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La pastilla azull...la amarilla....y sus hermanossss
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La pastilla azull...la amarilla....y sus hermanossss
a grande richiesta apro ese 3d
http://it.cubadebate.cu/notizie/2012/01/25/i-cubani-abusano-del-viagra-dispetto-del-controllo-medico-dicono-gli-esperti/
I cubani abusano del Viagra a dispetto del controllo medico, dicono gli esperti
I cubani abusano del Viagra per aumentare la loro potenza sessuale, nonostante molti non ne abbiano bisogno e che la sua vendita sia controllata sull’isola, hanno detto questo martedì ad AFP alcuni esperti che partecipano ad un congresso di sessuologia.
“Arrivano negli ambulatori alcuni pazienti che perfino non possono assumere il Viagra, perché soffrono di cardiopatie ischemiche, e che lo comprano nel mercato negro e lo prendono”, spiegò il sessuologo cubano Generoso Torres.
“Ad uno di loro gli dissi: non ti do la ricetta medica, perché altrimenti puoi morire”, aggiunse Torres, che abbordò il consumo del sildenafil -nome generico del Viagra – nel trattamento della disfunzione erettile nel VI Congresso Cubano di Educazione, Orientazione e Terapia Sessuale che si sviluppa questa settimana nella capitale.
Sull’ “uso ed abuso del sildenafil” ha messo in allerta anche la sessuologa cubana Haydée Wong che ha sottolineato che ha pazienti che “vengono non solamente all’ambulatorio per l’ottenimento dalla rigidità del pene, bensì per potenziarla.”
“Che cosa abbiamo visto? Che esiste una dipendenza quasi cronica di questa medicina e che il paziente non riesce a soddisfare la sua compagna in una forma più erotica”, aggiunse Wong.
Il sessuologo Jesus Ferrer ha detto che assicurando “il miglioramento sessuale dell’uomo”, il Viagra lo fa sentire “più protetto”, ma che il suo uso indiscriminato non è “un fenomeno esclusivo di Cuba.”
Nell’isola che produce la sua versione del Viagra dal 2008, il farmaco si vende nelle farmacie a cinque centesimi di dollaro la pastiglia, ma con una tabella di controllo che si impiega con diverse medicine che richiedono prescrizione medica.
Nonostante, il sildenafil ed altri farmaci come lui, come il tadalafil, ad azione più prolungata, per questo che viene chiamato la ‘droga del fine settimana ‘, sono introdotti illegalmente e spacciati nel mercato negro ad uno o due dollari la dose.
Il principale esperto in sessuologia di Cuba, Ramiro Fraga, che partecipa anche al Congresso, ha messo in allerta in ottobre su una richiesta ”significativa” sull’isola di chirurgie per aumentare il volume del pene.
In quell’occasione, Fraga raccomandò ai giovani di astenersi dall’operarsi il loro membro con questo fine, ed al contrario, imparare ad “attuare” con lui.
Il Congresso, organizzato dal Centro Nazionale di Educazione Sessuale che dirige la sessuologa Mariela Castro, figlia del presidente Raul Castro, abborda anche l’esperienza cubana in impianti di protesi del pene.
http://it.cubadebate.cu/notizie/2012/01/25/i-cubani-abusano-del-viagra-dispetto-del-controllo-medico-dicono-gli-esperti/
I cubani abusano del Viagra a dispetto del controllo medico, dicono gli esperti
I cubani abusano del Viagra per aumentare la loro potenza sessuale, nonostante molti non ne abbiano bisogno e che la sua vendita sia controllata sull’isola, hanno detto questo martedì ad AFP alcuni esperti che partecipano ad un congresso di sessuologia.
“Arrivano negli ambulatori alcuni pazienti che perfino non possono assumere il Viagra, perché soffrono di cardiopatie ischemiche, e che lo comprano nel mercato negro e lo prendono”, spiegò il sessuologo cubano Generoso Torres.
“Ad uno di loro gli dissi: non ti do la ricetta medica, perché altrimenti puoi morire”, aggiunse Torres, che abbordò il consumo del sildenafil -nome generico del Viagra – nel trattamento della disfunzione erettile nel VI Congresso Cubano di Educazione, Orientazione e Terapia Sessuale che si sviluppa questa settimana nella capitale.
Sull’ “uso ed abuso del sildenafil” ha messo in allerta anche la sessuologa cubana Haydée Wong che ha sottolineato che ha pazienti che “vengono non solamente all’ambulatorio per l’ottenimento dalla rigidità del pene, bensì per potenziarla.”
“Che cosa abbiamo visto? Che esiste una dipendenza quasi cronica di questa medicina e che il paziente non riesce a soddisfare la sua compagna in una forma più erotica”, aggiunse Wong.
Il sessuologo Jesus Ferrer ha detto che assicurando “il miglioramento sessuale dell’uomo”, il Viagra lo fa sentire “più protetto”, ma che il suo uso indiscriminato non è “un fenomeno esclusivo di Cuba.”
Nell’isola che produce la sua versione del Viagra dal 2008, il farmaco si vende nelle farmacie a cinque centesimi di dollaro la pastiglia, ma con una tabella di controllo che si impiega con diverse medicine che richiedono prescrizione medica.
Nonostante, il sildenafil ed altri farmaci come lui, come il tadalafil, ad azione più prolungata, per questo che viene chiamato la ‘droga del fine settimana ‘, sono introdotti illegalmente e spacciati nel mercato negro ad uno o due dollari la dose.
Il principale esperto in sessuologia di Cuba, Ramiro Fraga, che partecipa anche al Congresso, ha messo in allerta in ottobre su una richiesta ”significativa” sull’isola di chirurgie per aumentare il volume del pene.
In quell’occasione, Fraga raccomandò ai giovani di astenersi dall’operarsi il loro membro con questo fine, ed al contrario, imparare ad “attuare” con lui.
Il Congresso, organizzato dal Centro Nazionale di Educazione Sessuale che dirige la sessuologa Mariela Castro, figlia del presidente Raul Castro, abborda anche l’esperienza cubana in impianti di protesi del pene.
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Re: La pastilla azull...la amarilla....y sus hermanossss
http://www.juventudrebelde.cu/cuba/2013-09-14/pastillas-para-sonar/
¿Pastillas para soñar?
Falsos mitos se tejen en torno a la viagra y fármacos similares en el imaginario de adolescentes y jóvenes que recurren a estos sin necesitarlos
Quiso que fuera una experiencia inolvidable, sobre todo para ella. Con sus 27 años deseó «llenar» a esa mujer, lograr que le confesara, entre sábanas y suspiros, que en sus poco más de 40 años no se había sentido igual con otro hombre.
Buscó a un amigo del trabajo y le pidió «ya sabes, la famosa pastillita». Fue del dicho al hecho, pero aquel le advirtió que la tomara antes de ir a la casa de ella para que no se diera cuenta, y no pudo calcular que el efecto le empezaría antes de llegar. Pedaleaba pensando en todo lo que haría esa noche… hasta que se percató de una inoportuna erección, e hizo tantos malabares para que nadie lo notara que terminó cayendo contra la acera y sufriendo una fractura de su miembro.
Lo sucedido a este muchacho, y la certeza del uso arbitrario de la viagra por varios adolescentes y jóvenes en nuestro país, nos motivó a indagar sobre el tema en diversas provincias. Así confirmamos que hay muchos mitos alrededor de este fármaco en hogares y escuelas, por falta de información fidedigna, agravada por el exceso de promoción en medios alternativos que se nutren de Internet o del tradicional rumor callejero.
El cómo y el por qué
Quince años atrás una Disfunción Sexual Eréctil (DSE) por razones orgánicas era un problema casi insoluble. En el supuesto caso de que llegaran a consulta —buena parte de los hombres asumían su «pérdida» sin buscar ayuda— muchos pacientes manifestaban su frustración al ver que su virilidad acababa de forma deshonrosa.
El debut de la viagra cambió ese panorama radicalmente. A medida que sus resultados se difundieron y su tratamiento se diversificó, su uso fue incorporándose a la cultura moderna como una panacea, y muchas parejas y hombres solteros se decidieron a reconocer su situación y demandar soluciones en los servicios de Andrología de todo el orbe.
Ahora unos 150 millones de hombres llegan a consulta por DSE, cifra que casi se duplicará para 2050, entre otras razones por el envejecimiento poblacional que viven muchos países. Las ganancias para entonces de quienes produzcan la píldora milagrosa se estiman en decenas de millones de dólares cada año.
Pero la autoestima no se eleva con el mejoramiento del flujo sanguíneo. Por eso ahora es un problema social el gran salto que se ha dado desde la impotente resignación, a otro extremo muy peligroso: muchísimos hombres ni siquiera esperan el primer episodio disfuncional para echar mano de las socorridas pastillas azules, incluso en edades en las que su organismo no tendría por qué fallar bajo ninguna circunstancia.
En Villa Clara, un joven de 23 años decía que él compraba viagra ¿importada? a su vecino para «reforzar» su hombría en conquistas ocasionales, mientras que estudiantes universitarios de la Isla de la Juventud la definieron como un recurso para extender el tiempo de erección.
Para el capitalino Mario, de 24 años, quien ha probado en dos ocasiones la famosa pastilla, «se trata de experimentar cosas nuevas en el sexo y explotar la idea de prolongarlo más para disfrutarlo más.
«Al principio uno dice que no le hace falta nada para ser bueno en la cama, pero siempre te queda la curiosidad de saber qué tal te puede ir. Y si se trata de demorar lo que a uno tanto le gusta, ¿qué más da?», comenta Luis Darío, de 19 años.
La matancera Leidys, de 23 años, reconoce que su hermano ha tomado esas pastillas, de las cubanas. «No le pregunto sobre eso, pero imagino que lo hace para alargar el buen momento. A mí no me interesa que mi novio tome nada, por lo menos por ahora; a lo mejor tenemos problemas algún día o nos sentimos aburridos de lo mismo y queremos probar. Nadie sabe».
Lo que muchos no saben son las consecuencias adversas de tal decisión. En un debate en Holguín varios adolescentes reconocieron haber consumido viagra bajo presión del grupo para ver «cuánto les duraría el efecto». Algunos de ellos pasaron un mal rato con sus padres y dos tuvieron que acudir al cuerpo de guardia de su policlínico con un doloroso priapismo, que significa una erección dolorosa durante más de seis horas. Uno de los muchachos ni siquiera había tenido relaciones sexuales.
«Les aconsejo a los que tocan a mi puerta que se tomen solo una pastilla. Nada de exagerar, porque uno nunca sabe cómo puede reaccionar una persona», refiere un joven de 32 años que se dedica a «comercializarla» en el municipio capitalino de Guanabacoa. «“El Milagroso”, me dicen algunos “puros” del barrio, porque ellos son los que más me compran… Pero no te creas, algunos muchachitos también, y yo sé que lo hacen para probarse, para compararse… Por si acaso, a todos les advierto que tengan cuidado, aunque nunca me he enterado de que a alguno le haya pasado algo».
Dale al que sí le toca
Cuando se decidió introducir el sildenafil en Cuba se hicieron estudios en varios centros asistenciales del país para determinar su efectividad, seguridad y acogida del público.
Uno de estos fue el Centro de Investigaciones Médico Quirúrgicas (Cimeq), donde la Doctora Beatriz Torres, psicóloga y presidenta de la Sociedad Cubana Multidisciplinaria de Educación Sexual, y el Doctor Carlos Gutiérrez, especialista de segundo grado en Nefrología, probaron el sildenafil en pacientes mayores de 18 años con diferente grado de disfunción, fundamentalmente por causas orgánicas o mixtas (incluye las psicológicas), y concluyeron que era un tratamiento efectivo, muy bien tolerado, con excelente perfil de seguridad y de fácil administración.
En ese estudio, y en otros a los que tuvimos acceso en el pasado Congreso Cubano de Sexología, se reportaron algunas reacciones adversas leves y transitorias, como dolores de cabeza o estómago, enrojecimiento y congestión nasal.
Otros efectos indeseados reconocidos en la literatura médica internacional son los problemas de visión (mayor fotosensibilidad, visión borrosa y cierta confusión entre los colores azul y verde), además de la tendencia a bajar demasiado la presión arterial, especialmente si se combina con medicamentos que contienen nitratos, muy usados para tratar problemas cardiovasculares.
Esto no quiere decir que todos los hombres con cardiopatías tienen contraindicado el sildenafil, aclara el Doctor Ramiro Fragas, presidente de la Sección de Andrología de la Sociedad Cubana de Urología. En esos casos es preciso ajustar el tratamiento para proteger su organismo, decisión que no debe tomar el paciente por su cuenta porque es muy peligroso.
No hay estudios específicos sobre su efecto en edades tempranas, acotó Fragas, y es lógico porque se supone que en esa etapa no concurran prácticamente ninguna de las condiciones de salud que aconsejan el uso de estos fármacos.
Pero no todo fue coser y cantar para los pacientes «favorecidos» con el tratamiento en la primera fase de su introducción en el esquema de salud cubano. Según contaron a JR algunos de los consumidores habituales, se vivía otro tipo de presión que también repercutía psicológicamente en su desempeño sexual: el número de farmacias donde se dispensa es reducido, la potestad para firmar recetas estaba restringido a unos pocos especialistas, y luego estas se vencían antes de hacerse efectivas por inestabilidad en la producción nacional.
De ahí que muchos hombres prefirieran vías alternativas, aunque inseguras y costosas, para agenciarse el producto, algo que no recomiendan de ningún modo los especialistas consultados.
Hoy hay mayor flexibilidad para acceder al medicamento y hay estabilidad en las farmacias, pero la receta debe incluir los datos del paciente y uno de estos tres diagnósticos: hipertensión arterial, pulmonar o DSE.
El doctor Fragas aclara que este no se produce masivamente ni se vende por la libre, porque se supone que es un producto que solo necesitará el 30 por ciento de la población masculina adulta y en dosis bajas o moderadas. Cuando por inseguridad emocional o machismo se genera acaparamiento a través de los canales del mercado negro, o lo adquieren otras personas en cantidades o edades inapropiadas, se agota muy rápidamente, lo cual perjudica a los que de verdad se benefician de su empleo por razones fisiológicas.
El Doctor Bárbaro Pérez Hernández, profesor de Farmacología de la Facultad Calixto García, explica que «la dosis recomendada, según puede leerse en el prospecto, es una tableta de 50 miligramos una hora antes del coito, o en cualquier momento entre media hora y cuatro horas previas a la actividad sexual. En dependencia de la efectividad y la tolerancia de cada persona, la dosis puede aumentar hasta cien o disminuir hasta 25 miligramos».
Los jóvenes no lo necesitan, afirma. «Este medicamento favorece la apertura de los vasos sanguíneos que llevan la sangre a los cuerpos cavernosos del pene, y los jóvenes no tienen esa dificultad. Por el consumo inadecuado se han reportado casos de trastornos cardiovasculares y hasta de priapismo. Si no es tratado de inmediato, un cuadro de este tipo puede traer daños permanentes en los tejidos del pene o pérdida irreversible de la potencia».
El joven que fisiológicamente no presente ninguna limitación y crea necesario ingerir fármacos para mejorar su desempeño sexual debería, ante todo, dirigirse a una consulta psicológica, asevera Pérez Hernández.
Lo más importante de lo que logró la viagra es que sacó a la luz la relación entre el bienestar sexual masculino y el estado general de salud. Hoy más hombres reconocen que la DSE es un síntoma centinela de daños vasculares y por tanto no tiene sentido que los sorprenda un infarto, un accidente cerebrovascular (ACV) o una diabetes descompensada, insiste el Doctor Fragas.
Es crucial entender la DSE como una clara señal de alarma del organismo y atender sus demandas: si es ocasional pue-
de deberse a estrés, pareja inadecuada o circunstancias puntuales adversas, pero si el episodio se repite con frecuencia se impone pedirle al médico de familia que organice una interconsulta con otros especialistas para hallar la causa primaria del fallo.
Investigaciones multidisciplinarias llevadas a cabo en decenas de países confirman que más de la mitad de los hombres con alguna cardiopatía reconocieron episodios de DSE, casi siempre en uno o varios años anteriores al diagnóstico del problema cardiaco.
Esos pacientes tienen mayor probabilidad de morir de un ACV o un infarto si no son tratados a tiempo, revelan las estadísticas. No basta con tratar la disfunción sexual: esos fármacos ayudan a que la sangre fluya, pero no combaten el endurecimiento y achicamiento de las arterias causados por la ateroesclerosis primaria.
En Cuba el 45 por ciento de los hombres entre 40 y 70 años ha tenido al menos un episodio de DSE, y de ellos al menos el 95 por ciento padece de enfermedades cardiovasculares, afirma la andróloga Lisette Castillo, quien asocia estas cifras a estilos de vida inadecuados que generan altos índices de masa corporal (obesidad), una relación inadecuada de cintura–cadera y alcoholismo social, entre otros indicadores.
Otros estudios en varias provincias confirman datos significativos sobre los que la Doctora Castillo alerta: «La hipertensión arterial descontrolada y el consumo de tabaco en el pasado o presente duplican el riesgo de padecer DSE, y la diabetes lo triplica. Al dejar de fumar se recuperan paulatinamente muchas funciones fisiológicas, pero el daño en los vasos sanguíneos es permanente, así que lo mejor es no empezar», advierte la experta a las más nuevas generaciones.
Cuatro cuartas más arriba
Tanto en el sondeo con jóvenes y adolescentes como en el diálogo con profesionales de la salud, el tema de los factores psicológicos resultó recurrente. Por eso JR contactó con Ricardo González, especialista de segundo grado en Psiquiatría y jefe del Servicio de Adicciones del Hospital Psiquiátrico de La Habana, quien insiste en que el consumo de medicamentos no garantiza la erección sin que exista una excitación sexual previa. Por eso no funcionan cuando hay trastornos de la libido o deseo.
«La ansiedad ante el desempeño sexual es frecuente, sobre todo entre los jóvenes. Estar ante una mujer con la que no hemos tenido relaciones sexuales, por ejemplo, es como estar ante un examen. No se disfruta el momento, solo se está preocupado por el “papel” que vamos a desempeñar.
«Acudir a la viagra o similares es un comportamiento que se inscribe en esta gran oleada actual de la búsqueda del hedonismo o placer perdurable. También cuando se tiene pareja fija se mueven ciertos conceptos culturales, como ese de querer que el acto sexual se extienda por más tiempo.
«Los que se aventuran por este camino muchas veces ni se preocupan por obtener información antes de ingerir el medicamento, en especial sobre su mecanismo de acción, pero no se puede andar a ciegas con las cosas de la ciencia», enfatiza el Doctor.
La máster en sexualidad Mariela Rodríguez confirma que estos fármacos, como otros productos de la ciencia que prometen felicidad y fácil satisfacción, tienen acogida porque ayudan a borrar esas contingentes barreras de las diferencias humanas naturales en una pareja. Estas nos obligan a activar recursos e inventar «maneras de hacer» a la hora de enlazar el goce particular con el de otro ser que también demanda su propio goce, y puede incluso obstruir la manera de satisfacernos.
El éxito de lo artificial, que ayuda a mantener la erección más allá del nerviosismo del encuentro, radica en su eficacia para conservar una imagen fálica erguida satisfactoria, como exigen los estereotipos, afirma esta colaboradora habitual de JR.
«Eso ayuda a encontrar el buen semblante para sí y para ese otro ser ante el que se desnudan, y lleva a que el consumo de tales pastillas se instaure en la cotidianidad y se convierta en un modo de enfrentar la incertidumbre del encuentro, teniendo en cuenta que para muchos hombres el goce sexual se centra en su pene, aún supervalorado desde la cultura moderna».
Estas son razones de peso para la adicción a la píldora, afirma Mariela, pero desde su experiencia como terapeuta sexual entiende que no es suficiente la imagen o el falo erguido por horas para lograr el impacto que se espera. «Lo que siente la pareja también cuenta, porque puede necesitar más: otros símbolos, palabras, gestos… y esa necesidad puede hacer interferencia en el mecanismo natural de la erección.
«Por eso sigue siendo necesario inventar vías para comunicarse, apostar y arriesgarse, y sigue siendo imposible “ir al seguro”en todos los momentos. Aun con la viagra y sus equivalentes persisten síntomas que denuncian la dificultad amorosa, el desencuentro y el sufrimiento humano en el vínculo de pareja, y para resolverlos no basta con acudir a los medicamentos», alerta Mariela Rodríguez.
Otras fuentes consultadas:
Journal of Clinical Investigation, en http://www.jci.org; Proceedings of the National Academy of Sciences PNAS, en http://www.pnas.org; Journal of Physiology; Circulation en http://circ.ahajournals.org; Annals of Internal Medicine; The British Medical Journal (BMJ); notas del Tercer Congreso de Andrología Cuba-Rusia, y presentaciones digitales del VI Congreso Cubano de Educación, Orientación y Terapia sexual.
Se sube, se baja...
Se llama Disfunción Sexual Eréctil (DSE) a la incapacidad repetida de lograr o mantener una erección lo suficientemente firme para tener relaciones sexuales. La erección es un proceso fisiológico natural que ocurre desde la etapa fetal y puede durar hasta el final de la vida, con variaciones en su intensidad y frecuencia, en dependencia del estado general de salud del organismo.
El pene contiene dos cámaras conocidas como cuerpos cavernosos que se relajan gracias a las señales nerviosas enviadas desde el cerebro durante la excitación sexual. Así su tejido esponjoso se llena de sangre y el órgano se expande y endurece para facilitar la penetración.
Una membrana llamada túnica albugínea ayuda a mantener la sangre en esas cámaras el mayor tiempo posible, pero cualquier fenómeno que interrumpa esa secuencia de sucesos puede impedir o reducir la erección, ya sea por daño orgánico en el pene o en la red de nervios y arterias, o por la presión psicológica propia del acto sexual.
Enfermedades crónicas como la diabetes, la esclerosis múltiple, la hipertensión arterial, la hepatopatía y los trastornos renales y cardiovasculares provocan cerca del 70 por ciento de los fallos. Un 20 por ciento responde a factores psicológicos (estrés, ansiedad, culpa, depresión, baja autoestima, miedo al fracaso) y otros casos se deben a lesiones sufridas por nervios y arterias de la zona durante un accidente o en un acto quirúrgico programado.
También puede darse una DSE como efecto secundario de ciertos medicamentos que controlan la presión arterial, como los diuréticos, y por el uso de antihistamínicos, antidepresivos o tranquilizantes.
Historia de una «magia»
El sildenafil, principio activo de la viagra, es un químico que puede bloquear la enzima fosfodiesterasa 5 (PDE5), la cual actúa sobre otro componente, el monofosfato de guanosina cíclico (GMP), responsable entre otras actividades de la contracción de las células. La misión del fármaco es facilitar la capacidad de relajación de diversos tejidos, como los vasos sanguíneos, para que la sangre fluya mejor, y mantener ese efecto el mayor tiempo posible.
El producto fue diseñado en la década de los 90 para tratar de frenar el daño en tejidos del sistema cardiovascular, pero en el ensayo clínico se supo de su efecto en la vitalidad de los genitales, y en la función sexual.
Tras este golpe de serendipia*, la firma norteamericana Pfizer Inc lanzó al mercado el producto bajo el nombre comercial de viagra, y al poco tiempo le siguieron el vardenafil o levitra, vendido por Schering Plough, y el tadalafil o cialis, del laboratorio Eli Lilly and Co. Este año salió al mercado la coreana udenafil, conocida como zydena.
En el tercer congreso de Andrología Cuba-Rusia, desarrollado en La Habana este año, se presentaron estudios de esa nación europea en los que se reportan buenos resultados con este nuevo producto (zydena), que al igual que el taldalafil actúa más rápido y dura más tiempo en sangre.
Pero, apuntaron los expertos, el éxito de las erecciones no se debe solo al aumento del flujo sanguíneo. Algunos hombres «viagra-dependientes» pueden estar respondiendo a otro efecto descubierto recientemente, y es la capacidad de incrementar en el cerebro la liberación de oxitocina (hormona relacionada con los lazos afectivos y el placer sexual), según se comprobó en ratas en un laboratorio de la Universidad de Wisconsin-Madison, en Estados Unidos.
Aunque los inhibidores de la PDE5 se han consolidado como potenciadores de erecciones masculinas, sus creadores insisten en potenciar sus funciones protectoras del sistema cardiovascular y reguladoras de la hipertensión pulmonar, así como sus beneficios sobre las funciones urinarias. Se investiga además su empleo para contrarrestar enfermedades degenerativas hereditarias como la distrofia muscular de Duchenne, que conduce a la invalidez o la muerte prematura.
Pese a la «fama» de estos medicamentos, grupos de galenos en varios países están en contra de su uso sin prescripción facultativa, porque pueden tener efectos secundarios fatales al combinarse con otros medicamentos.
Otros resultados adversos tienen que ver con la conducta sexual irresponsable de muchos hombres, quienes al sentirse seguros en su desempeño erótico dejan de protegerse para no cambiar de condón con frecuencia o no deslucir su erguido miembro. De ahí que se reporte un aumento de infecciones de transmisión sexual, como VIH, clamidia, gonorrea y sífilis, claramente asociado al consumo de estos fármacos.
Por eso se diseñan nuevas campañas de promoción y prevención de salud dirigidas hacia el sector de los hombres de la mediana y la tercera edad, para que prolonguen su vida sexualmente activa, pero con conocimiento de causa y total responsabilidad.
Otro hecho que llama la atención es el creciente interés de las firmas farmacéuticas por probar este tipo de productos en mujeres con supuestas disfunciones sexuales (especialmente falta de deseo o baja libido), lo cual apunta hacia una «enfermedad» y una necesidad construidas artificialmente para duplicar el mercado, denunció el periodista y académico australiano Ray Moynihan, autor del libro Sex, Lies and Pharmaceuticales (Sexo, mentiras y farmacéuticos).
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*Serendipia es un vocablo que proviene del inglés serendipity y se emplea cuando tiene lugar un descubrimiento afortunado mientras se busca otra cosa distinta. En Cuba le llamamos «chiripa».
¿Pastillas para soñar?
Falsos mitos se tejen en torno a la viagra y fármacos similares en el imaginario de adolescentes y jóvenes que recurren a estos sin necesitarlos
Quiso que fuera una experiencia inolvidable, sobre todo para ella. Con sus 27 años deseó «llenar» a esa mujer, lograr que le confesara, entre sábanas y suspiros, que en sus poco más de 40 años no se había sentido igual con otro hombre.
Buscó a un amigo del trabajo y le pidió «ya sabes, la famosa pastillita». Fue del dicho al hecho, pero aquel le advirtió que la tomara antes de ir a la casa de ella para que no se diera cuenta, y no pudo calcular que el efecto le empezaría antes de llegar. Pedaleaba pensando en todo lo que haría esa noche… hasta que se percató de una inoportuna erección, e hizo tantos malabares para que nadie lo notara que terminó cayendo contra la acera y sufriendo una fractura de su miembro.
Lo sucedido a este muchacho, y la certeza del uso arbitrario de la viagra por varios adolescentes y jóvenes en nuestro país, nos motivó a indagar sobre el tema en diversas provincias. Así confirmamos que hay muchos mitos alrededor de este fármaco en hogares y escuelas, por falta de información fidedigna, agravada por el exceso de promoción en medios alternativos que se nutren de Internet o del tradicional rumor callejero.
El cómo y el por qué
Quince años atrás una Disfunción Sexual Eréctil (DSE) por razones orgánicas era un problema casi insoluble. En el supuesto caso de que llegaran a consulta —buena parte de los hombres asumían su «pérdida» sin buscar ayuda— muchos pacientes manifestaban su frustración al ver que su virilidad acababa de forma deshonrosa.
El debut de la viagra cambió ese panorama radicalmente. A medida que sus resultados se difundieron y su tratamiento se diversificó, su uso fue incorporándose a la cultura moderna como una panacea, y muchas parejas y hombres solteros se decidieron a reconocer su situación y demandar soluciones en los servicios de Andrología de todo el orbe.
Ahora unos 150 millones de hombres llegan a consulta por DSE, cifra que casi se duplicará para 2050, entre otras razones por el envejecimiento poblacional que viven muchos países. Las ganancias para entonces de quienes produzcan la píldora milagrosa se estiman en decenas de millones de dólares cada año.
Pero la autoestima no se eleva con el mejoramiento del flujo sanguíneo. Por eso ahora es un problema social el gran salto que se ha dado desde la impotente resignación, a otro extremo muy peligroso: muchísimos hombres ni siquiera esperan el primer episodio disfuncional para echar mano de las socorridas pastillas azules, incluso en edades en las que su organismo no tendría por qué fallar bajo ninguna circunstancia.
En Villa Clara, un joven de 23 años decía que él compraba viagra ¿importada? a su vecino para «reforzar» su hombría en conquistas ocasionales, mientras que estudiantes universitarios de la Isla de la Juventud la definieron como un recurso para extender el tiempo de erección.
Para el capitalino Mario, de 24 años, quien ha probado en dos ocasiones la famosa pastilla, «se trata de experimentar cosas nuevas en el sexo y explotar la idea de prolongarlo más para disfrutarlo más.
«Al principio uno dice que no le hace falta nada para ser bueno en la cama, pero siempre te queda la curiosidad de saber qué tal te puede ir. Y si se trata de demorar lo que a uno tanto le gusta, ¿qué más da?», comenta Luis Darío, de 19 años.
La matancera Leidys, de 23 años, reconoce que su hermano ha tomado esas pastillas, de las cubanas. «No le pregunto sobre eso, pero imagino que lo hace para alargar el buen momento. A mí no me interesa que mi novio tome nada, por lo menos por ahora; a lo mejor tenemos problemas algún día o nos sentimos aburridos de lo mismo y queremos probar. Nadie sabe».
Lo que muchos no saben son las consecuencias adversas de tal decisión. En un debate en Holguín varios adolescentes reconocieron haber consumido viagra bajo presión del grupo para ver «cuánto les duraría el efecto». Algunos de ellos pasaron un mal rato con sus padres y dos tuvieron que acudir al cuerpo de guardia de su policlínico con un doloroso priapismo, que significa una erección dolorosa durante más de seis horas. Uno de los muchachos ni siquiera había tenido relaciones sexuales.
«Les aconsejo a los que tocan a mi puerta que se tomen solo una pastilla. Nada de exagerar, porque uno nunca sabe cómo puede reaccionar una persona», refiere un joven de 32 años que se dedica a «comercializarla» en el municipio capitalino de Guanabacoa. «“El Milagroso”, me dicen algunos “puros” del barrio, porque ellos son los que más me compran… Pero no te creas, algunos muchachitos también, y yo sé que lo hacen para probarse, para compararse… Por si acaso, a todos les advierto que tengan cuidado, aunque nunca me he enterado de que a alguno le haya pasado algo».
Dale al que sí le toca
Cuando se decidió introducir el sildenafil en Cuba se hicieron estudios en varios centros asistenciales del país para determinar su efectividad, seguridad y acogida del público.
Uno de estos fue el Centro de Investigaciones Médico Quirúrgicas (Cimeq), donde la Doctora Beatriz Torres, psicóloga y presidenta de la Sociedad Cubana Multidisciplinaria de Educación Sexual, y el Doctor Carlos Gutiérrez, especialista de segundo grado en Nefrología, probaron el sildenafil en pacientes mayores de 18 años con diferente grado de disfunción, fundamentalmente por causas orgánicas o mixtas (incluye las psicológicas), y concluyeron que era un tratamiento efectivo, muy bien tolerado, con excelente perfil de seguridad y de fácil administración.
En ese estudio, y en otros a los que tuvimos acceso en el pasado Congreso Cubano de Sexología, se reportaron algunas reacciones adversas leves y transitorias, como dolores de cabeza o estómago, enrojecimiento y congestión nasal.
Otros efectos indeseados reconocidos en la literatura médica internacional son los problemas de visión (mayor fotosensibilidad, visión borrosa y cierta confusión entre los colores azul y verde), además de la tendencia a bajar demasiado la presión arterial, especialmente si se combina con medicamentos que contienen nitratos, muy usados para tratar problemas cardiovasculares.
Esto no quiere decir que todos los hombres con cardiopatías tienen contraindicado el sildenafil, aclara el Doctor Ramiro Fragas, presidente de la Sección de Andrología de la Sociedad Cubana de Urología. En esos casos es preciso ajustar el tratamiento para proteger su organismo, decisión que no debe tomar el paciente por su cuenta porque es muy peligroso.
No hay estudios específicos sobre su efecto en edades tempranas, acotó Fragas, y es lógico porque se supone que en esa etapa no concurran prácticamente ninguna de las condiciones de salud que aconsejan el uso de estos fármacos.
Pero no todo fue coser y cantar para los pacientes «favorecidos» con el tratamiento en la primera fase de su introducción en el esquema de salud cubano. Según contaron a JR algunos de los consumidores habituales, se vivía otro tipo de presión que también repercutía psicológicamente en su desempeño sexual: el número de farmacias donde se dispensa es reducido, la potestad para firmar recetas estaba restringido a unos pocos especialistas, y luego estas se vencían antes de hacerse efectivas por inestabilidad en la producción nacional.
De ahí que muchos hombres prefirieran vías alternativas, aunque inseguras y costosas, para agenciarse el producto, algo que no recomiendan de ningún modo los especialistas consultados.
Hoy hay mayor flexibilidad para acceder al medicamento y hay estabilidad en las farmacias, pero la receta debe incluir los datos del paciente y uno de estos tres diagnósticos: hipertensión arterial, pulmonar o DSE.
El doctor Fragas aclara que este no se produce masivamente ni se vende por la libre, porque se supone que es un producto que solo necesitará el 30 por ciento de la población masculina adulta y en dosis bajas o moderadas. Cuando por inseguridad emocional o machismo se genera acaparamiento a través de los canales del mercado negro, o lo adquieren otras personas en cantidades o edades inapropiadas, se agota muy rápidamente, lo cual perjudica a los que de verdad se benefician de su empleo por razones fisiológicas.
El Doctor Bárbaro Pérez Hernández, profesor de Farmacología de la Facultad Calixto García, explica que «la dosis recomendada, según puede leerse en el prospecto, es una tableta de 50 miligramos una hora antes del coito, o en cualquier momento entre media hora y cuatro horas previas a la actividad sexual. En dependencia de la efectividad y la tolerancia de cada persona, la dosis puede aumentar hasta cien o disminuir hasta 25 miligramos».
Los jóvenes no lo necesitan, afirma. «Este medicamento favorece la apertura de los vasos sanguíneos que llevan la sangre a los cuerpos cavernosos del pene, y los jóvenes no tienen esa dificultad. Por el consumo inadecuado se han reportado casos de trastornos cardiovasculares y hasta de priapismo. Si no es tratado de inmediato, un cuadro de este tipo puede traer daños permanentes en los tejidos del pene o pérdida irreversible de la potencia».
El joven que fisiológicamente no presente ninguna limitación y crea necesario ingerir fármacos para mejorar su desempeño sexual debería, ante todo, dirigirse a una consulta psicológica, asevera Pérez Hernández.
Lo más importante de lo que logró la viagra es que sacó a la luz la relación entre el bienestar sexual masculino y el estado general de salud. Hoy más hombres reconocen que la DSE es un síntoma centinela de daños vasculares y por tanto no tiene sentido que los sorprenda un infarto, un accidente cerebrovascular (ACV) o una diabetes descompensada, insiste el Doctor Fragas.
Es crucial entender la DSE como una clara señal de alarma del organismo y atender sus demandas: si es ocasional pue-
de deberse a estrés, pareja inadecuada o circunstancias puntuales adversas, pero si el episodio se repite con frecuencia se impone pedirle al médico de familia que organice una interconsulta con otros especialistas para hallar la causa primaria del fallo.
Investigaciones multidisciplinarias llevadas a cabo en decenas de países confirman que más de la mitad de los hombres con alguna cardiopatía reconocieron episodios de DSE, casi siempre en uno o varios años anteriores al diagnóstico del problema cardiaco.
Esos pacientes tienen mayor probabilidad de morir de un ACV o un infarto si no son tratados a tiempo, revelan las estadísticas. No basta con tratar la disfunción sexual: esos fármacos ayudan a que la sangre fluya, pero no combaten el endurecimiento y achicamiento de las arterias causados por la ateroesclerosis primaria.
En Cuba el 45 por ciento de los hombres entre 40 y 70 años ha tenido al menos un episodio de DSE, y de ellos al menos el 95 por ciento padece de enfermedades cardiovasculares, afirma la andróloga Lisette Castillo, quien asocia estas cifras a estilos de vida inadecuados que generan altos índices de masa corporal (obesidad), una relación inadecuada de cintura–cadera y alcoholismo social, entre otros indicadores.
Otros estudios en varias provincias confirman datos significativos sobre los que la Doctora Castillo alerta: «La hipertensión arterial descontrolada y el consumo de tabaco en el pasado o presente duplican el riesgo de padecer DSE, y la diabetes lo triplica. Al dejar de fumar se recuperan paulatinamente muchas funciones fisiológicas, pero el daño en los vasos sanguíneos es permanente, así que lo mejor es no empezar», advierte la experta a las más nuevas generaciones.
Cuatro cuartas más arriba
Tanto en el sondeo con jóvenes y adolescentes como en el diálogo con profesionales de la salud, el tema de los factores psicológicos resultó recurrente. Por eso JR contactó con Ricardo González, especialista de segundo grado en Psiquiatría y jefe del Servicio de Adicciones del Hospital Psiquiátrico de La Habana, quien insiste en que el consumo de medicamentos no garantiza la erección sin que exista una excitación sexual previa. Por eso no funcionan cuando hay trastornos de la libido o deseo.
«La ansiedad ante el desempeño sexual es frecuente, sobre todo entre los jóvenes. Estar ante una mujer con la que no hemos tenido relaciones sexuales, por ejemplo, es como estar ante un examen. No se disfruta el momento, solo se está preocupado por el “papel” que vamos a desempeñar.
«Acudir a la viagra o similares es un comportamiento que se inscribe en esta gran oleada actual de la búsqueda del hedonismo o placer perdurable. También cuando se tiene pareja fija se mueven ciertos conceptos culturales, como ese de querer que el acto sexual se extienda por más tiempo.
«Los que se aventuran por este camino muchas veces ni se preocupan por obtener información antes de ingerir el medicamento, en especial sobre su mecanismo de acción, pero no se puede andar a ciegas con las cosas de la ciencia», enfatiza el Doctor.
La máster en sexualidad Mariela Rodríguez confirma que estos fármacos, como otros productos de la ciencia que prometen felicidad y fácil satisfacción, tienen acogida porque ayudan a borrar esas contingentes barreras de las diferencias humanas naturales en una pareja. Estas nos obligan a activar recursos e inventar «maneras de hacer» a la hora de enlazar el goce particular con el de otro ser que también demanda su propio goce, y puede incluso obstruir la manera de satisfacernos.
El éxito de lo artificial, que ayuda a mantener la erección más allá del nerviosismo del encuentro, radica en su eficacia para conservar una imagen fálica erguida satisfactoria, como exigen los estereotipos, afirma esta colaboradora habitual de JR.
«Eso ayuda a encontrar el buen semblante para sí y para ese otro ser ante el que se desnudan, y lleva a que el consumo de tales pastillas se instaure en la cotidianidad y se convierta en un modo de enfrentar la incertidumbre del encuentro, teniendo en cuenta que para muchos hombres el goce sexual se centra en su pene, aún supervalorado desde la cultura moderna».
Estas son razones de peso para la adicción a la píldora, afirma Mariela, pero desde su experiencia como terapeuta sexual entiende que no es suficiente la imagen o el falo erguido por horas para lograr el impacto que se espera. «Lo que siente la pareja también cuenta, porque puede necesitar más: otros símbolos, palabras, gestos… y esa necesidad puede hacer interferencia en el mecanismo natural de la erección.
«Por eso sigue siendo necesario inventar vías para comunicarse, apostar y arriesgarse, y sigue siendo imposible “ir al seguro”en todos los momentos. Aun con la viagra y sus equivalentes persisten síntomas que denuncian la dificultad amorosa, el desencuentro y el sufrimiento humano en el vínculo de pareja, y para resolverlos no basta con acudir a los medicamentos», alerta Mariela Rodríguez.
Otras fuentes consultadas:
Journal of Clinical Investigation, en http://www.jci.org; Proceedings of the National Academy of Sciences PNAS, en http://www.pnas.org; Journal of Physiology; Circulation en http://circ.ahajournals.org; Annals of Internal Medicine; The British Medical Journal (BMJ); notas del Tercer Congreso de Andrología Cuba-Rusia, y presentaciones digitales del VI Congreso Cubano de Educación, Orientación y Terapia sexual.
Se sube, se baja...
Se llama Disfunción Sexual Eréctil (DSE) a la incapacidad repetida de lograr o mantener una erección lo suficientemente firme para tener relaciones sexuales. La erección es un proceso fisiológico natural que ocurre desde la etapa fetal y puede durar hasta el final de la vida, con variaciones en su intensidad y frecuencia, en dependencia del estado general de salud del organismo.
El pene contiene dos cámaras conocidas como cuerpos cavernosos que se relajan gracias a las señales nerviosas enviadas desde el cerebro durante la excitación sexual. Así su tejido esponjoso se llena de sangre y el órgano se expande y endurece para facilitar la penetración.
Una membrana llamada túnica albugínea ayuda a mantener la sangre en esas cámaras el mayor tiempo posible, pero cualquier fenómeno que interrumpa esa secuencia de sucesos puede impedir o reducir la erección, ya sea por daño orgánico en el pene o en la red de nervios y arterias, o por la presión psicológica propia del acto sexual.
Enfermedades crónicas como la diabetes, la esclerosis múltiple, la hipertensión arterial, la hepatopatía y los trastornos renales y cardiovasculares provocan cerca del 70 por ciento de los fallos. Un 20 por ciento responde a factores psicológicos (estrés, ansiedad, culpa, depresión, baja autoestima, miedo al fracaso) y otros casos se deben a lesiones sufridas por nervios y arterias de la zona durante un accidente o en un acto quirúrgico programado.
También puede darse una DSE como efecto secundario de ciertos medicamentos que controlan la presión arterial, como los diuréticos, y por el uso de antihistamínicos, antidepresivos o tranquilizantes.
Historia de una «magia»
El sildenafil, principio activo de la viagra, es un químico que puede bloquear la enzima fosfodiesterasa 5 (PDE5), la cual actúa sobre otro componente, el monofosfato de guanosina cíclico (GMP), responsable entre otras actividades de la contracción de las células. La misión del fármaco es facilitar la capacidad de relajación de diversos tejidos, como los vasos sanguíneos, para que la sangre fluya mejor, y mantener ese efecto el mayor tiempo posible.
El producto fue diseñado en la década de los 90 para tratar de frenar el daño en tejidos del sistema cardiovascular, pero en el ensayo clínico se supo de su efecto en la vitalidad de los genitales, y en la función sexual.
Tras este golpe de serendipia*, la firma norteamericana Pfizer Inc lanzó al mercado el producto bajo el nombre comercial de viagra, y al poco tiempo le siguieron el vardenafil o levitra, vendido por Schering Plough, y el tadalafil o cialis, del laboratorio Eli Lilly and Co. Este año salió al mercado la coreana udenafil, conocida como zydena.
En el tercer congreso de Andrología Cuba-Rusia, desarrollado en La Habana este año, se presentaron estudios de esa nación europea en los que se reportan buenos resultados con este nuevo producto (zydena), que al igual que el taldalafil actúa más rápido y dura más tiempo en sangre.
Pero, apuntaron los expertos, el éxito de las erecciones no se debe solo al aumento del flujo sanguíneo. Algunos hombres «viagra-dependientes» pueden estar respondiendo a otro efecto descubierto recientemente, y es la capacidad de incrementar en el cerebro la liberación de oxitocina (hormona relacionada con los lazos afectivos y el placer sexual), según se comprobó en ratas en un laboratorio de la Universidad de Wisconsin-Madison, en Estados Unidos.
Aunque los inhibidores de la PDE5 se han consolidado como potenciadores de erecciones masculinas, sus creadores insisten en potenciar sus funciones protectoras del sistema cardiovascular y reguladoras de la hipertensión pulmonar, así como sus beneficios sobre las funciones urinarias. Se investiga además su empleo para contrarrestar enfermedades degenerativas hereditarias como la distrofia muscular de Duchenne, que conduce a la invalidez o la muerte prematura.
Pese a la «fama» de estos medicamentos, grupos de galenos en varios países están en contra de su uso sin prescripción facultativa, porque pueden tener efectos secundarios fatales al combinarse con otros medicamentos.
Otros resultados adversos tienen que ver con la conducta sexual irresponsable de muchos hombres, quienes al sentirse seguros en su desempeño erótico dejan de protegerse para no cambiar de condón con frecuencia o no deslucir su erguido miembro. De ahí que se reporte un aumento de infecciones de transmisión sexual, como VIH, clamidia, gonorrea y sífilis, claramente asociado al consumo de estos fármacos.
Por eso se diseñan nuevas campañas de promoción y prevención de salud dirigidas hacia el sector de los hombres de la mediana y la tercera edad, para que prolonguen su vida sexualmente activa, pero con conocimiento de causa y total responsabilidad.
Otro hecho que llama la atención es el creciente interés de las firmas farmacéuticas por probar este tipo de productos en mujeres con supuestas disfunciones sexuales (especialmente falta de deseo o baja libido), lo cual apunta hacia una «enfermedad» y una necesidad construidas artificialmente para duplicar el mercado, denunció el periodista y académico australiano Ray Moynihan, autor del libro Sex, Lies and Pharmaceuticales (Sexo, mentiras y farmacéuticos).
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*Serendipia es un vocablo que proviene del inglés serendipity y se emplea cuando tiene lugar un descubrimiento afortunado mientras se busca otra cosa distinta. En Cuba le llamamos «chiripa».
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