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Il racconto di Pupas
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Il racconto di Pupas
Ti accontento:
Bene, visto che in gennaio mi appresterò a fare un bel viaggetto ne la isla e considerato che mi diverto anche a leggervi, mi sembra giusto contribuire con i miei dos centavos al barrio.
2003 prima volta: felicemente fidanzato e innamorato della mia morosa storica (italianissima) ma con il rapporto un po’ crisi per mille motivi che reputavo banali cagate, io e la mia bella decidiamo di andare insieme a varadero in un villaggio all inclusive per vedere di ritrovare quella sintonia che era venuta a mancare negli ultimi tempi. Premetto che era la prima volta che andavo in un villaggio e credo che per un bel po’ non mi vedranno! Cmq nel mio soggiorno settimanale mi sono riuscito a fare ben 1 giorno all’avana e 1 giorno a cayo largo. Escursioni tipiche da turista braccialettato quale (per la prima volta) ero. Tutto è filato comunque abbastanza liscio anche se ricordo con un po’ di apprensione i vari ragazzuoli che rompevano in coglioni lungo la strada all’avana. Unica perla degna di nota un turista olandese logorroico e perennemente sbronzo che catalogava le donne su un’agenda per ricordarsi di loro. Veramente da film: nome, breve descrizione, cosa facevano nella vita, ecc… perché, cito testualmente, come cazzo faccio a ricordarmi chi è mary se ne conosco 50? In effetti…
Comunque, per farla breve, questa vacanza era servita a me per capire che cuba in un all inclusive è un abominio e alla mia morosa che non era più innamorata di me!
2005: riesco a convincere 2 amici a venire con me a cuba in agosto per 3 settimane. Perché cuba? L’anno prima ero stato in brasile e mi ero divertito mooolto. Ero quindi alla ricerca di un altro posto latino che però fosse anche abbastanza tranquillo da girare. Partiamo quindi in 3 ma con obiettivi leggermente differenti. Io avevo in mente una vacanza godereccia in stile brasiliano dell’anno precedente, “il presidente” ,integerrimo moralista, visitava i luoghi della rivoluzione, Bebo da buon montanaro invece continuava la sua personale battaglia con l’acqua, sia salata che quella da bere.
Appena atterrati all’avana, l’amico Bebo, che probabilmente aveva saccheggiato le riserve di birra sull’aereo, si dimentica di scaricare dal taxi che ci aveva accompagnato alla casa particolar che avevo prenotato il suo bagaglio a mano dove, ovviamente, aveva anche il biglietto aereo di ritorno. E qui cominciano le mie prime bestemmie in spagnolo! Breve telefonata in italia in agenzia di viaggi per sapere cosa fare. Risposta: telefonate ad air france e sentite. Perfetto. Risposta: fate denuncia di smarrimento alla polizia e con la denuncia in mano l’ufficio air france dell’avana ve ne emetterà una copia. Allorché il mio amico Bebo mi dice: io no hablo, tu si…vieni con me alla polizia? Ora, è inutile che vi racconti le 4 ore passate in un commissariato di polizia in attesa che qualcuno ci considerasse. Il dialogo col “questurino” però è stato forse uno degli episodi più surreali della mia vita. Con la denuncia in mano e la nostra Skoda Fabia Blu elettrico a noleggio, ci mettiamo in cerca dell’ufficio air france. Altra interminabile attesa…”signorina, abbiamo un problema! Lo sbronzo qui con me ha perso il biglietto di ritorno del volo. Ce ne farebbe una copia? Ecco il numero del volo, la data, il passaporto, la denuncia,…” “Denuncia? Perché? A noi non serve…” Il primo uragano stagionale fu dovuto al mio vorticare di maroni ma la prima cassa di bucanero offerta aveva nome e cognome! (tornati in italia l’agoniata denuncia è poi finita incorniciata.).
I giri turistici per la capitale ve li tralascio in quanto vi farei un copia incolla dalla lonely planet per cui passo a raccontare, man mano che la memoria mi viene in aiuto, gli episodi che mi hanno più o meno “colpito”.
Caldo pomeriggio di un giorno agostano a zonzo per calle obispo. Era uno dei primi giorni nella capitale, forse il secondo.
Il tempo decide di voltare verso un temporale. Acqua a secchiate e noi che ci ripariamo in un barrettino dentro un cortile sotto un tendone della bucanero. Cosa fai…se lì, cominci a bere come una spugna. Nel mentre arriva un gruppo di ragazzi indigeni insieme ad una cavallona molto abbronzata (come direbbe il nostro kaiser) e si siedono nel tavolo di fianco a noi. Noi, che notoriamente facciamo felici tutti i baristi che hanno il piacere di incontrarci, continuiamo a bere. L’allegra brigata cubana invece ordina una birra e tira fuori un mazzo di carte e mettono su una bisca sotto al tendone. Un momento: giocavano fra di loro, non avevano creato il capannello da gioco delle 3 carte in autogrill. Noi intanto cerchiamo di capire che diavolo di gioco stessero facendo e buttiamo l’occhio neanche tanto discretamente. Ad un certo punto i loro animi cominciano a scaldarsi. Credo accusassero il mazziere di aver barato nel far le carte. E’ una mia supposizione dato che quando si mettono a parlar fitto non ci capisco ‘na fava ma soprattutto l’integerrimo Presidente, oramai ebro dalle birre, si offre lui di fare da mazziere. Ovviamente non sapeva la benché minima regola del gioco che stavano facendo ma se non altro il suo gesto placa gli animi della brigata cubana. Altro giro di birra ( per tutti ) offerto da Bebo che deve farsi perdonare il “disguido” del biglietto aereo e via che si va. Regole spiegate, giro di prova e avanti con la bisca. Nel corso delle varie mani tentano di convincere me e l’altro socio a partecipare al gioco ma gentilmente decliniamo l’invito. Io ero impegnato a guardare il culo della panterona, Bebo…era sbronzo e l’unica cosa che aveva capito era che doveva pagare da bere! Poi, una volta smessa l’angelica pisciata dalla volta celeste, i ragazzi cubani han fatto su le carte, pagato i reciproci debiti e amici come prima se ne sono andati…e con loro anche la pertica cubana dal culetto incorniciato in un panta attillato a scacchi. Son sempre per rimasto un po’ dubbioso sul “loro” litigio. Il dubbio che sia stato creato ad arte per poi tirarci dentro la cerchia del gioco mi è rimasto anche se mi piace di più credere alla romantica idea della simpatica situazione improvvisata.
Eccomi qua.
Casa della musica.
Dopo qualche giorno di soggiorno habanero decidiamo di andare alla casa della musica. Ovviamente c’erano un po’ di donzelle fuori ad aspettare e che si offrivano di farci compagnia. Non mi ricordo nemmeno se a qualcuna abbiamo pagato l’ingresso. Vabbè è comunque un dettaglio irrilevante. Se siamo riusciti a sfuggire all’assalto all’esterno non possiamo però dribblare il pressing che ci viene portato all’interno da 3 grazie che si offrono di farci compagnia. Al grido di “uè mango mi offri una cerveza?” penso che una birra non si neghi mai a nessuno ( soprattutto se quel qualcuno è fasciata in un paio di jeans bianchi aderentissimi .) Dopo un paio di birrette e la colei che mi siede sempre sulle ginocchia il nostro rapporto dialettico prende una piega un po’ commerciale ( e io che pensavo di essere affascinanate ). Tentenno perché l’insistenza a me dà sempre un po’ fastidio ma quando la musica passa ad un violentissimo raggaeton e la “bimba” comincia a dimenarsi attaccato alla patta, il sangue defluisce dal cervello ad altre zone e così si va. I mie 2 companeros invece fanno il salto della quaglia. Faccio l’esperienza dei taxi separati e ci dirigiamo verso casa mia. Piccola premessa: la casa particular in cui alloggiavamo aveva 2 stanze. In una c’ero io e nell’altra Bebo e il Presidente. Ingrifato come una bestia mi accingo a togliere quei meravigliosi jeans bianchi quando zac, LA SORPRESA! State sereni non era un maricon, forse mi sarei anche messo a ridere ma qualcosa per me di molto peggio! La fanciulla al togliersi i pantaloni rivela un paio di gambe fasciate in una pelliccia di pelo ad altezza mezzo coscia. Incredibile! Pubemente implume e sotto un bel paio di ciclisti di pelo fino alle ginocchia! Mentre la donzella va in bagno io entro in stanza dai miei amici e con la faccia impietrita gli racconto la “macabra” scoperta. Credo siano ancora lì che ridono! Da allora passerò più tempo in spiaggia a guardare se le gambe delle fanciulle sono pelose piuttosto che tette e culi.
MACCHINA
Avevo prenotato una macchina dall’italia. Se non ricordo male il noleggio dove l’abbiamo ritirata era vicino al Melìa Cohiba ma può darsi che faccia del casino con i nomi. Comunque al momento del ritiro si presenta il meccanico che ci consegna una “meravigliosa” Skoda blu elettrico. Credo fosse una Fabia. L’unica cosa che aveva di bello era l’aria condizionata! Si raccomanda di fare benzina sin plombeo, rendiamo le chiavi e partiamo all’esplorazione di Cuba. Prima destinazione fuori dalla capitale è Pinar del Rio. Lì si sarebbe cercato da dormire e usata come punto di appoggio per alcune escursioni in zona. Il viaggio, che ovviamente abbiamo inziato di pomeriggio e finito con un buio pesto, è stato un bel vedere di mezzi di locomozione vari..ed eventuali! Mentre eravamo in viaggio il tempo si era un po’ rotto e abbiamo preso un po’ d’acqua…un po’! Il problema era il merdaio di terriccio e polvere che tiravano su camion, pulman e quant’altro incontravamo. Dopo un po’, come nelle migliori tradizioni delle leggi di murphy, finisce l’acqua per pulire il lunotto. Lo strato di fanghiglia sul vetro era veramente fastidioso e non si vedeva una fava a guidare. Considerato anche i personaggi lungo la strada, i crateri vari, ecc… dovevamo trovare una soluzione per pulire il vetro. Dalla nostra avevamo 2 cose in macchina: una bottiglia di plastica vuota lasciata lì ad uso tanica di benza in caso di necessità e Bebo che invece era pieno di birra (internamente). Lascio a voi fare l’associazione di come abbiamo provveduto a lavare il lunotto… fortunatamente pinar del rio non era lontana perché l’odore non era proprio gustoso.
Trovato da dormire a Pinar, il giorno dopo siamo andati a visitare vinales, i mogotes, las cuevas ecc… e quindi dopo un po’ è stato necessario fare anche benzina. Rifornimento effettuato e pronti il giorno dopo per andare a Maria la gorda ( gran bel mare! ) . Durnate il tragitto però la macchina comincia a “strappare”. Ce ne freghiamo beatamente e continuiamo il tragitto attraversando quella specie di boscaglia che alla sera si riempie di granchi coloratissimi. Che spettacolo! Giornatina al mare e ritorno verso Pinar. La macchina strappa sempre di più e a quel punto un po’ cominciamo a preoccuparci visto il NULLA assoluto che ci riservava la strada di ritorno da Maria la gorda! Dopo un po’ la macchina si riprende per cui torniamo a bearci nella nostra ignoranza.
Il mattino seguente riprendiamo al nostra skoda blu e partiamo per dirigerci verso Cienfuegos che nei nostro programmi doveva essere la base logistica per una settimana stanziale di visita alla zona. Bypassata l’avana ( mi scuseranno gli habaneri purosangue se non uso la maiuscola…è solo perché sto scrivendo di getto. ) la macchina ricomincia a strappare in maniera sempre più vistosa. Un po’ come se non arrivasse benzina al motore. L’inconveniente però andava e veniva. Ci ripromettiamo di contattare, una volta a cienfuegos, il noleggio per sentire dove portarla per un controllo. Nel momento in cui lasciamo l’autopista per prendere la strada che secondo noi poteva essere giusta per CFG, il nostro carro comincia a fare sempre più bizze al punto che se andavamo a palla, la macchina andava, se invece rallentavamo la macchina tendeva a spegnersi. Sol che non era possibile usare la strada che stavamo facendo come fosse la A1 fra Mo e BO ante-tutor così, in uno sperduto paesino del campo la macchina decide di “morire”. Più che altro “agonizzare” visto che accesa lo rimaneva ma in pratica non aveva la potenza per “camminare” ( mi scusino gli accademici della crusca e anche il mio ex prof di italiano!) . Sbeffeggiati da un camion di passaggio stracarico di cristiani, una buon’anima cubana ci chiede se abbiamo bisogno di aiuto. Mi rivolgo ai miei amici con la benaugurate frase “ tranquillo ragazzi, questi cubani son capaci di rimontarti una ruota persa alla McGiver”. Ed infatti il cubano laconicamente mi risponde:” Ah ma questa macchina è ad iniezione! Troppo moderna per me”. Vista la gufata, vengo incaricato d’andare cercare qualcosa da bere sotto un sole bestia in paese che forse mai aveva visto uno yuma, senza neanche sapere dove cercare. Recuperati 3 refrescos in MN ma pagati in CUC ( con conseguente lauta mancia per ovvia mancanza di resto) recuperiamo un po’ di lucidità e supponiamo che il problema fosse la benzina non propriamente super con cui avevamo fatto il pieno ( in effetti avevamo speso un po' poco).
Bene, SE il problema è questo facendo il pieno di SUPER (eravamo scarsi di benza) il motore dovrebbe cominciare a bere quello che gli compete e quindi risolviamo il nostro inconveniente. Altro problema: dove cazzo è un oro negro in quel posto dimenticato da dio? Semplicemente nel paese più vicino che è a 11km. Immaginative la scena: agosto, un caldo bestia, 3 turisti che spingono la loro macchina moderna in mezzo al campo con anche i somari che ci superavano. Fortuna che non capisco il cubano perché i commenti dei nativi dovevano essere parecchio coloriti! Jajajajajajaj. Dopo aver spinto per un po’ la strada va in discesa. Colpo di genio: La spingiamo giù per la discesa, saliamo alla bersagliera e poi per inerzia ci facciamo tutto il lungo rettilineo seguente. Se siam fortunati raggiungiamo anche la velocità warp che permette al motore di pescare un po’ di carburante buono. Ringraziando la madonna è stato proprio così che siamo arrivati quasi al paese dopo dove ad attenderci c’era il tanto agoniato oro negro. Pieno di benzina…conto stavolta salato a conferma della smaronata che avevamo/aveva fatto il benzinaio e proseguio per cienfuegos.
Quella sera siamo andati a letto parecchio presto!
Sempre con la nostra macchinina Blu elettrico usciamo dall'Avana in direzione Matanzas. Passato il punto di controllo vediamo nello specchietto un caballo che sembra seguirci. Preseguimo la nostra marcia quando decide di sfanalare e farci segni di accostare. Ci avevano fermato altre volte ma mai i ponciarello cubani. Parla un po' e in pratica ci contesta il passaggio al puntoi di controllo a forte velocità. Boh? Andavamo ad una velocità tale che potevamo tranquillamente essere dei piloti della domenica col cappelo in testa. Provo allora a spiegargli che "forse" non eravamo noi ma questo insiste che glielo avevano segnalato dalla centrale per radio. Ri-boh! A questo punto il poliziotto mi ri-contesta il passaggio della nostra ALFA (testuale) blu a forte velocità. Olè! Io che da buon alfista cuore sportivo mi sento anche un po' ferito nell'animo, ribatto:"Scusi buonuomo ma la nostra non è un'ALFA !" "si che lo è" " no, non lo è" "si loè" "allora, facciamo una cosa! venga a leggere cosa c'è scritto sulla griglia della macchina e del bagagliaio! SKO-DA, SKO-DA ! " (gioco, partita, incontro)
A questo punto il caballo si rende conto di essersi trasformato in un burro. Si scusa per l'errore, saluta e se ne va!
Al prossimo TUR, amigo!
CONCLUSIONI
Scusate per il ritardo nella chiusura del pezzo ma dicembre non mi lascia molto tempo lavorativamente e in gennaio mi sono sollazzato anche con un viaggetto in palestina.
Comunque il viaggio è proseguito senza altri intoppi degni di nota. A livello gnocca io ormai ero ossessionato dal ciclista di pelo cubano ma soprattutto mi ero fottutatemente innamorato di una gnocca spagnola. Strana la vita. E ringrazio i miei compagni di viaggio che una sera mi hanno portato da cienfuegos a Trinidad, di notte, solo per farmi stare un po’ con lei.
Giusto un cenno a dove siamo stati con un breve giudizio:
Avana: bella…molto bella tant’è che abbiamo scelto di tornarci gli ultimi 4 giorni di viaggio.
Pinar del rio: la città…vabbè paese, è di una noia mortale.
Vinales: paesaggi splendidi e bello anche il giro di 4 ore in una cueva con speleologo al seguito.
Maria la gorda: mamma mia che mare!!!
Cienfuegos: città molto carina dove ci siamo fermati una settimana. Un grazie ai ragazzi che lavoravano alla casa de los habanos che ci aprivano il locale anche fuori orario per sigari e ron! Bravi!
Trinidad: esteticamente carina anche se non ci passerei troppi giorni. Mitica la signora della casa particolar dove abbiamo mangiato aragosta e come dolce mi aveva proposto la figlia! Ovviamente era un bidone!
Santa Clara: i turisti filo-rivoluzionari non se la possono perdere.
Cayo largo: non ha bisogno di presentazioni.
Devo dire che è stato un viaggio un po’ strano. Una vacanza che ho poi rivalutato a posteriori. Andrò sicuramente controcorrente ma il ritorno a casa infatti è stato un po’ una liberazione. Forse non ero psicologicamente pronto per 3 settimane di cuba. Jineteros come gatti attaccati ai maroni all’avana e anche a cienfuegos. Multe della polizia. Mangiare un po’,come dire…, scarso. Non ho mai capito perché nei ristoranti ti portano il menù se poi hanno solamente pollo e congrì. Cazzo!
Il fatto poi che dei 3 peones solo io parlavo un po’ di spagnolo e quindi toccava sempre fare tutto a me mi stava cominciando un po’ a rompere i maroni. Poi ammetto anche una cosa, e qua mi prenderò dei nomi. Mi aspettavo di vedere più gnocca! Considerando che l’ultimo viaggio ero stato in brasile, il confronto, PER ME, non reggeva. A chi al ritorno mi chiedeva un giudizio, solitamente rispondevo: bello, posti incantevoli, contento di esserci stato ma non credo che ritornerò. E invece…
Poi ce n'è anche un altro ma devo cercarlo perchè non mi ricordo come avevo chiamato il topic.
pupas- Messaggi : 1603
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Re: Il racconto di Pupas
Trovato anche il seguito (agosto 10):
Eccomi tornato. Proverò a buttare giù 2 righe su questo mio viaggetto iniziato il 3 agosto e terminato il 27.
Partenza da bologna con airfrance. A Parigi purtroppo però a causa di un guasto al motore dell’aereo non si decolla il giorno stesso ma ci rimandano la partenza al giorno dopo. Un po’ mi girano le balle ma pensare al meccanico che con la chiave inglese che sistema l’aereo un po’ mi terrorizza. Lasciamolo pure lavorare con calma…il giorno dopo va bene uguale. Comunque i galletti ci sistemano in albergo. Un po’ per calmare i nervi, un po’ per passarmi il tempo ordino al bar dell’albergo una birra…9 euro! E poi mi chiedono perché i francesi mi stan sul cazzo!
Il problema è che devo andare ad Holguìn e mi salta la noche habanera che avevo programmato. Atterrato vado diretto al terminal del viazul e ammazzo il tempo con la prima cassa di bucanero.
Viaggio notturno con la solita temperatura glaciale e all’arrivo c’è la signora ad aspettarmi. Bella come sempre ma con qualche kiletto in più ( forse le sto mandando troppi soldi? ) Fa caldo…un caldo bestia!
I primi 4 giorni li passo a non fare assolutamente nulla, dopotutto sono in ferie. Cenato varie volte al 1720 ( o come diavolo si chiama ) e devo dire che non è male. Nella terrazza invece il barista vorrebbe lapidato. Ho bevuto il mojito peggiore della storia di cuba. Altra storia invece i baristi del piano terra.
In piazza comunque tutte le sere fanno musica dal vivo o con dj e quindi è decisamente pieno di persone ( e gnocca ). Ahimè non posso usare gli occhiali da sole quindi mi prendo qualche cocotazo.
Avevo prenotato la macchina tramite wowcuba dal giorno 9 e mi ballonzolano e me la fanno ritirare presso l’hotel bosque. Una Atos con 140.000 kilometri. Guardo le ruote che mi sembravano un po’ lisce ma il noleggiatore mi rassicura dicendomi che è tutto ok. Faccio i primi 300 metri e scopro che le sospensioni sembrano quelle di una vecchia renault 4. Meno male che non soffro il mal di mare!
Arrivato al primo stop vengano immediatamente fermato da un caballito. Soccia che culo.
Documenti, bla bla bla, “lei è cittadino italiano?” “Si” “itala e cuba hanno una buona relazione di amicizia” ( ecco, ci siamo…adesso mi chiede una propina) “La prossima volta al pare deve fermare la macchina completamete. Non voglio dover telefonare alla sua ambasciata e alla famiglia della sua ragazza per dire che siete morti!” ( toccatina di maroni scaramantica ) …e mi lascia andare così. Sono quasi comosso dall’emozione. Nei giorni seguenti non mi fermeranno più.
Giornata al mare a guardalavaca e rientro in serata. Parcheggio la macchina in calixto garcia e me ne vado a casa. Il mattino dopo…ruota a terra. Olè!
Per il giorno del mio compleanno decido di provare la mistica esperienza del magiale arrosto. Problema numero uno: dove lo faccio? Problema numero due: dove lo trovo un maiale?
“Amore cosa dici se facciamo un maialino il giorno del mio compleanno così chiamiamo anche i tuoi genitori ( e io mi tolgo dal cazzo questa incombenza ) ?
“Bella idea amore. Ci avevo pensato anch’io ! ( incredibile pensiamo sempre la stessa cosa! ): Potremmo farlo a casa della mia amica Maylen. Lei abita in campagna. Anzi andiamo là cosa la saluti e conosci la sua famiglia.”
“Va bene amore, andiamo.” “Anzi, il 15 compie gli anni anche lei. Così facciamo la festa tutti insieme”
E così ho passato i 2 giorni seguenti a girare per le campagne di Brisas, ridente località alle porte di Holguìn in cerca di un maialino.
“amore volta a destra…” “ Giù di lì??? Guarda che ho una Atos ( senza sospensioni e una ruota già bucata ) mica un fuoristrada!!!
“amore, però a pensarci bene è meglio se non vieni tu a comprare il magiale altrimenti ce lo fanno pagare di più!” ( ma valà! sono 2 giorni che lo dico!!! )
“Amore, dobbiamo prendere anche da bere. C’è caldo, prendiamo solo della birra…e qualche refrescos…e le sigarette per noi … e le sigarette per mio padre…Amore, è il compleanno di Maylen, non possiamo andare là senza fare un regalo. ( maporcadiquella puttana! Ho comprato un maiale intero, 3 casse di birra, un baule di refrescos una stecca di paglie per tuo padre e devo pure prendere un regalo!!!) “ Certo amore, cosa ne dici di un profumo?” “Ho pensato la stessa cosa ( che magia, che sintonia) ma non so che profumo piace a Maylen. Come facciamo? “Amore, compra un cazzo di profumo! Se non le va bene lo rivende a qualche sua amica! “ Amore, sei nervoso oggi” ( cara, sono due giorni che invece che essere sdraiato su una spiaggia con una bucanero ghiacciata giro per la campagna in cerca di un maialino, devo passare una giornata con tuo padre che mi sta anche discretamente sul cazzo…) “scusami amore, ma pensavo che un regalo è un regalo e va sempre bene…”
“Amore, sai che c’è anche mia sorella che ha tanta voglia di conoscerti. Viene anche lei al magialino arrosto…e suo marito. Però vengono tutti in guagua ( eccheccazz, sol che non vuoi che li vada a prendere fino a casa). poi dobbiamo chiamare anche Yanelis, i suoi genitori e sua sorella.”
“Scusa amore ma ho sempre una Atos, non un Ducato Maxi” “Cos’è un Ducato Maxi?” “Niente, niente. A che ora arrivano i tuoi? “Alle 10” “Bene, allora alle 10 andiamo a prendere i tuoi genitori ( che palle ), tua sorella e suo marito e andiamo tutti insieme appassionatamente al casa di maylen ( che abita 15 kilometri fuori holguin ). Poi io torno a Holguin a prendere Yanelis, sua sorella i suoi genitori e li porto a casa di Maylen. Poi da casa di maylen carico tutti sulla mia atos e li porto tutti a casa della nonna, giusto? Ma abita lontano? “Non lo so” “Ma porc….!!!!” Poi finito il magialino li devo riportare tutti a casa giusto? “
“Amore, ma le 3 casse di birra che ho preso ( nella speranza che tuo padre si ubriachi, svenga e non mi caghi il cazzo ) , dove le mettiamo?” “Prenderemo del ghiaccio…” “ CHI, prenderemo? QUANDO? “ Al mattino, dopo che sei andato a prendere i miei genitori, mia sorella, suo marito, yanelis, suo padre, sua madre, sua sorella e sei tornato qua. (ma porc…). Ci dobbiamo andare in macchina prendere il ghiaccio.” “hai ragione, non ci avevo pensato…”
Piccola nota tecnica. La casa della nonna dista 6 kilometri di strada sterrata in piena campagna, con crateri e sabbie mobili varie. Io mi faccio un centinaio di kilomtri fra il fare avanti e indietro per portare tutte le persone che non stavano sul coche noleggiato o che avevo problemi di deambulazione e per cercare il ghiaccio. Ma io dico, boia di una vigliacca. Ma se ti porto il giorno prima un baule di birra, almeno organizzarsi per far fare il ghiaccio…porcocane!
“Amore, abbiamo preso tutto?” Si, dai così ti rilassi un po’ e fai due chiacchiere con mio padre…”
“Amore, devo dirti una cosa…” Viene anche tuo cugino?” “Mio cugino? Lo sai che ho solo delle cugine!” (cazzo, sta a vedere che ho beccato una tortillera!) “No, volevo dirti che si sono dimenticati a casa la yucca” (bestemmie) . “ Ma amore, cos’hai che ti vedo nervoso” “ Eh, sai com’è…avrei voglia di bere una delle mie casse di birra ghiacciata” “Amore, però non ti ubriacare che devi guidare!” “Ma vaffanculo!!!”
Comunque una volta radunata tutte le famiglie finalmente riesco a mangiare ‘sto maledetto magialino. Dopo 10 minuti che sono in tavola arriva la mia jefa e mi amorevolmente mi dice “amore, dai alzati da tavola che devono mangiare anche gli altri e sta per venire a piovere!” …perché nelle migliori tradizioni delle leggi murphy è anche venuto un aguacero coi controfiocchi. E così io, sotto al diluvio, in piena campagna, su una strada di fango comincio a riportare tutte le persone a casa.
“amore, dovresti riportare i miei alla molinenda che l’ultima guagua parte alle 20” “Amore, sono partiti? C’era la guagua?” “ cazzo ne so, devo riportare a casa 200 persone, mica posso stare lì a fargli da balia! ( e poi tuo padre mi sta sui maroni) “ “Amore, e adesso? Sono preoccupata! Andiamo alla molienda a vedere se sono ancora lì? “
“Amore, hai visto che bella giornata che è stata? La rifacciamo un’altra volta quando torni?”
“Amore, ma hai una faccia così stanca! Vuoi andare a casa?”
“ma vaffanculo!”
Carnevale. Tutti mi dicevano di stare attento, di non portare con me soldi, cellulare, macchina fotografica, ecc...e la cosa mi comincia a preoccuape.
La prima sera la tensione che mi avevano fatto venire era pari all'andare in trasferta a brescia ai tempo d'oro.
La prima sera siamo sotto un palco con dj quando nella strada dietro scoppia la prima bronca. Un ragazzo seduto a cavalcioni sul palco parte di corsa. Il Dj, che era 2 metri per 100 chili lo prende al volo e lo scaraventa giù dal palco. Fantastico! Mentre andiamo a casa c'era un ragazzo in mutande. Lo avevano pestato e gli han rubato i vestiti. Ottimo!
Fortunatamente gli altri giorni non ho visto casini. Però mi son rotto un po' le palle.
Locali danzerecci invece non ne ho fatti. La maggior parte delle sere in piazza c'era musica dal vivo o con dj, poi 4 giorni di carnevale...ho provato una sera ad andare alla terrazza del pernik ma c'eravamo io, la jefa e una nostra amica più un tavolo con altre 5 persone. A mezzanotte ha chiuso baracca e burattini perchè era maggiore il consumo di corrente che il mio consumo al bar. E al cosa non mi è dipiaciuta visto che stavo da panico. Di giorno in spiaggia ho preso un'insolazione (stando all'ombra!!!) da paura. Ho perso 3 strati di pelle!
La tratta Holguìn-Capitale fatta di notte sempre con viazul ha viaggiato con una temperatura interna di 21 gradi!!! All'arrivo al punto di controllo prima dell'habana 5-6 pulman dell'Astro fermi con parecchie patrullas. Fermano anche il nostro viazul e 3 policia perquisiscono il pulman ( dentro e bagagliaio ). Fortunatamente non ci fanno scendere e la pantomina dura non tantissimo. Ma non ripartiamo. Doveva ancora arrivare Bonjo, cane da sniffo ( mitico cane tossico per chi legge il Vernacoliere ), un cocker panzone per annusare le valige. Fra le altre cose una delle 3 poliziotte era un discretto pezzo di fanciulla! Al terminal del viazul discuto con un paio di taxisti che volevano 10 cuc per portarmi all'habana vieja. Alla fine divido il taxi con un energumeno tedesco per 3.5cuc a testa. (dovevo risparmiare per ubriacarmi in vista del volo di ritorno, cosa puntualmente successa. )
Rientro senza intoppi al contrario del volo d'andata.
Eccomi tornato. Proverò a buttare giù 2 righe su questo mio viaggetto iniziato il 3 agosto e terminato il 27.
Partenza da bologna con airfrance. A Parigi purtroppo però a causa di un guasto al motore dell’aereo non si decolla il giorno stesso ma ci rimandano la partenza al giorno dopo. Un po’ mi girano le balle ma pensare al meccanico che con la chiave inglese che sistema l’aereo un po’ mi terrorizza. Lasciamolo pure lavorare con calma…il giorno dopo va bene uguale. Comunque i galletti ci sistemano in albergo. Un po’ per calmare i nervi, un po’ per passarmi il tempo ordino al bar dell’albergo una birra…9 euro! E poi mi chiedono perché i francesi mi stan sul cazzo!
Il problema è che devo andare ad Holguìn e mi salta la noche habanera che avevo programmato. Atterrato vado diretto al terminal del viazul e ammazzo il tempo con la prima cassa di bucanero.
Viaggio notturno con la solita temperatura glaciale e all’arrivo c’è la signora ad aspettarmi. Bella come sempre ma con qualche kiletto in più ( forse le sto mandando troppi soldi? ) Fa caldo…un caldo bestia!
I primi 4 giorni li passo a non fare assolutamente nulla, dopotutto sono in ferie. Cenato varie volte al 1720 ( o come diavolo si chiama ) e devo dire che non è male. Nella terrazza invece il barista vorrebbe lapidato. Ho bevuto il mojito peggiore della storia di cuba. Altra storia invece i baristi del piano terra.
In piazza comunque tutte le sere fanno musica dal vivo o con dj e quindi è decisamente pieno di persone ( e gnocca ). Ahimè non posso usare gli occhiali da sole quindi mi prendo qualche cocotazo.
Avevo prenotato la macchina tramite wowcuba dal giorno 9 e mi ballonzolano e me la fanno ritirare presso l’hotel bosque. Una Atos con 140.000 kilometri. Guardo le ruote che mi sembravano un po’ lisce ma il noleggiatore mi rassicura dicendomi che è tutto ok. Faccio i primi 300 metri e scopro che le sospensioni sembrano quelle di una vecchia renault 4. Meno male che non soffro il mal di mare!
Arrivato al primo stop vengano immediatamente fermato da un caballito. Soccia che culo.
Documenti, bla bla bla, “lei è cittadino italiano?” “Si” “itala e cuba hanno una buona relazione di amicizia” ( ecco, ci siamo…adesso mi chiede una propina) “La prossima volta al pare deve fermare la macchina completamete. Non voglio dover telefonare alla sua ambasciata e alla famiglia della sua ragazza per dire che siete morti!” ( toccatina di maroni scaramantica ) …e mi lascia andare così. Sono quasi comosso dall’emozione. Nei giorni seguenti non mi fermeranno più.
Giornata al mare a guardalavaca e rientro in serata. Parcheggio la macchina in calixto garcia e me ne vado a casa. Il mattino dopo…ruota a terra. Olè!
Per il giorno del mio compleanno decido di provare la mistica esperienza del magiale arrosto. Problema numero uno: dove lo faccio? Problema numero due: dove lo trovo un maiale?
“Amore cosa dici se facciamo un maialino il giorno del mio compleanno così chiamiamo anche i tuoi genitori ( e io mi tolgo dal cazzo questa incombenza ) ?
“Bella idea amore. Ci avevo pensato anch’io ! ( incredibile pensiamo sempre la stessa cosa! ): Potremmo farlo a casa della mia amica Maylen. Lei abita in campagna. Anzi andiamo là cosa la saluti e conosci la sua famiglia.”
“Va bene amore, andiamo.” “Anzi, il 15 compie gli anni anche lei. Così facciamo la festa tutti insieme”
E così ho passato i 2 giorni seguenti a girare per le campagne di Brisas, ridente località alle porte di Holguìn in cerca di un maialino.
“amore volta a destra…” “ Giù di lì??? Guarda che ho una Atos ( senza sospensioni e una ruota già bucata ) mica un fuoristrada!!!
“amore, però a pensarci bene è meglio se non vieni tu a comprare il magiale altrimenti ce lo fanno pagare di più!” ( ma valà! sono 2 giorni che lo dico!!! )
“Amore, dobbiamo prendere anche da bere. C’è caldo, prendiamo solo della birra…e qualche refrescos…e le sigarette per noi … e le sigarette per mio padre…Amore, è il compleanno di Maylen, non possiamo andare là senza fare un regalo. ( maporcadiquella puttana! Ho comprato un maiale intero, 3 casse di birra, un baule di refrescos una stecca di paglie per tuo padre e devo pure prendere un regalo!!!) “ Certo amore, cosa ne dici di un profumo?” “Ho pensato la stessa cosa ( che magia, che sintonia) ma non so che profumo piace a Maylen. Come facciamo? “Amore, compra un cazzo di profumo! Se non le va bene lo rivende a qualche sua amica! “ Amore, sei nervoso oggi” ( cara, sono due giorni che invece che essere sdraiato su una spiaggia con una bucanero ghiacciata giro per la campagna in cerca di un maialino, devo passare una giornata con tuo padre che mi sta anche discretamente sul cazzo…) “scusami amore, ma pensavo che un regalo è un regalo e va sempre bene…”
“Amore, sai che c’è anche mia sorella che ha tanta voglia di conoscerti. Viene anche lei al magialino arrosto…e suo marito. Però vengono tutti in guagua ( eccheccazz, sol che non vuoi che li vada a prendere fino a casa). poi dobbiamo chiamare anche Yanelis, i suoi genitori e sua sorella.”
“Scusa amore ma ho sempre una Atos, non un Ducato Maxi” “Cos’è un Ducato Maxi?” “Niente, niente. A che ora arrivano i tuoi? “Alle 10” “Bene, allora alle 10 andiamo a prendere i tuoi genitori ( che palle ), tua sorella e suo marito e andiamo tutti insieme appassionatamente al casa di maylen ( che abita 15 kilometri fuori holguin ). Poi io torno a Holguin a prendere Yanelis, sua sorella i suoi genitori e li porto a casa di Maylen. Poi da casa di maylen carico tutti sulla mia atos e li porto tutti a casa della nonna, giusto? Ma abita lontano? “Non lo so” “Ma porc….!!!!” Poi finito il magialino li devo riportare tutti a casa giusto? “
“Amore, ma le 3 casse di birra che ho preso ( nella speranza che tuo padre si ubriachi, svenga e non mi caghi il cazzo ) , dove le mettiamo?” “Prenderemo del ghiaccio…” “ CHI, prenderemo? QUANDO? “ Al mattino, dopo che sei andato a prendere i miei genitori, mia sorella, suo marito, yanelis, suo padre, sua madre, sua sorella e sei tornato qua. (ma porc…). Ci dobbiamo andare in macchina prendere il ghiaccio.” “hai ragione, non ci avevo pensato…”
Piccola nota tecnica. La casa della nonna dista 6 kilometri di strada sterrata in piena campagna, con crateri e sabbie mobili varie. Io mi faccio un centinaio di kilomtri fra il fare avanti e indietro per portare tutte le persone che non stavano sul coche noleggiato o che avevo problemi di deambulazione e per cercare il ghiaccio. Ma io dico, boia di una vigliacca. Ma se ti porto il giorno prima un baule di birra, almeno organizzarsi per far fare il ghiaccio…porcocane!
“Amore, abbiamo preso tutto?” Si, dai così ti rilassi un po’ e fai due chiacchiere con mio padre…”
“Amore, devo dirti una cosa…” Viene anche tuo cugino?” “Mio cugino? Lo sai che ho solo delle cugine!” (cazzo, sta a vedere che ho beccato una tortillera!) “No, volevo dirti che si sono dimenticati a casa la yucca” (bestemmie) . “ Ma amore, cos’hai che ti vedo nervoso” “ Eh, sai com’è…avrei voglia di bere una delle mie casse di birra ghiacciata” “Amore, però non ti ubriacare che devi guidare!” “Ma vaffanculo!!!”
Comunque una volta radunata tutte le famiglie finalmente riesco a mangiare ‘sto maledetto magialino. Dopo 10 minuti che sono in tavola arriva la mia jefa e mi amorevolmente mi dice “amore, dai alzati da tavola che devono mangiare anche gli altri e sta per venire a piovere!” …perché nelle migliori tradizioni delle leggi murphy è anche venuto un aguacero coi controfiocchi. E così io, sotto al diluvio, in piena campagna, su una strada di fango comincio a riportare tutte le persone a casa.
“amore, dovresti riportare i miei alla molinenda che l’ultima guagua parte alle 20” “Amore, sono partiti? C’era la guagua?” “ cazzo ne so, devo riportare a casa 200 persone, mica posso stare lì a fargli da balia! ( e poi tuo padre mi sta sui maroni) “ “Amore, e adesso? Sono preoccupata! Andiamo alla molienda a vedere se sono ancora lì? “
“Amore, hai visto che bella giornata che è stata? La rifacciamo un’altra volta quando torni?”
“Amore, ma hai una faccia così stanca! Vuoi andare a casa?”
“ma vaffanculo!”
Carnevale. Tutti mi dicevano di stare attento, di non portare con me soldi, cellulare, macchina fotografica, ecc...e la cosa mi comincia a preoccuape.
La prima sera la tensione che mi avevano fatto venire era pari all'andare in trasferta a brescia ai tempo d'oro.
La prima sera siamo sotto un palco con dj quando nella strada dietro scoppia la prima bronca. Un ragazzo seduto a cavalcioni sul palco parte di corsa. Il Dj, che era 2 metri per 100 chili lo prende al volo e lo scaraventa giù dal palco. Fantastico! Mentre andiamo a casa c'era un ragazzo in mutande. Lo avevano pestato e gli han rubato i vestiti. Ottimo!
Fortunatamente gli altri giorni non ho visto casini. Però mi son rotto un po' le palle.
Locali danzerecci invece non ne ho fatti. La maggior parte delle sere in piazza c'era musica dal vivo o con dj, poi 4 giorni di carnevale...ho provato una sera ad andare alla terrazza del pernik ma c'eravamo io, la jefa e una nostra amica più un tavolo con altre 5 persone. A mezzanotte ha chiuso baracca e burattini perchè era maggiore il consumo di corrente che il mio consumo al bar. E al cosa non mi è dipiaciuta visto che stavo da panico. Di giorno in spiaggia ho preso un'insolazione (stando all'ombra!!!) da paura. Ho perso 3 strati di pelle!
La tratta Holguìn-Capitale fatta di notte sempre con viazul ha viaggiato con una temperatura interna di 21 gradi!!! All'arrivo al punto di controllo prima dell'habana 5-6 pulman dell'Astro fermi con parecchie patrullas. Fermano anche il nostro viazul e 3 policia perquisiscono il pulman ( dentro e bagagliaio ). Fortunatamente non ci fanno scendere e la pantomina dura non tantissimo. Ma non ripartiamo. Doveva ancora arrivare Bonjo, cane da sniffo ( mitico cane tossico per chi legge il Vernacoliere ), un cocker panzone per annusare le valige. Fra le altre cose una delle 3 poliziotte era un discretto pezzo di fanciulla! Al terminal del viazul discuto con un paio di taxisti che volevano 10 cuc per portarmi all'habana vieja. Alla fine divido il taxi con un energumeno tedesco per 3.5cuc a testa. (dovevo risparmiare per ubriacarmi in vista del volo di ritorno, cosa puntualmente successa. )
Rientro senza intoppi al contrario del volo d'andata.
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Re: Il racconto di Pupas
Pupas, tienes una forma muy humorística de contar las cosas, pero al final creo que todo esto es lo que te falta de Cuba.
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Re: Il racconto di Pupas
arcoiris ha scritto:Pupas, tienes una forma muy humorística de contar las cosas, pero al final creo que todo esto es lo que te falta de Cuba.
ipotesi enteresante..
entonces
tu crees que al final
el necesita..
que p.e. el suegro se lo
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Re: Il racconto di Pupas
Es amor platónico con el suegro, no me cuadra
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Re: Il racconto di Pupas
arcoiris ha scritto:Es amor platónico con el suegro, no me cuadra
..mmh..para mi poco platonico..
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Re: Il racconto di Pupas
arcoiris ha scritto:
mhh.. a ver como se llama esa enfermedad?
la "sindrome di Stoccolma"?
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Re: Il racconto di Pupas
Mi falta cuba? Non so. Si quando vado sto bene. Diciamo che mi rilasso abbastanza. Mojito, ron, sigari, bucanero...insomma ...vacanza. E chi è che non sta bene in vacanza?
Il "suegro" invece mi sta proprio sulle palle! Ma tanto! Al contrario della madre che è un pezzo di pane. Ma la cosa bella è che anche alla moglie di un mio amico ( grazie alla quale ho conosciuto chi mi ha fatto ritornare a cuba ) e a alla sua famiglia sta sulle palle il "suegro". Ci sarà un motivo per cui a tutte le persone normodotate di cerebro lui qua sta sulle palle!
Veramente, quando mi tocca il "family day" non so cosa farei. L'ultima volta è arrivato tutto bello vestito di bianco e mi è venuta la splendida idea di andare a guardalavaca. Io in costume in mezzo all'acqua e lui in un tavolino in mezzo alla sabbia. Tanto basta dargli da bere della birra e smette di rompere i maroni ...per un po'...
Il "suegro" invece mi sta proprio sulle palle! Ma tanto! Al contrario della madre che è un pezzo di pane. Ma la cosa bella è che anche alla moglie di un mio amico ( grazie alla quale ho conosciuto chi mi ha fatto ritornare a cuba ) e a alla sua famiglia sta sulle palle il "suegro". Ci sarà un motivo per cui a tutte le persone normodotate di cerebro lui qua sta sulle palle!
Veramente, quando mi tocca il "family day" non so cosa farei. L'ultima volta è arrivato tutto bello vestito di bianco e mi è venuta la splendida idea di andare a guardalavaca. Io in costume in mezzo all'acqua e lui in un tavolino in mezzo alla sabbia. Tanto basta dargli da bere della birra e smette di rompere i maroni ...per un po'...
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Re: Il racconto di Pupas
jajajja, pupas el clásico parásita ?
una pregunta no te da mas negocio llevarlo para la pipa? o por lo meno un planchao?
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Re: Il racconto di Pupas
arcoiris ha scritto:jajajja, pupas el clásico parásita ?
una pregunta no te da mas negocio llevarlo para la pipa? o por lo meno un planchao?
Clasico non lo, parasita di sicuro.
La prima volta che ho avuto il "piacere" di incontrarlo mi ha fatto 3 domande: la prima "che lavoro fai", la seconda " quanto guadagni",e solo alla terza "come ti chiami"...
Direi che come biglietto da visita non è male...
Fortunatamente non ho relazioni, se non un giorno dedicato alla famiglia, con lui. Ho capito che in quel giorno devo mettere insieme un po' di persone, prendo un po' di birre ( che però bevo anch'io sicchè devono essere quelle che mi piacciono ) così lui si diverte a bere e fare il fenomeno con gli altri...e io salvo los huevos.
Se proprio butta male, faccio finta di non capire lo spagnolo e dopo un po' si scoccia e cambia obiettivo.
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Re: Il racconto di Pupas
Oye pupas, ahora no te crees que todos los padres cubanos sean así
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Re: Il racconto di Pupas
arcoiris ha scritto:Oye pupas, ahora no te crees que todos los padres cubanos sean así
Ma assolutamente no! Se questo falta de cerebro non hanno mica colpa gli altri!
Quello che mi fa incazzare ancora di più è che se vado a trovare la famiglia di una mia amica sposata con un mio compagno di squadra, mi trattano come un figlio.
Un'altra sera ho accompagnato a casa un'amica della mia signora e i genitori mi obbligano a rimanere lì a cena. Fanno del fufu perchè non hanno altro e si vergognano pure di non poter offrirmi di più...
Ed è per questo che mi incazzo con lui. Possibile che con queste persone io mi senta a mio agio e con il padre della mia signora debba avere mille occhi e mille orecchie per capire il doppio fine delle sue parole?
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Re: Il racconto di Pupas
Ya hablaste con tu novia sobre esto?
ella te puede ayudar a tener el padre bastante lejos de ti
Al fin, es su padre de sangre?
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Al fin, es su padre de sangre?
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Re: Il racconto di Pupas
arcoiris ha scritto:Ya hablaste con tu novia sobre esto?
ella te puede ayudar a tener el padre bastante lejos de ti
Al fin, es su padre de sangre?
No la mia "simpatia" nei suoi confronti la tengo per me. Nel momento in cui non riuscirò a gestire la cosa in prima persona allora la coinvolgerò ma al momento preferisco lasciarla fuori. E' il suo padre di sangue e lui le è molto attaccato perchè è la sua unica figlia naturale e non ha altri parenti ( moglie esclusa e dalla quale stava per divorziare visto che si è fatto beccare con una diciottenne... )
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Re: Il racconto di Pupas
Encontraste entonces la peor categoría de los cubanos
Pero, seriamente creo que seria mejor hablar ahora con tu novia, sabes mas pá allá puede crear muchas incomprensiones
Que haces, si un día tu estas casado con ella y viven juntos en Italia y ella, después de trabaja, quiere invitar a su papa?
Porque, al fin, siempre de su padre se trata
Pero, seriamente creo que seria mejor hablar ahora con tu novia, sabes mas pá allá puede crear muchas incomprensiones
Que haces, si un día tu estas casado con ella y viven juntos en Italia y ella, después de trabaja, quiere invitar a su papa?
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Re: Il racconto di Pupas
arcoiris ha scritto:Encontraste entonces la peor categoría de los cubanos
Pero, seriamente creo que seria mejor hablar ahora con tu novia, sabes mas pá allá puede crear muchas incomprensiones
Que haces, si un día tu estas casado con ella y viven juntos en Italia y ella, después de trabaja, quiere invitar a su papa?
Porque, al fin, siempre de su padre se trata
Beh, siamo ancora un po' lontano da questa ipotesi. A volte di fantasia ho pensato ad un'ipotesi del genere...ma credo che in quella circostanza malaugurata suo padre si fermerebbe qua per poco e io, sfortunatamente, potrei essere a lavorare non nella mia città.
A parte tutto, capisco quello che vuoi dire ma, proprio perchè è suo padre, il "veleno" delle parole deve essere dato da bere poco alla volta perchè non uccida.
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Re: Il racconto di Pupas
Es una situación bastante de pinga
Creo que si quieres esta muchacha, hay que aceptar la forma del padre, pero el a lo mismo tiempo tiene que calmarse y aterrizar y no se puede permitir cosas solo porque la hija esta casada con un yuma, porque las posibles consecuencias, pueden joder la estabilidad de ustedes
Creo que si quieres esta muchacha, hay que aceptar la forma del padre, pero el a lo mismo tiempo tiene que calmarse y aterrizar y no se puede permitir cosas solo porque la hija esta casada con un yuma, porque las posibles consecuencias, pueden joder la estabilidad de ustedes
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Re: Il racconto di Pupas
arcoiris ha scritto:Es una situación bastante de pinga
Creo que si quieres esta muchacha, hay que aceptar la forma del padre, pero el a lo mismo tiempo tiene que calmarse y aterrizar y no se puede permitir cosas solo porque la hija esta casada con un yuma, porque las posibles consecuencias, pueden joder la estabilidad de ustedes
Brava! Hai capito perfettamente la cosa.
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Re: Il racconto di Pupas
bei racconti Pupas....ho riso molto.....credo che anche tu sia un emiliano...no???
per il suegro...con il mio ho un bellissimo rapporto...so che quando vado si aspetta sempre qualcosa....e qundo gli do algo se hase siempre el tragico....nooooo dejjjjaaaaaaaa .... mira que me hace reir mucho...
pero la ultima ves que parià su mujer de 25 años ...el ne tiene 58...un dia le pregunto:
Puchi dime que tu necesita...si quiere algo...el me contestò...si quiero que tu te encuentre bien y que estas bien aqui...
per il suegro...con il mio ho un bellissimo rapporto...so che quando vado si aspetta sempre qualcosa....e qundo gli do algo se hase siempre el tragico....nooooo dejjjjaaaaaaaa .... mira que me hace reir mucho...
pero la ultima ves que parià su mujer de 25 años ...el ne tiene 58...un dia le pregunto:
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Re: Il racconto di Pupas
giumiro ha scritto:bei racconti Pupas....ho riso molto.....credo che anche tu sia un emiliano...no???
per il suegro...con il mio ho un bellissimo rapporto...so che quando vado si aspetta sempre qualcosa....e qundo gli do algo se hase siempre el tragico....nooooo dejjjjaaaaaaaa .... mira que me hace reir mucho...
pero la ultima ves que parià su mujer de 25 años ...el ne tiene 58...un dia le pregunto:
Puchi dime que tu necesita...si quiere algo...el me contestò...si quiero que tu te encuentre bien y que estas bien aqui...
Si emiliano modenesen.
Che dire...spero anch'io un giorno ( eventualmente ) di poter parlare del "suegro" in maniera positiva ma, ahimè, dalle rape non si cava sangue. Quel che mi fa specie, e mi ripeto, è che le altre persone intorno alla mia "padrona" sembrano persone per bene! bah!
pupas- Messaggi : 1603
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Re: Il racconto di Pupas
pupas ha scritto:giumiro ha scritto:bei racconti Pupas....ho riso molto.....credo che anche tu sia un emiliano...no???
per il suegro...con il mio ho un bellissimo rapporto...so che quando vado si aspetta sempre qualcosa....e qundo gli do algo se hase siempre el tragico....nooooo dejjjjaaaaaaaa .... mira que me hace reir mucho...
pero la ultima ves que parià su mujer de 25 años ...el ne tiene 58...un dia le pregunto:
Puchi dime que tu necesita...si quiere algo...el me contestò...si quiero que tu te encuentre bien y que estas bien aqui...
Si emiliano modenesen.
Che dire...spero anch'io un giorno ( eventualmente ) di poter parlare del "suegro" in maniera positiva ma, ahimè, dalle rape non si cava sangue. Quel che mi fa specie, e mi ripeto, è che le altre persone intorno alla mia "padrona" sembrano persone per bene! bah!
venivo spesso in quel di modena.....ho un amico a sassuolo che aveva sposato la migliore amica di mia moglie...poi è andata male...se vai nelle discoteche latine conosci un Negron fuerte con un fiso scolpito...si chiama cachi....è il fratello ed è un mio amico
giumiro- Messaggi : 2903
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Re: Il racconto di Pupas
giumiro ha scritto:pupas ha scritto:giumiro ha scritto:bei racconti Pupas....ho riso molto.....credo che anche tu sia un emiliano...no???
per il suegro...con il mio ho un bellissimo rapporto...so che quando vado si aspetta sempre qualcosa....e qundo gli do algo se hase siempre el tragico....nooooo dejjjjaaaaaaaa .... mira que me hace reir mucho...
pero la ultima ves que parià su mujer de 25 años ...el ne tiene 58...un dia le pregunto:
Puchi dime que tu necesita...si quiere algo...el me contestò...si quiero que tu te encuentre bien y que estas bien aqui...
Si emiliano modenesen.
Che dire...spero anch'io un giorno ( eventualmente ) di poter parlare del "suegro" in maniera positiva ma, ahimè, dalle rape non si cava sangue. Quel che mi fa specie, e mi ripeto, è che le altre persone intorno alla mia "padrona" sembrano persone per bene! bah!
venivo spesso in quel di modena.....ho un amico a sassuolo che aveva sposato la migliore amica di mia moglie...poi è andata male...se vai nelle discoteche latine conosci un Negron fuerte con un fiso scolpito...si chiama cachi....è il fratello ed è un mio amico
Ahimè non frequento ambienti "latini" per cui sicuramente non lo conosco. Diciamo che ho un animo più...roquero.
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