Il male di Cuba

Una volta ero saggio, o meglio mi credevo saggio al punto tale che poi anche gli altri iniziarono a vedermi come tale.
Un greco una volta mi spiegò che quello che conta REALMENTE nella vita non è chi si è, ma come ci si presenta. Vecchia volpe devo darti ragione.....

Questa antica credenza popolare fece modo che di volta in volta persone afflitte si rivolgessero al Bazok per trovare armonia nei loro problemi...
Ci fu chi chiese consiglio su come nascondere relazioni extra-coniugali noncurante del fatto che Bazok è stato infedele almeno 3 volte in vita sua, SEMPRE BECCATO IN PIENO, ci fu chi chiese consigli su come interrompere dipendenze ad un Bazok che non ne ha mai sconfitta appieno una (l'ultimA delle quali costò ben cara), e così via ...

Arriviamo a pochi giorni fà, quando una storica anima buona mi chiede di Cuba. Che cosa ne pensavo e se la consigliavo come break per chi doveva ricominciare una vita spezzata da una donna troppo sbagliata.
Ci pensai prima di rispondere. Volete sapere la mia risposta? Fù un NO senza appelli. Perchè chiedete?
Proviamo ad andare al di là delle chiacchere da osteriA e guardiamo la VITA per quello che è: Pensate veramente che sia così terapeutico prendere un uomo che ha sofferto molto in vita sua, metterlo in un paradiso di plastica, fargli vivere il sogno ITALIANO di essere protagonisti del film dell'anno e poi ributtarlo nel suo mondo fatto di divorzi, figli da mantenere, lavori ingrati ecc...??
Pensiamoci bene. E non ditemi "basta staccare la spina una volta finito il viaggio" perchè questa cosa non funziona per tutti. Magari funziona per alcuni, ma per il tipico uomo medio represso come la vedete?? E' come dare una bistecca ad un africano per poi rimetterlo a mangiare radici e sterco di scimpanzè! Ci si può meritare questo? No signori.
Il mio pensiero banale è sempre lo stesso: La vita è nel nostro Paese di residenza, è qui che ci si deve costruire qualcosa, che si deve VIVERE anche se è moolto più difficile. E' qui che si devono collezionare le avventure che racconteremo ai nipotini. Cuba non è un antidolorifico, al massimo è la prima dose di crack che ti regalano in Disco per farti cadere nel tunnel, quel tunnel che quando sei in dose ti rende superman ma poi il giorno dopo ti lacera mente, spirito e corpo.
In quel caso NON era consigliabile.

Ora la domanda è: Quanti noi hanno scambiato antidolorifici per droga?

E la seconda domanda: Quanti, tornando indietro, ripercorrerebbero le strade cubane ?

Entrambe domande retoriche

....bè, considerato che ero (e ancora un pò lo sono) borracho, non ho scritto nemmeno tante stronzate jajajajajaj

E' come dare una bistecca ad un africano per poi rimetterlo a mangiare radici e sterco di scimpanzè! Ci si può meritare questo? No signori.
Il mio pensiero banale è sempre lo stesso: La vita è nel nostro Paese di residenza, è qui che ci si deve costruire qualcosa, che si deve VIVERE anche se è moolto più difficile. E' qui che si devono collezionare le avventure che racconteremo ai nipotini. Cuba non è un antidolorifico, al massimo è la prima dose di crack che ti regalano in Disco per farti cadere nel tunnel, quel tunnel che quando sei in dose ti rende superman ma poi il giorno dopo ti lacera mente, spirito e corpo.
In quel caso NON era consigliabile

ehh..la maroonna..
che pessimismo pero'. .
da quando in qua poi un oculato utilizzo(gli eccessi come in tutte le cose sono da evitare..)
di droga cubanitica fa tanto male?..

p.e.
personalmente sono partito un bel po' estresato e ahora me ne ritorno bastantemente mejorato..
non trovo che kuba faccia tanto male e ripercorrerei gli stessi passi fatti..anche se sarebbe enteresante rifarli con maggiore eXperiencia...