L'arrivo in aeroporto

Tempo fà scrissi due righe sull'attesa in aeroporto.
Le ripropongo qui per voi.
Avanti timidoni raccontate anche la vostra di attesa in aeroporto

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28 dicembre.

Lei stà arrivando. Pochi minuti ed andrò all’aeroporto a prenderla.
Ripasso tutto velocemente: Ho scrostato la macchia composta da liquido seminale e cenere dal pavimento proprio sotto la mia postazione PC, ho sostituito tutti i miei file porno con video musicali di bachata perfetti a creare atmosfere romantiche, ho cancellato tutte le foto compromettenti e le ho sostituite con quelle di me e lei insieme, ho comprato saponette profumate per il bagno e candele di vaniglia per il salotto, il frigo è stato riempito di ogni ben di dio tremendamente dolce o piccante o ambedue le cose, ho insegnato al mio perro a salutare con inchino reverenziale anziché saltando addosso alle persone, ho prenotato il ristorante per la cena e la mia casa è letteralmente stra-colma di condon di ogni marca e sapore in modo tale da poterne afferrare una manciata da qualunque angolo della casa mi trovi, ho chiesto ai miei amici del bar di raccontarle che da mesi oramai non mi faccio più vivo quando in realtà ogni santo fine settimana sono là a bere, giocare alla playstation e a sparare tremende cazzate, ho messo in ignore list 2-3 numeri del cellulare che assolutamente non dovranno chiamarmi in questo periodo, ho fatto sparire sostanze mediche rilassanti e le ho sostituite con olii per massaggi (farsi fare un massaggio da lei è più difficile che incontrare una cubanita senza abuela enferma!), ho cancellato SMS osèe di altre ragazze, ho meditato su tutte le migliori porcate della mia vita (escludendo giocoforza solo quelle che coinvolgevano anche animali) appuntandomi quelle degne di nota e preparandomi già le battute o le situazioni che aiuterebbero a portarla sul punto di accettare di farle con me (qualche volta l’ho fregata così). Ok, fatto tutto.

Mi sono tirato a lucido: Salto dall’hair stylist, barba ben rifinita, spruzzatona di Intesa pour homme sul viso, bagno nel Grigioperla Vetiver, jeans, camicione da cummenda, cappotto di camoscio, recito qualche battuta alla Humprey Bogart davanti allo specchio e chiavi in mano mi dirigo verso la mia auto.
Anche qui controllo d’ordinanza : Auto pulita e lucidata, arbre magic appena scartato gusto MANGO (vediamo se capisce l’antifona!!), tappetini igienizzati, compilation di reggeton/salsa/bachata e qualche italiano già pronta a strillare dallo stereo.

E’ ora di fare rombare la mia Mini Cooper con targa “Yuma1” per l’A14!!
Sono talmente smagliante che anche la barista dell’autogrill mi lancia piropos e sono talmente adrenalinico che se la Universal mi avesse visto maneggiare la Mini “Yuma1”, mi avrebbe scritturato a fianco di Vin Diesel per Fast and Furios 5: Missione Cuba.
Mi mangio i pochi Km che mi dividono dall’Aeroporto Marconi mentre la mia Mini si è improvvisamente trasformata in bat-mobile con tanto di scarico a fiammata!
Parcheggio all’aeroporto in retromarcia no-look, mi specchio un’ultima volta nei cerchioni in lega, mi volto ed entro .
La scena-aeroporto prima o poi l’avrei dovuta fare anch’io.
L’attesa dello sbarco è un mix di impazienza, adrenalina, terrore, eccitazione e felicità. Penso a tutti coloro che l’hanno vissuta prima di me. Un monito echeggiava in me: “Il problema è che le cubane non si portano dietro Cuba quando le rivedi in Europa”. Ma che cazzo voleva significare? Boh!

L’aereo è in ritardo. E capirai. Maledette low cost!
Poi la scritta sul display: LANDED che io lessi come DALE PAPITOOOOOOOOOO.
Porca troia ci siamooo! Yemayà, proteggimi dai casini che sicuramente combinerò nei prossimi giorni!!
Vedo una morettona di schiena in minigonna che, uscita dalla zona sbarco, si dirige diretta verso il parcheggio. La inseguo mentre nelle mutande qualcuno già ballava il WAKA WAKA.
Cazzo! Non è lei! Figura di merdaaaaa.
Ma ‘n do cazzo stà???
“Pssst psst, ragazzo!” mi sento dire da dietro! Ma chi poteva mai essere?

Grande

bazok 2.0 ha scritto:Tempo fà scrissi due righe sull'attesa in aeroporto.
Le ripropongo qui per voi.
Avanti timidoni raccontate anche la vostra di attesa in aeroporto

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28 dicembre.

Lei stà arrivando. Pochi minuti ed andrò all’aeroporto a prenderla.
Ripasso tutto velocemente: Ho scrostato la macchia composta da liquido seminale e cenere dal pavimento proprio sotto la mia postazione PC, ho sostituito tutti i miei file porno con video musicali di bachata perfetti a creare atmosfere romantiche, ho cancellato tutte le foto compromettenti e le ho sostituite con quelle di me e lei insieme, ho comprato saponette profumate per il bagno e candele di vaniglia per il salotto, il frigo è stato riempito di ogni ben di dio tremendamente dolce o piccante o ambedue le cose, ho insegnato al mio perro a salutare con inchino reverenziale anziché saltando addosso alle persone, ho prenotato il ristorante per la cena e la mia casa è letteralmente stra-colma di condon di ogni marca e sapore in modo tale da poterne afferrare una manciata da qualunque angolo della casa mi trovi, ho chiesto ai miei amici del bar di raccontarle che da mesi oramai non mi faccio più vivo quando in realtà ogni santo fine settimana sono là a bere, giocare alla playstation e a sparare tremende cazzate, ho messo in ignore list 2-3 numeri del cellulare che assolutamente non dovranno chiamarmi in questo periodo, ho fatto sparire sostanze mediche rilassanti e le ho sostituite con olii per massaggi (farsi fare un massaggio da lei è più difficile che incontrare una cubanita senza abuela enferma!), ho cancellato SMS osèe di altre ragazze, ho meditato su tutte le migliori porcate della mia vita (escludendo giocoforza solo quelle che coinvolgevano anche animali) appuntandomi quelle degne di nota e preparandomi già le battute o le situazioni che aiuterebbero a portarla sul punto di accettare di farle con me (qualche volta l’ho fregata così). Ok, fatto tutto.

Mi sono tirato a lucido: Salto dall’hair stylist, barba ben rifinita, spruzzatona di Intesa pour homme sul viso, bagno nel Grigioperla Vetiver, jeans, camicione da cummenda, cappotto di camoscio, recito qualche battuta alla Humprey Bogart davanti allo specchio e chiavi in mano mi dirigo verso la mia auto.
Anche qui controllo d’ordinanza : Auto pulita e lucidata, arbre magic appena scartato gusto MANGO (vediamo se capisce l’antifona!!), tappetini igienizzati, compilation di reggeton/salsa/bachata e qualche italiano già pronta a strillare dallo stereo.

E’ ora di fare rombare la mia Mini Cooper con targa “Yuma1” per l’A14!!
Sono talmente smagliante che anche la barista dell’autogrill mi lancia piropos e sono talmente adrenalinico che se la Universal mi avesse visto maneggiare la Mini “Yuma1”, mi avrebbe scritturato a fianco di Vin Diesel per Fast and Furios 5: Missione Cuba.
Mi mangio i pochi Km che mi dividono dall’Aeroporto Marconi mentre la mia Mini si è improvvisamente trasformata in bat-mobile con tanto di scarico a fiammata!
Parcheggio all’aeroporto in retromarcia no-look, mi specchio un’ultima volta nei cerchioni in lega, mi volto ed entro .
La scena-aeroporto prima o poi l’avrei dovuta fare anch’io.
L’attesa dello sbarco è un mix di impazienza, adrenalina, terrore, eccitazione e felicità. Penso a tutti coloro che l’hanno vissuta prima di me. Un monito echeggiava in me: “Il problema è che le cubane non si portano dietro Cuba quando le rivedi in Europa”. Ma che cazzo voleva significare? Boh!

L’aereo è in ritardo. E capirai. Maledette low cost!
Poi la scritta sul display: LANDED che io lessi come DALE PAPITOOOOOOOOOO.
Porca troia ci siamooo! Yemayà, proteggimi dai casini che sicuramente combinerò nei prossimi giorni!!
Vedo una morettona di schiena in minigonna che, uscita dalla zona sbarco, si dirige diretta verso il parcheggio. La inseguo mentre nelle mutande qualcuno già ballava il WAKA WAKA.
Cazzo! Non è lei! Figura di merdaaaaa.
Ma ‘n do cazzo stà???
“Pssst psst, ragazzo!” mi sento dire da dietro! Ma chi poteva mai essere?

mi fai morire

ho meditato su tutte le migliori porcate della mia vita (escludendo giocoforza solo quelle che coinvolgevano anche animali) appuntandomi quelle degne di nota e preparandomi già le battute o le situazioni che aiuterebbero a portarla sul punto di accettare di farle con me (qualche volta l’ho fregata così).

arbre magic appena scartato gusto MANGO (vediamo se capisce l’antifona!!),

oyeee..e dove l'avevi scritto sto pezzullo tra i tuoi migliori de siempre..

un aeropuerto e una data molto suggestivi fra l'altro..

mmh..
yo sono giusto andato una volta a prelevare Leidis all'aeropuerto de Forli'...
ma cadeva tremenda agua
e ya estaba aterizada esperandome afuera armeggiando el celular..

ma mi sa che questa è un'altra historia..

Ya sabia que la fecha me acordaba algo
por esto cada 28 de diciembre en Google me salen los smilies

Nel libro ci sono un paio di recconti che parlano di arrivi e partenze.