerrada a prensa y público, el domingo a las 7.00 AM en el Cementerio de Santa Efigenia, “muy cerca del Mausoleo a José Martí”, dijo el gobernante Raúl Castro.
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Re: Hasta siempre Fidel
http://www.martinoticias.com/a/maradona-cuba-despedir-segundo-papa/134722.html
Maradona en Cuba para despedir a su "segundo papá" Fidel Castro
: Octubre 2005, Diego Maradona (der) entrevistando al presidente de Cuba, Fidel Castro, quien recibió al futbolista en el edificio presidencial de La Habana.
"No es un compromiso venir, para mí fue un segundo padre, un hombre al cual yo adoro porque cuando me cerraron las puertas en la clínica de mi país, Fidel me abrió las puertas de Cuba", recordó el futbolista argentino.
El exjugador de fútbol argentino Diego Armando Maradona llegó a Cuba para rendir homenaje a su "segundo papá" Fidel Castro, y acompañar a los cubanos, a quienes pidió disculpas por el tratamiento del Gobierno de su país a los funerales del líder, informó la televisión estatal de la isla.
"Vengo a estar con mi segundo papá, con la leyenda que se nos va hoy", aseguró Maradona en la entrevista, emitida como parte de una programación especial en la que fue presentado como "gran amigo de Fidel".
El diálogo tuvo lugar durante la madrugada de este viernes en La Habana, donde llegó el futbolista desde Uruguay, según reveló él mismo, para participar en el tributo a Castro, cuyos restos mortales recorren el país con destino a Santiago de Cuba.
"No es un compromiso venir, para mí fue un segundo padre, un hombre al cual yo adoro porque cuando me cerraron las puertas en la clínica de mi país, Fidel me abrió las puertas de Cuba, y me abrió las puertas del corazón de todos lo cubanos", dijo el deportista, quien ha sido atendido en la isla por su adicción a las drogas.
Maradona señaló además que todos los consejos que el exmandatario le dio después de su "enfermedad" los conserva intactos y los sigue al pie de la letra.
Insistió en que el fallecido líder "deja un legado tan claro y tan hermoso que no se puede traicionar".
"El que crea que Cuba se debilita porque se va el más grande, se equivoca", sentenció.
"Yo digo que soy el representante argentino que vino a despedirlo o a decirle 'Chao, Hasta siempre comandante', porque hoy tenemos un Gobierno que, como no entiende nada de nada, no entiende que Fidel es el más grande (...). Así que pido disculpas en nombre de todos los argentinos que respetamos a Fidel, que queremos al Che", afirmó.
El Gobierno argentino, presidido por el conservador Mauricio Macri, envió a Cuba para las honras fúnebres de Castro a una delegación encabezada por la canciller Susana Malcorra, y en un escueto mensaje en Twitter envió sus "condolencias al Gobierno cubano por el fallecimiento de Fidel Castro", con cuya muerte "se cierra un capítulo importante de la historia latinoamericana".
Maradona aseguró que no le importa "meterse en problemas con el imperialismo (EE.UU.)" y que si no le "dan la visa por venir a ver a Fidel", no le importa.
"Quiero mandarle un saludo a los cubanos, decirles que mi corazón está con ellos, y con mi segundo papá", concluyó. Maradona y Fidel Castro comenzaron su "especial amistad" en 1987 cuando el deportista visitó la isla por primera vez.
A partir de enero de 2000 cuando comenzó a ser tratado en una clínica internacional de La Habana por su drogadicción, el futbolista argentino visitó repetidamente el país caribeño y se entrevistó con el expresidente, al que regaló varias camisetas como la albiceleste con el número 10 autografiado.
Además de amigo personal de Castro, Maradona es un gran admirador de la revolución cubana y lleva tatuados los rostros de Fidel, en una pierna, y de Ernesto Che Guevara, en un brazo.
Es de esperar que Maradona participe en el acto masivo que tendrá lugar mañana en la plaza Antonio Maceo de Santiago, antes de que las cenizas de Castro sean inhumadas, el domingo a primera hora, en el cementerio Santa Ifigenia de esa ciudad.
Maradona en Cuba para despedir a su "segundo papá" Fidel Castro
: Octubre 2005, Diego Maradona (der) entrevistando al presidente de Cuba, Fidel Castro, quien recibió al futbolista en el edificio presidencial de La Habana.
"No es un compromiso venir, para mí fue un segundo padre, un hombre al cual yo adoro porque cuando me cerraron las puertas en la clínica de mi país, Fidel me abrió las puertas de Cuba", recordó el futbolista argentino.
El exjugador de fútbol argentino Diego Armando Maradona llegó a Cuba para rendir homenaje a su "segundo papá" Fidel Castro, y acompañar a los cubanos, a quienes pidió disculpas por el tratamiento del Gobierno de su país a los funerales del líder, informó la televisión estatal de la isla.
"Vengo a estar con mi segundo papá, con la leyenda que se nos va hoy", aseguró Maradona en la entrevista, emitida como parte de una programación especial en la que fue presentado como "gran amigo de Fidel".
El diálogo tuvo lugar durante la madrugada de este viernes en La Habana, donde llegó el futbolista desde Uruguay, según reveló él mismo, para participar en el tributo a Castro, cuyos restos mortales recorren el país con destino a Santiago de Cuba.
"No es un compromiso venir, para mí fue un segundo padre, un hombre al cual yo adoro porque cuando me cerraron las puertas en la clínica de mi país, Fidel me abrió las puertas de Cuba, y me abrió las puertas del corazón de todos lo cubanos", dijo el deportista, quien ha sido atendido en la isla por su adicción a las drogas.
Maradona señaló además que todos los consejos que el exmandatario le dio después de su "enfermedad" los conserva intactos y los sigue al pie de la letra.
Insistió en que el fallecido líder "deja un legado tan claro y tan hermoso que no se puede traicionar".
"El que crea que Cuba se debilita porque se va el más grande, se equivoca", sentenció.
"Yo digo que soy el representante argentino que vino a despedirlo o a decirle 'Chao, Hasta siempre comandante', porque hoy tenemos un Gobierno que, como no entiende nada de nada, no entiende que Fidel es el más grande (...). Así que pido disculpas en nombre de todos los argentinos que respetamos a Fidel, que queremos al Che", afirmó.
El Gobierno argentino, presidido por el conservador Mauricio Macri, envió a Cuba para las honras fúnebres de Castro a una delegación encabezada por la canciller Susana Malcorra, y en un escueto mensaje en Twitter envió sus "condolencias al Gobierno cubano por el fallecimiento de Fidel Castro", con cuya muerte "se cierra un capítulo importante de la historia latinoamericana".
Maradona aseguró que no le importa "meterse en problemas con el imperialismo (EE.UU.)" y que si no le "dan la visa por venir a ver a Fidel", no le importa.
"Quiero mandarle un saludo a los cubanos, decirles que mi corazón está con ellos, y con mi segundo papá", concluyó. Maradona y Fidel Castro comenzaron su "especial amistad" en 1987 cuando el deportista visitó la isla por primera vez.
A partir de enero de 2000 cuando comenzó a ser tratado en una clínica internacional de La Habana por su drogadicción, el futbolista argentino visitó repetidamente el país caribeño y se entrevistó con el expresidente, al que regaló varias camisetas como la albiceleste con el número 10 autografiado.
Además de amigo personal de Castro, Maradona es un gran admirador de la revolución cubana y lleva tatuados los rostros de Fidel, en una pierna, y de Ernesto Che Guevara, en un brazo.
Es de esperar que Maradona participe en el acto masivo que tendrá lugar mañana en la plaza Antonio Maceo de Santiago, antes de que las cenizas de Castro sean inhumadas, el domingo a primera hora, en el cementerio Santa Ifigenia de esa ciudad.
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Re: Hasta siempre Fidel
http://www.martinoticias.com/a/fidel-castro-cuba-inhuman-cenizas-santa-ifigenia/134775.html
Inhuman cenizas de Fidel Castro
En una breve ceremonia cerrada al público y a la prensa, sin discursos, Raúl Castro dio el último adiós al exgobernante cubano junto a miembros de su familia, gobierno y algunos "invitados especiales".
Las cenizas del exgobernante cubano Fidel Castro hicieron este domingo su viaje final hacia el cementerio de Santa Ifigenia, en Santiago de Cuba, donde ocurrió la ceremonia de inhumación cerrada al público y a la prensa.
Fue una ceremonia "sobria", indicó a la AFP una de las invitadas extranjeras, la número tres del gobierno francés, Ségolène Royal.
"No hubo discurso, fue muy sobrio, sólo las cenizas fueron enterradas ante la familia, miembros del gobierno y funcionarios", la ministra de Ecología de Francia al describir la ceremonia en el cementerio Santa Ifigenia.
La cadena de televisión TeleSur transmitió imágenes del traslado de los restos desde el mausoleo a Antonio Maceo, en la Plaza de la Revolución santiaguera, donde permanecieron en la noche del sábado, hasta el cementerio, mientras la televisión retransmitía el acto del pasado martes en la noche, en la Plaza José Martí de La Habana.
Seguidores del fallecido exgobernante cubano le dieron el último adiós durante el recorrido, situados a ambos lados de las calles que conducen al camposanto donde han sido sepultados héroes de las guerras de independencia y de la revolución comunista impulsada por Fidel Castro.
La caravana entró al cementerio a las 7:12 a.m. Militares dispararon 21 cañonazos y multitudes en la entrada cantaron el himno nacional para despedir los restos dele xgobernante cubano, que fue enterrado fuera de la vista del público.
Tras la ceremonia privada, las autoridades permitieron el paso a algunos visitantes que pudieron ver brevemente la tumba: una gran piedra redonda, de unos cuatro metros y medio de alto, con una placa al centro que dice "Fidel".
Los restos permanecerán junto a un memorial a los soldados rebeldes asesinados en un ataque encabezado por Castro al Cuartel Moncada el 26 de julio de 1953, y frente al mausoleo del Apóstol José Martí.
Raúl Castro, vestido de verde olivo, encabezó la ceremonia privada de inhumación, según fotografías de la prensa nacional que The Associated Press observó. Las imágenes muestran al mandatario cubano que coloca la urna de madera con las cenizas de su hermano dentro de la estructura de piedra.
El gobernante cubano colocó una placa en la cual se lee "Fidel" y luego se cuadró militarmente. En el lugar también estuvieron su esposa Dalia Soto del Valle, sus hijos y los mandatarios Nicolás Maduro, de Venezuela, y Daniel Ortega, de Nicaragua, entre otras personalidades invitadas.
Una caravana recorrió la isla, desde la capital hasta la provincia oriental, para trasladar las cenizas del exlíder de la revolución cubana hasta su destino final.
Fidel Castro falleció en la noche del 25 de noviembre. El gobierno decretó nueve días de luto con severas restricciones en su honor.
Inhuman cenizas de Fidel Castro
En una breve ceremonia cerrada al público y a la prensa, sin discursos, Raúl Castro dio el último adiós al exgobernante cubano junto a miembros de su familia, gobierno y algunos "invitados especiales".
Las cenizas del exgobernante cubano Fidel Castro hicieron este domingo su viaje final hacia el cementerio de Santa Ifigenia, en Santiago de Cuba, donde ocurrió la ceremonia de inhumación cerrada al público y a la prensa.
Fue una ceremonia "sobria", indicó a la AFP una de las invitadas extranjeras, la número tres del gobierno francés, Ségolène Royal.
"No hubo discurso, fue muy sobrio, sólo las cenizas fueron enterradas ante la familia, miembros del gobierno y funcionarios", la ministra de Ecología de Francia al describir la ceremonia en el cementerio Santa Ifigenia.
La cadena de televisión TeleSur transmitió imágenes del traslado de los restos desde el mausoleo a Antonio Maceo, en la Plaza de la Revolución santiaguera, donde permanecieron en la noche del sábado, hasta el cementerio, mientras la televisión retransmitía el acto del pasado martes en la noche, en la Plaza José Martí de La Habana.
Seguidores del fallecido exgobernante cubano le dieron el último adiós durante el recorrido, situados a ambos lados de las calles que conducen al camposanto donde han sido sepultados héroes de las guerras de independencia y de la revolución comunista impulsada por Fidel Castro.
La caravana entró al cementerio a las 7:12 a.m. Militares dispararon 21 cañonazos y multitudes en la entrada cantaron el himno nacional para despedir los restos dele xgobernante cubano, que fue enterrado fuera de la vista del público.
Tras la ceremonia privada, las autoridades permitieron el paso a algunos visitantes que pudieron ver brevemente la tumba: una gran piedra redonda, de unos cuatro metros y medio de alto, con una placa al centro que dice "Fidel".
Los restos permanecerán junto a un memorial a los soldados rebeldes asesinados en un ataque encabezado por Castro al Cuartel Moncada el 26 de julio de 1953, y frente al mausoleo del Apóstol José Martí.
Raúl Castro, vestido de verde olivo, encabezó la ceremonia privada de inhumación, según fotografías de la prensa nacional que The Associated Press observó. Las imágenes muestran al mandatario cubano que coloca la urna de madera con las cenizas de su hermano dentro de la estructura de piedra.
El gobernante cubano colocó una placa en la cual se lee "Fidel" y luego se cuadró militarmente. En el lugar también estuvieron su esposa Dalia Soto del Valle, sus hijos y los mandatarios Nicolás Maduro, de Venezuela, y Daniel Ortega, de Nicaragua, entre otras personalidades invitadas.
Una caravana recorrió la isla, desde la capital hasta la provincia oriental, para trasladar las cenizas del exlíder de la revolución cubana hasta su destino final.
Fidel Castro falleció en la noche del 25 de noviembre. El gobierno decretó nueve días de luto con severas restricciones en su honor.
mosquito- Admin
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