Cerca
Ultimi argomenti attivi
Chi è online?
In totale ci sono 4 utenti online: 0 Registrati, 0 Nascosti e 4 Ospiti Nessuno
Il numero massimo di utenti online contemporaneamente è stato 85 il Sab 9 Giu 2012 - 10:49
Chavez, la sua malattia, Cuba, petrolio e misiones internacionalistas
4 partecipanti
Pagina 2 di 2
Pagina 2 di 2 • 1, 2
Re: Chavez, la sua malattia, Cuba, petrolio e misiones internacionalistas
Hugo Chavez: secondo i media, le metastasi hanno invaso i polmoni
Si rincorrono le notizie sulla sorte del presidente venezuelano Hugo Chavez, che secondo quanto afferma il quotidiano spagnolo ABC, citando fonti mediche, si sarebbe trasferito nella sua residenza sull’isola di La Orchila per poter vivere le ultime fasi della propria malattia in compagnia dei propri familiari più intimi.
Il quotidiano afferma anche che Chavez potrebbe essere stato dimesso dall’Ospedale Militare di Caracas, dove era ricoverato, dopo i medici avrebbero trovato un altro tumore al polmone sinistro, che coinvolgerebbe circa il 35% della superficie.
La notizia arriva subito dopo le dichiarazioni fatte a una televisione colombiana dall’ex ambasciatore panamense alle Guillermo Cochez, che ha affermato che Chavez sarebbe già morto e che era in uno stato vegetativo persistente dalla fine dello scorso anno. Il diplomatico ha anche aggiunto che i cubani lo avrebbero mollato sul suolo venezuelano piuttosto che farlo morire a L’Avana. Ha poi aggiunto Cochez: “La notizia della sua morte non è stato emessa a causa delle lotte interne per il potere in Venezuela e della pressione da parte del governo cubano”.
Provando a smentire tutte queste voci, Nicolas Maduro, ministro dell’informazione e probabile successore di Chavez, ha detto in televisione che il presidente “sta combattendo per la sua salute, per la sua vita, e noi siamo affianco a lui per sostenerlo”. Un sondaggio, intanto, afferma che tre venezuelani su cinque sono ancora convinti che Chavez tornerà al potere. Ha spiegato l’autore del sondaggio Luis Vicente: “La prolungata assenza del presidente e la sua situazione critica non sono stati convertiti in pessimismo di massa rispetto al suo ritorno”.
Resta difficile stabilire la veridicità di tutte queste notizie che continuano a rincorrersi senza sosta, sta di fatto che l’assenza di Chavez dal ruolo che ha ricoperto per moltissimi anni ha lasciato il Venezuela senza una leadership e sta determinando proprio il susseguirsi di voci incontrollate che provocano instabilità.
direttanews.it
Si rincorrono le notizie sulla sorte del presidente venezuelano Hugo Chavez, che secondo quanto afferma il quotidiano spagnolo ABC, citando fonti mediche, si sarebbe trasferito nella sua residenza sull’isola di La Orchila per poter vivere le ultime fasi della propria malattia in compagnia dei propri familiari più intimi.
Il quotidiano afferma anche che Chavez potrebbe essere stato dimesso dall’Ospedale Militare di Caracas, dove era ricoverato, dopo i medici avrebbero trovato un altro tumore al polmone sinistro, che coinvolgerebbe circa il 35% della superficie.
La notizia arriva subito dopo le dichiarazioni fatte a una televisione colombiana dall’ex ambasciatore panamense alle Guillermo Cochez, che ha affermato che Chavez sarebbe già morto e che era in uno stato vegetativo persistente dalla fine dello scorso anno. Il diplomatico ha anche aggiunto che i cubani lo avrebbero mollato sul suolo venezuelano piuttosto che farlo morire a L’Avana. Ha poi aggiunto Cochez: “La notizia della sua morte non è stato emessa a causa delle lotte interne per il potere in Venezuela e della pressione da parte del governo cubano”.
Provando a smentire tutte queste voci, Nicolas Maduro, ministro dell’informazione e probabile successore di Chavez, ha detto in televisione che il presidente “sta combattendo per la sua salute, per la sua vita, e noi siamo affianco a lui per sostenerlo”. Un sondaggio, intanto, afferma che tre venezuelani su cinque sono ancora convinti che Chavez tornerà al potere. Ha spiegato l’autore del sondaggio Luis Vicente: “La prolungata assenza del presidente e la sua situazione critica non sono stati convertiti in pessimismo di massa rispetto al suo ritorno”.
Resta difficile stabilire la veridicità di tutte queste notizie che continuano a rincorrersi senza sosta, sta di fatto che l’assenza di Chavez dal ruolo che ha ricoperto per moltissimi anni ha lasciato il Venezuela senza una leadership e sta determinando proprio il susseguirsi di voci incontrollate che provocano instabilità.
direttanews.it
arcoiris- Admin
- Messaggi : 15647
Data d'iscrizione : 25.04.12
Età : 48
Carattere : vieja y desbaratada pero fantasiosa y calientica
Re: Chavez, la sua malattia, Cuba, petrolio e misiones internacionalistas
Hugo Chavez in fin di vita, portato via da Caracas: “Metastasi ai polmoni”
MADRID, 1 MAR – Il tumore pelvico di cui soffre Hugo Chavez è ormai in fase di metastasi e si è esteso su oltre il 30% di uno dei suoi polmoni, per cui il presidente venezuelano ormai è sottoposto solo a cure palliative e sarebbe stato spostato da Caracas all’isola di La Orchila, per permettergli di stare con la famiglia ”nelle ultime fasi della sua malattia”: lo scrive il quotidiano spagnolo Abc.
Citando fonti non identificate ”in contatto con l’equipe medica” di Chavez, il giornale sostiene che venerdì 22 febbraio una tomografia ha rivelato che il rabdomiosarcoma di cui soffre il presidente si sta estendendo rapidamente, e per questo è stato deciso che era inutile mantenerlo nell’Ospedale Militare di Caracas, dove è ricoverato dallo scorso 18 febbraio.
Il presidente venezuelano sarebbe dunque stato trasferito nottetempo – così come è successo con il suo ritorno dall’Avana – a La Orchila, un’isola a 160 kilometri da Caracas, dove nella residenza presidenziale è stato istallato un centro medico nel 2011, quando Chavez ha scoperto che soffriva di cancro. Secondo le stesse fonti, a causa dei trattamenti contro il tumore il sistema immunitario immunitario di Chavez ”mostra un deterioramento estremo”, a causa del quale è stato impossibile combattere con antibiotici l’infezione respiratoria della quale soffre. Ed è per questo il presidente venezuelano deve essere trasportato avvolto nella plastica per proteggere il suo organismo indebolito.
blitzquotidiano.it
MADRID, 1 MAR – Il tumore pelvico di cui soffre Hugo Chavez è ormai in fase di metastasi e si è esteso su oltre il 30% di uno dei suoi polmoni, per cui il presidente venezuelano ormai è sottoposto solo a cure palliative e sarebbe stato spostato da Caracas all’isola di La Orchila, per permettergli di stare con la famiglia ”nelle ultime fasi della sua malattia”: lo scrive il quotidiano spagnolo Abc.
Citando fonti non identificate ”in contatto con l’equipe medica” di Chavez, il giornale sostiene che venerdì 22 febbraio una tomografia ha rivelato che il rabdomiosarcoma di cui soffre il presidente si sta estendendo rapidamente, e per questo è stato deciso che era inutile mantenerlo nell’Ospedale Militare di Caracas, dove è ricoverato dallo scorso 18 febbraio.
Il presidente venezuelano sarebbe dunque stato trasferito nottetempo – così come è successo con il suo ritorno dall’Avana – a La Orchila, un’isola a 160 kilometri da Caracas, dove nella residenza presidenziale è stato istallato un centro medico nel 2011, quando Chavez ha scoperto che soffriva di cancro. Secondo le stesse fonti, a causa dei trattamenti contro il tumore il sistema immunitario immunitario di Chavez ”mostra un deterioramento estremo”, a causa del quale è stato impossibile combattere con antibiotici l’infezione respiratoria della quale soffre. Ed è per questo il presidente venezuelano deve essere trasportato avvolto nella plastica per proteggere il suo organismo indebolito.
blitzquotidiano.it
arcoiris- Admin
- Messaggi : 15647
Data d'iscrizione : 25.04.12
Età : 48
Carattere : vieja y desbaratada pero fantasiosa y calientica
Re: Chavez, la sua malattia, Cuba, petrolio e misiones internacionalistas
Abc: “Hugo Chavez, metastasi grave del tumore. Ultime fasi della malattia”
Secondo il quotidiano spagnolo le condizioni del presidente del Venezuela sono molto gravi. Nessuna conferma ufficiale da Caracas, ma il siccessore Maduro spiega che l’evoluzione della sua insufficienza respiratoria "non è favorevole"
Abc: “Hugo Chavez, metastasi grave del tumore. Ultime fasi della malattia”
Secondo il quotidiano spagnolo le condizioni del presidente del Venezuela sono molto gravi. Nessuna conferma ufficiale da Caracas, ma il siccessore Maduro spiega che l’evoluzione della sua insufficienza respiratoria "non è favorevole"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 1 marzo 2013
Commenti (4)
Abc: “Hugo Chavez, metastasi grave del tumore. Ultime fasi della malattia”
Più informazioni su: Caracas, Hugo Chávez, Venezuela.
Share on oknotizie Share on print Share on email More Sharing Services 3
Le metastasi avrebbero raggiunto i polmoni e i medici hanno deciso di sommonistrare solo cure palliative. La malattia del presidente del Venezuela Hugo Chavez sarebbe ormai in fase terminale. Sono diversi media – a cominciare dal quotidiano spagnolo Abc – a raccontare così il precipitare delle sue condizioni di salute. Si tratta di versioni non ufficiali, anche se il governo di Caracas – senza entrare nei dettagli – sembra confermare una situazione drammatica.
Chavez è impegnato in una “battaglia tremenda per la sua salute e la sua vita” e sta attraversando “una tappa complessa e dura” della sua malattia, ha ammesso oggi Nicolas Maduro, il vicepresidente considerato il delfino di Chavez. Lo scorso 11 dicembre, il leader bolivariano è stato sottoposto all’Avana alla quarta operazione in 18 mesi contro il cancro, è tornato a Caracas dieci giorni fa ma non si è visto o sentito in pubblico – a parte una foto diffusa qualche giorno fa – dal 10 dicembre. Stando ai bollettini di salute ufficiali, il presidente resta “in fase di recupero”, anche se l’evoluzione della sua insufficienza respiratoria “non è favorevole”.
A causa della scarsa trasparenza dimostrata dalle autorità venezuelane riguardo alla sua salute tuttavia, continuano a moltiplicarsi le versioni giornalistiche – attribuite a fonti mai identificate – che descrivono le condizioni di Chavez in chiave decisamente più negativa. L’ultima è quella appunto diffusa oggi dal quotidiano spagnolo Abc. Secondo il giornale, venerdì scorso una tomografia ha rivelato che il rabdomiosarcoma di cui soffre Chavez è entrato in fase di metastasi e si sta estendendo rapidamente, occupando oltre il 30% di uno dei suoi polmoni. Per cui è stato deciso che era inutile mantenerlo nell’Ospedale Militare di Caracas, dove è ricoverato dallo scorso 18 febbraio. Il presidente venezuelano sarebbe dunque stato trasferito nottetempo – così come è successo con il suo ritorno dall’Avana – a La Orchila, un’isola a 160 kilometri da Caracas, dove nella residenza presidenziale è stato installato un centro medico nel 2011, quando Chavez ha scoperto che soffriva di cancro, per permettergli di stare con la famiglia “nelle ultime fasi della sua malattia”.
ilfattoquotidiano.it
Secondo il quotidiano spagnolo le condizioni del presidente del Venezuela sono molto gravi. Nessuna conferma ufficiale da Caracas, ma il siccessore Maduro spiega che l’evoluzione della sua insufficienza respiratoria "non è favorevole"
Abc: “Hugo Chavez, metastasi grave del tumore. Ultime fasi della malattia”
Secondo il quotidiano spagnolo le condizioni del presidente del Venezuela sono molto gravi. Nessuna conferma ufficiale da Caracas, ma il siccessore Maduro spiega che l’evoluzione della sua insufficienza respiratoria "non è favorevole"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 1 marzo 2013
Commenti (4)
Abc: “Hugo Chavez, metastasi grave del tumore. Ultime fasi della malattia”
Più informazioni su: Caracas, Hugo Chávez, Venezuela.
Share on oknotizie Share on print Share on email More Sharing Services 3
Le metastasi avrebbero raggiunto i polmoni e i medici hanno deciso di sommonistrare solo cure palliative. La malattia del presidente del Venezuela Hugo Chavez sarebbe ormai in fase terminale. Sono diversi media – a cominciare dal quotidiano spagnolo Abc – a raccontare così il precipitare delle sue condizioni di salute. Si tratta di versioni non ufficiali, anche se il governo di Caracas – senza entrare nei dettagli – sembra confermare una situazione drammatica.
Chavez è impegnato in una “battaglia tremenda per la sua salute e la sua vita” e sta attraversando “una tappa complessa e dura” della sua malattia, ha ammesso oggi Nicolas Maduro, il vicepresidente considerato il delfino di Chavez. Lo scorso 11 dicembre, il leader bolivariano è stato sottoposto all’Avana alla quarta operazione in 18 mesi contro il cancro, è tornato a Caracas dieci giorni fa ma non si è visto o sentito in pubblico – a parte una foto diffusa qualche giorno fa – dal 10 dicembre. Stando ai bollettini di salute ufficiali, il presidente resta “in fase di recupero”, anche se l’evoluzione della sua insufficienza respiratoria “non è favorevole”.
A causa della scarsa trasparenza dimostrata dalle autorità venezuelane riguardo alla sua salute tuttavia, continuano a moltiplicarsi le versioni giornalistiche – attribuite a fonti mai identificate – che descrivono le condizioni di Chavez in chiave decisamente più negativa. L’ultima è quella appunto diffusa oggi dal quotidiano spagnolo Abc. Secondo il giornale, venerdì scorso una tomografia ha rivelato che il rabdomiosarcoma di cui soffre Chavez è entrato in fase di metastasi e si sta estendendo rapidamente, occupando oltre il 30% di uno dei suoi polmoni. Per cui è stato deciso che era inutile mantenerlo nell’Ospedale Militare di Caracas, dove è ricoverato dallo scorso 18 febbraio. Il presidente venezuelano sarebbe dunque stato trasferito nottetempo – così come è successo con il suo ritorno dall’Avana – a La Orchila, un’isola a 160 kilometri da Caracas, dove nella residenza presidenziale è stato installato un centro medico nel 2011, quando Chavez ha scoperto che soffriva di cancro, per permettergli di stare con la famiglia “nelle ultime fasi della sua malattia”.
ilfattoquotidiano.it
arcoiris- Admin
- Messaggi : 15647
Data d'iscrizione : 25.04.12
Età : 48
Carattere : vieja y desbaratada pero fantasiosa y calientica
Re: Chavez, la sua malattia, Cuba, petrolio e misiones internacionalistas
Ricordiamoci que il quotidiano ABC ha dato per morto varie volta a Chavez y a Fidel
arcoiris- Admin
- Messaggi : 15647
Data d'iscrizione : 25.04.12
Età : 48
Carattere : vieja y desbaratada pero fantasiosa y calientica
Re: Chavez, la sua malattia, Cuba, petrolio e misiones internacionalistas
arcoiris ha scritto:Ricordiamoci que il quotidiano ABC ha dato per morto varie volta a Chavez y a Fidel
..mi sa che stavolta ,se non ci beccano,ci vanno molto vicini..
mosquito- Admin
- Messaggi : 16420
Data d'iscrizione : 25.04.12
Località : Bollo.gna
Carattere : el VIEJO puttaniere
Re: Chavez, la sua malattia, Cuba, petrolio e misiones internacionalistas
Lo escribiste también por Fidel la ultima vez
arcoiris- Admin
- Messaggi : 15647
Data d'iscrizione : 25.04.12
Età : 48
Carattere : vieja y desbaratada pero fantasiosa y calientica
Re: Chavez, la sua malattia, Cuba, petrolio e misiones internacionalistas
http://www.repubblica.it/esteri/2013/03/05/news/chavez_condizioni_gravi-53892308/
Chavez in condizioni "molto delicate":
Maduro: "Piano per destabilizzare Venezuela"
Una nota letta a reti unificate dal ministro della Comunicazione parla di "nuova, grave infezione".
Il vice presidente: "Piano per destabilizzare il paese".
Il leader è ricoverato in un ospedale militare di Caracas da quando è rientrato a sorpresa da Cuba dopo l'ennesimo intervento chirurgico per cancro
CARACAS - Le condizioni di salute del presidente venezueleno Hugo Chavez sono "molto delicate": si sono aggravati i problemi respiratori causati da "una nuova e grave infezione". Lo ha reso noto il ministro per la Comunicazione Ernesto Villegas con una nota trasmessa a reti unificate in cui ha precisato che il leader bolivariano è stato sottoposto in questi giorni a una "chemioterapia il cui impatto è molto forte". Intanto il vice presidente Nicolas Maduro ha denunciato l'esistenza di un "piano per destabilizzare" il Venezuela dietro la malattia del leader Chavez. "Non abbiamo dubbi sul fatto che il comandante sia stato attaccato con questa malattia", ha aggiunto Maduro. "Si tratta di un tema molto serio", ha proseguito il vicepresidente, aggiungendo che "gli storici nemici della nostra patria hanno cercato il modo per danneggiare Chavez". Maduro ha parlato durante una riunione del governo trasmessa in diretta tv, spiegando che una commissione scientifica indagherà sulla possibilità che la malattia sia stata provocata da un attacco nemico.
Proprio seguendo questa linea, il Venezuela ha espulso dal suo territorio due addetti militari dell'Ambasciata. Si tratta di David Del Monaco e di David Kostal. "Queste, ha ricordato Maduro, sono le ore più difficili dall'intervento al quale è stato sottoposto Chavez", l'11 dicembre a Cuba. Il presidente Chavez continua ad essere "aggrappato a Cristo e alla vita", ha aggiunto il ministro
Villegas, ricordando che Chavez sta seguendo le indicazioni date dall'équipe medica dell'Hospital Militar di Caracas dove si trova da un paio di settimane, dopo le cure ricevute in una clinica all'Avana e l'ennesima operazione per curare un cancro.
"Oggi c'è un peggioramento della funzione respiratoria. Il sistema immunitario è deficitario e c'è una nuova, grave infezione - ha detto Villegas - Il presidente è sottoposto a una chemiterapia di impatto molto forte, oltre che ad altri trattamenti complementari. Le sue condizioni generali continuano ad essere molto delicate".
Chavez, rieletto nell'ottobre scorso per il quarto mandato, era tornato a sorpresa da Cuba due settimane fa. Il governo venezuelano ha fatto sapere che è ricoverato in un ospedale militare di Caracas rigidamente sorvegliato. Il leader bolivariano non compare in pubblico da quando è stato operato nella capitale cubana l'11 dicembre scorso, il quarto intervento chirurgico cui è stato sottoposto da quando a metà del 2011 gli fu diagnosticato un cancro nella regione pelvica. E da giorni circolano voci e indiscrezioni secondo cui Chavez è ormai in fase terminale.
Chavez in condizioni "molto delicate":
Maduro: "Piano per destabilizzare Venezuela"
Una nota letta a reti unificate dal ministro della Comunicazione parla di "nuova, grave infezione".
Il vice presidente: "Piano per destabilizzare il paese".
Il leader è ricoverato in un ospedale militare di Caracas da quando è rientrato a sorpresa da Cuba dopo l'ennesimo intervento chirurgico per cancro
CARACAS - Le condizioni di salute del presidente venezueleno Hugo Chavez sono "molto delicate": si sono aggravati i problemi respiratori causati da "una nuova e grave infezione". Lo ha reso noto il ministro per la Comunicazione Ernesto Villegas con una nota trasmessa a reti unificate in cui ha precisato che il leader bolivariano è stato sottoposto in questi giorni a una "chemioterapia il cui impatto è molto forte". Intanto il vice presidente Nicolas Maduro ha denunciato l'esistenza di un "piano per destabilizzare" il Venezuela dietro la malattia del leader Chavez. "Non abbiamo dubbi sul fatto che il comandante sia stato attaccato con questa malattia", ha aggiunto Maduro. "Si tratta di un tema molto serio", ha proseguito il vicepresidente, aggiungendo che "gli storici nemici della nostra patria hanno cercato il modo per danneggiare Chavez". Maduro ha parlato durante una riunione del governo trasmessa in diretta tv, spiegando che una commissione scientifica indagherà sulla possibilità che la malattia sia stata provocata da un attacco nemico.
Proprio seguendo questa linea, il Venezuela ha espulso dal suo territorio due addetti militari dell'Ambasciata. Si tratta di David Del Monaco e di David Kostal. "Queste, ha ricordato Maduro, sono le ore più difficili dall'intervento al quale è stato sottoposto Chavez", l'11 dicembre a Cuba. Il presidente Chavez continua ad essere "aggrappato a Cristo e alla vita", ha aggiunto il ministro
Villegas, ricordando che Chavez sta seguendo le indicazioni date dall'équipe medica dell'Hospital Militar di Caracas dove si trova da un paio di settimane, dopo le cure ricevute in una clinica all'Avana e l'ennesima operazione per curare un cancro.
"Oggi c'è un peggioramento della funzione respiratoria. Il sistema immunitario è deficitario e c'è una nuova, grave infezione - ha detto Villegas - Il presidente è sottoposto a una chemiterapia di impatto molto forte, oltre che ad altri trattamenti complementari. Le sue condizioni generali continuano ad essere molto delicate".
Chavez, rieletto nell'ottobre scorso per il quarto mandato, era tornato a sorpresa da Cuba due settimane fa. Il governo venezuelano ha fatto sapere che è ricoverato in un ospedale militare di Caracas rigidamente sorvegliato. Il leader bolivariano non compare in pubblico da quando è stato operato nella capitale cubana l'11 dicembre scorso, il quarto intervento chirurgico cui è stato sottoposto da quando a metà del 2011 gli fu diagnosticato un cancro nella regione pelvica. E da giorni circolano voci e indiscrezioni secondo cui Chavez è ormai in fase terminale.
mosquito- Admin
- Messaggi : 16420
Data d'iscrizione : 25.04.12
Località : Bollo.gna
Carattere : el VIEJO puttaniere
Re: Chavez, la sua malattia, Cuba, petrolio e misiones internacionalistas
mosquito ha scritto:http://www.repubblica.it/esteri/2013/03/05/news/chavez_condizioni_gravi-53892308/
Chavez in condizioni "molto delicate":
Maduro: "Piano per destabilizzare Venezuela"
Una nota letta a reti unificate dal ministro della Comunicazione parla di "nuova, grave infezione".
Il vice presidente: "Piano per destabilizzare il paese".
Il leader è ricoverato in un ospedale militare di Caracas da quando è rientrato a sorpresa da Cuba dopo l'ennesimo intervento chirurgico per cancro
CARACAS - Le condizioni di salute del presidente venezueleno Hugo Chavez sono "molto delicate": si sono aggravati i problemi respiratori causati da "una nuova e grave infezione". Lo ha reso noto il ministro per la Comunicazione Ernesto Villegas con una nota trasmessa a reti unificate in cui ha precisato che il leader bolivariano è stato sottoposto in questi giorni a una "chemioterapia il cui impatto è molto forte". Intanto il vice presidente Nicolas Maduro ha denunciato l'esistenza di un "piano per destabilizzare" il Venezuela dietro la malattia del leader Chavez. "Non abbiamo dubbi sul fatto che il comandante sia stato attaccato con questa malattia", ha aggiunto Maduro. "Si tratta di un tema molto serio", ha proseguito il vicepresidente, aggiungendo che "gli storici nemici della nostra patria hanno cercato il modo per danneggiare Chavez". Maduro ha parlato durante una riunione del governo trasmessa in diretta tv, spiegando che una commissione scientifica indagherà sulla possibilità che la malattia sia stata provocata da un attacco nemico.
Proprio seguendo questa linea, il Venezuela ha espulso dal suo territorio due addetti militari dell'Ambasciata. Si tratta di David Del Monaco e di David Kostal. "Queste, ha ricordato Maduro, sono le ore più difficili dall'intervento al quale è stato sottoposto Chavez", l'11 dicembre a Cuba. Il presidente Chavez continua ad essere "aggrappato a Cristo e alla vita", ha aggiunto il ministro
Villegas, ricordando che Chavez sta seguendo le indicazioni date dall'équipe medica dell'Hospital Militar di Caracas dove si trova da un paio di settimane, dopo le cure ricevute in una clinica all'Avana e l'ennesima operazione per curare un cancro.
"Oggi c'è un peggioramento della funzione respiratoria. Il sistema immunitario è deficitario e c'è una nuova, grave infezione - ha detto Villegas - Il presidente è sottoposto a una chemiterapia di impatto molto forte, oltre che ad altri trattamenti complementari. Le sue condizioni generali continuano ad essere molto delicate".
Chavez, rieletto nell'ottobre scorso per il quarto mandato, era tornato a sorpresa da Cuba due settimane fa. Il governo venezuelano ha fatto sapere che è ricoverato in un ospedale militare di Caracas rigidamente sorvegliato. Il leader bolivariano non compare in pubblico da quando è stato operato nella capitale cubana l'11 dicembre scorso, il quarto intervento chirurgico cui è stato sottoposto da quando a metà del 2011 gli fu diagnosticato un cancro nella regione pelvica. E da giorni circolano voci e indiscrezioni secondo cui Chavez è ormai in fase terminale.
arcoiris- Admin
- Messaggi : 15647
Data d'iscrizione : 25.04.12
Età : 48
Carattere : vieja y desbaratada pero fantasiosa y calientica
Re: Chavez, la sua malattia, Cuba, petrolio e misiones internacionalistas
arcoiris ha scritto:mosquito ha scritto:http://www.repubblica.it/esteri/2013/03/05/news/chavez_condizioni_gravi-53892308/
Chavez in condizioni "molto delicate":
Maduro: "Piano per destabilizzare Venezuela"
Una nota letta a reti unificate dal ministro della Comunicazione parla di "nuova, grave infezione".
Il vice presidente: "Piano per destabilizzare il paese".
Il leader è ricoverato in un ospedale militare di Caracas da quando è rientrato a sorpresa da Cuba dopo l'ennesimo intervento chirurgico per cancro
CARACAS - Le condizioni di salute del presidente venezueleno Hugo Chavez sono "molto delicate": si sono aggravati i problemi respiratori causati da "una nuova e grave infezione". Lo ha reso noto il ministro per la Comunicazione Ernesto Villegas con una nota trasmessa a reti unificate in cui ha precisato che il leader bolivariano è stato sottoposto in questi giorni a una "chemioterapia il cui impatto è molto forte". Intanto il vice presidente Nicolas Maduro ha denunciato l'esistenza di un "piano per destabilizzare" il Venezuela dietro la malattia del leader Chavez. "Non abbiamo dubbi sul fatto che il comandante sia stato attaccato con questa malattia", ha aggiunto Maduro. "Si tratta di un tema molto serio", ha proseguito il vicepresidente, aggiungendo che "gli storici nemici della nostra patria hanno cercato il modo per danneggiare Chavez". Maduro ha parlato durante una riunione del governo trasmessa in diretta tv, spiegando che una commissione scientifica indagherà sulla possibilità che la malattia sia stata provocata da un attacco nemico.
Proprio seguendo questa linea, il Venezuela ha espulso dal suo territorio due addetti militari dell'Ambasciata. Si tratta di David Del Monaco e di David Kostal. "Queste, ha ricordato Maduro, sono le ore più difficili dall'intervento al quale è stato sottoposto Chavez", l'11 dicembre a Cuba. Il presidente Chavez continua ad essere "aggrappato a Cristo e alla vita", ha aggiunto il ministro
Villegas, ricordando che Chavez sta seguendo le indicazioni date dall'équipe medica dell'Hospital Militar di Caracas dove si trova da un paio di settimane, dopo le cure ricevute in una clinica all'Avana e l'ennesima operazione per curare un cancro.
"Oggi c'è un peggioramento della funzione respiratoria. Il sistema immunitario è deficitario e c'è una nuova, grave infezione - ha detto Villegas - Il presidente è sottoposto a una chemiterapia di impatto molto forte, oltre che ad altri trattamenti complementari. Le sue condizioni generali continuano ad essere molto delicate".
Chavez, rieletto nell'ottobre scorso per il quarto mandato, era tornato a sorpresa da Cuba due settimane fa. Il governo venezuelano ha fatto sapere che è ricoverato in un ospedale militare di Caracas rigidamente sorvegliato. Il leader bolivariano non compare in pubblico da quando è stato operato nella capitale cubana l'11 dicembre scorso, il quarto intervento chirurgico cui è stato sottoposto da quando a metà del 2011 gli fu diagnosticato un cancro nella regione pelvica. E da giorni circolano voci e indiscrezioni secondo cui Chavez è ormai in fase terminale.
y viste que en ese caso..fui demasiado optimista..ya que se murio':
http://www.aserequebola.net/t2829-venezuela-e-morto-hugo-chavez#23896
ps
oye..en ese momento creo que a kuba la gente se la rie mucho meno de ti....
mosquito- Admin
- Messaggi : 16420
Data d'iscrizione : 25.04.12
Località : Bollo.gna
Carattere : el VIEJO puttaniere
Re: Chavez, la sua malattia, Cuba, petrolio e misiones internacionalistas
Estaba riéndome de las tonterías que escriben desde la Florida
arcoiris- Admin
- Messaggi : 15647
Data d'iscrizione : 25.04.12
Età : 48
Carattere : vieja y desbaratada pero fantasiosa y calientica
Re: Chavez, la sua malattia, Cuba, petrolio e misiones internacionalistas
http://www.cubanet.org/?p=37495
Raúl Castro frente al cadáver de su siempre fiel
colaborador
Raúl Castro, presidente de
Cuba, llegó a la Academia Militar para acompañar a la familia de Hugo Chávez en
la capilla ardiente, donde reposan los restos mortales del mandatario
venezolano, informa El Nacional, de Caracas. De esta manera, el líder cubano
rinde tributo y honores a su homólogo, quien fuera un colaborador muy cercano y,
hasta el momento de su fallecimiento a causa de un cáncer, el sustento principal
de la economía de la isla.
Castro intercambió palabras con la madre de Chávez, Doña Helena, y coincidió
en el salón de honor Libertador Simón Bolívar con el presidente Uruguayo, José
Mujica.
Delegaciones oficiales de más de 50 países y miles de venezolanos se
concentran este viernes en torno a la Academia Militar de Caracas, en donde
hacia el mediodía –hora local-, se desarrollará el sepelio oficial. Aunque no
será una despedida total, pues Chávez será
embalsamado y exhibido. Pero los actos de este viernes se consideran el
adiós formal al líder bolivariano.
También, los presidentes Evo Morales, Sebastián Piñera, Juan Manuel Santos,
Rafael Correa, Mauricio Funes, Otto Pérez, Porfirio Lobo, Daniel Ortega, Ricardo
Martinelli, Ollanta Humala y José Mujica, entre otros, han comenzado a llegar a
la capilla ardiente. Las de Argentina,
Cristina Fernández, y Brasil, Dilma Rousseff, ya estuvieron y han retornado a
sus países.
Entre los llegados se encuentra el heredero de la corona española, el
Príncipe Felipe, indica el diario El Mundo.
Los presidentes de Irán (Mahmoud Ahmadinejad) y Bielorrusia (Alexander
Lukashenko), países rechazados por gran parte de la comunidad internacional pero
a los que Chávez dio su respaldo, representan una aparición especial en honor de
la izquierda radical que también rinden honores a un dirigente que a su vez
llegó a tener importantes lazos diplomáticos con los dictadores de Siria (Bashar
Asad) y Libia (Muammar Gadafi).
mosquito- Admin
- Messaggi : 16420
Data d'iscrizione : 25.04.12
Località : Bollo.gna
Carattere : el VIEJO puttaniere
mosquito- Admin
- Messaggi : 16420
Data d'iscrizione : 25.04.12
Località : Bollo.gna
Carattere : el VIEJO puttaniere
Re: Chavez, la sua malattia, Cuba, petrolio e misiones internacionalistas
il 14 aprile le elezioni in Venezuela
otra vez Capriles vs Maduro?
http://www.diariodecuba.com/internacional/1362874471_1115.html
La Mesa de la Unidad Democrática acuerda 'por unanimidad' ofrecer la candidatura presidencial opositora a Henrique Capriles.
Las elecciones en Venezuela para sustituir al fallecido presidente Hugo Chávez, que enfrentarán al oficialista Nicolás Maduro y muy seguramente al líder opositor Henrique Capriles, serán el domingo 14 de abril, con una campaña de sólo diez días, reportó AFP.
"Convocamos elección presidencial para el 14 de abril de 2013", dijo el sábado la presidenta del Consejo Nacional Electoral (CNE), Tibisay Lucena, quien precisó que las candidaturas deberán presentarse entre el domingo y el lunes, y que la campaña se celebrará del 2 al 11 de abril.
Minutos después, la coalición opositora Mesa de la Unidad Democrática (MUD) anunció que acudirá a las elecciones "unida" y que propuso a Capriles la candidatura.
"Hemos acordado por unanimidad ofrecer la candidatura presidencial de la Unidad a quien fue nuestro candidato en la elección presidencial reciente", anunció el secretario ejecutivo de la MUD, Ramón Guillermo Aveledo.
Capriles, de 40 años y quien perdió las elecciones de octubre en las que Chávez ganó para un tercer periodo de seis años, dijo minutos después en su cuenta de Twitter que anunciará en las próximas horas su decisión.
"Mi agradecimiento a todos los partidos de la Unidad Democrática por su propuesta". "Estoy analizando la declaración de la Presidenta del CNE y en las próximas horas le hablaré al país sobre mi decisión", escribió.
Estas elecciones, que se celebrarán un día después del "Día de la Dignidad Nacional" —que conmemora la vuelta al poder de Chávez tras el golpe de Estado que sufrió 11 de abril de 2002—, marcan el inicio de la transición de un país bajo un régimen personalista durante 14 años.
Hace tres semanas, la encuestadora venezolana Hinterlaces estimó que Maduro derrotaría a Capriles por 14 puntos en una eventual elección presidencial.
El CNE convocó a las elecciones luego de que el viernes Maduro, hasta ese momento vicepresidente, juramentara como presidente encargado tras el funeral de Estado de Chávez, al que asistieron más de 30 jefes de Estado y de Gobierno.
otra vez Capriles vs Maduro?
http://www.diariodecuba.com/internacional/1362874471_1115.html
La Mesa de la Unidad Democrática acuerda 'por unanimidad' ofrecer la candidatura presidencial opositora a Henrique Capriles.
Las elecciones en Venezuela para sustituir al fallecido presidente Hugo Chávez, que enfrentarán al oficialista Nicolás Maduro y muy seguramente al líder opositor Henrique Capriles, serán el domingo 14 de abril, con una campaña de sólo diez días, reportó AFP.
"Convocamos elección presidencial para el 14 de abril de 2013", dijo el sábado la presidenta del Consejo Nacional Electoral (CNE), Tibisay Lucena, quien precisó que las candidaturas deberán presentarse entre el domingo y el lunes, y que la campaña se celebrará del 2 al 11 de abril.
Minutos después, la coalición opositora Mesa de la Unidad Democrática (MUD) anunció que acudirá a las elecciones "unida" y que propuso a Capriles la candidatura.
"Hemos acordado por unanimidad ofrecer la candidatura presidencial de la Unidad a quien fue nuestro candidato en la elección presidencial reciente", anunció el secretario ejecutivo de la MUD, Ramón Guillermo Aveledo.
Capriles, de 40 años y quien perdió las elecciones de octubre en las que Chávez ganó para un tercer periodo de seis años, dijo minutos después en su cuenta de Twitter que anunciará en las próximas horas su decisión.
"Mi agradecimiento a todos los partidos de la Unidad Democrática por su propuesta". "Estoy analizando la declaración de la Presidenta del CNE y en las próximas horas le hablaré al país sobre mi decisión", escribió.
Estas elecciones, que se celebrarán un día después del "Día de la Dignidad Nacional" —que conmemora la vuelta al poder de Chávez tras el golpe de Estado que sufrió 11 de abril de 2002—, marcan el inicio de la transición de un país bajo un régimen personalista durante 14 años.
Hace tres semanas, la encuestadora venezolana Hinterlaces estimó que Maduro derrotaría a Capriles por 14 puntos en una eventual elección presidencial.
El CNE convocó a las elecciones luego de que el viernes Maduro, hasta ese momento vicepresidente, juramentara como presidente encargado tras el funeral de Estado de Chávez, al que asistieron más de 30 jefes de Estado y de Gobierno.
mosquito- Admin
- Messaggi : 16420
Data d'iscrizione : 25.04.12
Località : Bollo.gna
Carattere : el VIEJO puttaniere
Re: Chavez, la sua malattia, Cuba, petrolio e misiones internacionalistas
http://cafefuerte.com/cuba/noticias-de-cuba/politica/2668-maduro-la-union-entre-cuba-y-venezuela-sera-eterna
El presidente designado Nicolás Maduro prometió que la unión con Cuba será eterna y anunció que Venezuela convocará a los mejores científicos del mundo para investigar si el cáncer que mató a Hugo Chávez fue inoculado.
En una extensa entrevista con la cadena Telesur, Maduro calificó de conmovedor el artículo publicado la víspera por Fidel Castro sobre Chávez, a quien llamó "el mejor amigo que ha tenido Cuba".
“Nuestro amor viene de lejos, pero ahora con el encuentro histórico entre el comandante Chávez y el comandante Fidel Castro, allí se selló una unión eterna”, declaró Maduro, que está en campaña para obtener la presidencia en los comicios del próximo 14 de abril.
El presidente en funciones agradeció a los cubanos por "el amor profundo" brindado a Chávez hasta los últimos momentos de su vida.
Hijos del pueblo cubano
“Nosotros somos, hoy por hoy, hijos y hermanos del pueblo cubano”, señaló Maduro en la entrevista, difundida este lunes. “Ustedes lo que han hecho con esta atención es sembrar aún más los lazos sinceros con Cuba”.
Aseguró que "con Cuba seguimos firmes, firmes, con el pueblo cubano a seguir construyendo el ALBA, Petrocaribe y la hermandad entre los pueblos”.
En otro momento de su diálogo con la periodista y presidenta del canal, Patricia Villegas, Maduro evocó a Chávez como "un ser de luz” que le enseñó a él y a los venezolanos a “ver lo que no se puede ver por encima”.
También detalló por primera vez su versión de como fueron los minutos que precedieron la noticia del fallecimiento del líder venezolano, desmintiendo las versiones extraoficiales de que habría muerto en horas de la mañana e incluso antes.
“Ese 5 de marzo a las 4:10, 4:15 de la tarde comenzó una etapa de descompensación irrecuperable prácticamente. [Chávez] estaba acompañado de su hija Rosa Virginia, de su hermano Adán Chávez, Jorge Arreaza. Casi inmediatamente llegaron su hija María, Hugo, los hijos del comandante Chávez. En una sala, al lado, donde siempre nos encontrábamos allí desde que llegó el comandante Chávez al Hospital Militar, estábamos Elías Jaua, Cilia y yo (…). En el momento, en el cual el jefe de los médicos llegó a la salita y se acercó, yo en los ojos del jefe de los médicos vi la noticia que nos traía", relató.
Alarido de dolor
Agregó que cuando el médico le comunicó el deceso, inmediatamente fue a comunicárselo al resto del grupo.
"Cuando me dijo falleció, yo entré a la salita y se los dije a los compañeros, y ellos dieron un alarido de dolor”, contó. “De verdad no estábamos preparados ¿Quién puede estar preparado para aceptar que no va a estar con nosotros en esta Tierra el comandante Hugo Chávez?”
Maduro justificó la esperanza latente en la recuperación de Chávez hasta el último momento argumentando que "ya había tenido momentos complicados y los había superado".
“Inmediatamente coordinamos los terminos de la información que íbamos a transmitir (…). Yo le dije a todos los periodistas: ‘Quiero mucho control compañeros, vamos a dar la noticia más trágica y dura que jamás hemos podido dar. Cuando yo doy la noticia se desplomaron todos, los periodistas se echaron a llorar”, rememoró Maduro.
Maduro reiteró la teoría lanzada en un discurso del 5 de marzo sobre la posibilidad de que el cáncer de Chávez le haya sido inoculado.
"Él tenía un cáncer que rompía todas las normalidades. Todo parece indicar que lograron afectar su salud, con las técnicas más avanzadas”, afirmó el presidente encargado. “Él tenía la intuición desde un principio”.
Para investigar el cáncer de Chávez
Añadió que el gobierno venezolano está trabajando trabajando y anunciará en su momento la conformación de una comisión de Estado para investigar el origen de la enfermedad que provocó la muerte del líder bolivariano.
"Los mejores científicos del mundo [se sumarán] para investigar la enfermedad de Hugo Chávez”, aseveró. “Él tenía un cáncer que rompía todas las normalidades y todo parece indicar que lograron afectar su salud, con las técnicas más avanzadas”.
En un discurso horas antes de conocerse la muerte de Chávez, Maduro afirmó tener pruebas de que la enfermedad no había sido natural, sino inoculada por los “enemigos históricos” del presidente.
“Nosotros buscaremos la verdad, no dejemos que los elementos que hoy manejamos se impongan como conclusiones apresuradas, quizás, pero sí tenemos esa intuición de que nuestro comandante Chávez fue envenenado por fuerzas oscuras que querían salir de él”, consideró Maduro.
Recordó en países como Estados Unidos se investigó hace décadas sobre las opciones para inocular algunas enfermedades, aunque precisó que no está acusando directamente Estados Unidos por la presunta inoculación del mal.
“Que conste, no estoy acusando en este momento a los Estados Unidos. Solamente estoy diciendo algo que es una verdad, que se sabe, y además son documentos desclasificados, que hicieron ensayos para inocular enfermedades”, dijo Maduro.
Sobre las exequias prolongadas de Chávez, informó que el próximo viernes se realizará un acto para darle un “hasta siempre” y luego su cuerpo será trasladado de la Academia Militar al Museo de la Revolución, al oeste de Caracas.
El gobierno venezolano ha adelantado ya que el cadáver de Chávez será el embalsamamiento en una urna de cristal, a petición de sus seguidores. Cienfíficos rusos se han ofrecido para cooperar en las operaciones de momificación del cuerpo.
El presidente designado Nicolás Maduro prometió que la unión con Cuba será eterna y anunció que Venezuela convocará a los mejores científicos del mundo para investigar si el cáncer que mató a Hugo Chávez fue inoculado.
En una extensa entrevista con la cadena Telesur, Maduro calificó de conmovedor el artículo publicado la víspera por Fidel Castro sobre Chávez, a quien llamó "el mejor amigo que ha tenido Cuba".
“Nuestro amor viene de lejos, pero ahora con el encuentro histórico entre el comandante Chávez y el comandante Fidel Castro, allí se selló una unión eterna”, declaró Maduro, que está en campaña para obtener la presidencia en los comicios del próximo 14 de abril.
El presidente en funciones agradeció a los cubanos por "el amor profundo" brindado a Chávez hasta los últimos momentos de su vida.
Hijos del pueblo cubano
“Nosotros somos, hoy por hoy, hijos y hermanos del pueblo cubano”, señaló Maduro en la entrevista, difundida este lunes. “Ustedes lo que han hecho con esta atención es sembrar aún más los lazos sinceros con Cuba”.
Aseguró que "con Cuba seguimos firmes, firmes, con el pueblo cubano a seguir construyendo el ALBA, Petrocaribe y la hermandad entre los pueblos”.
En otro momento de su diálogo con la periodista y presidenta del canal, Patricia Villegas, Maduro evocó a Chávez como "un ser de luz” que le enseñó a él y a los venezolanos a “ver lo que no se puede ver por encima”.
También detalló por primera vez su versión de como fueron los minutos que precedieron la noticia del fallecimiento del líder venezolano, desmintiendo las versiones extraoficiales de que habría muerto en horas de la mañana e incluso antes.
“Ese 5 de marzo a las 4:10, 4:15 de la tarde comenzó una etapa de descompensación irrecuperable prácticamente. [Chávez] estaba acompañado de su hija Rosa Virginia, de su hermano Adán Chávez, Jorge Arreaza. Casi inmediatamente llegaron su hija María, Hugo, los hijos del comandante Chávez. En una sala, al lado, donde siempre nos encontrábamos allí desde que llegó el comandante Chávez al Hospital Militar, estábamos Elías Jaua, Cilia y yo (…). En el momento, en el cual el jefe de los médicos llegó a la salita y se acercó, yo en los ojos del jefe de los médicos vi la noticia que nos traía", relató.
Alarido de dolor
Agregó que cuando el médico le comunicó el deceso, inmediatamente fue a comunicárselo al resto del grupo.
"Cuando me dijo falleció, yo entré a la salita y se los dije a los compañeros, y ellos dieron un alarido de dolor”, contó. “De verdad no estábamos preparados ¿Quién puede estar preparado para aceptar que no va a estar con nosotros en esta Tierra el comandante Hugo Chávez?”
Maduro justificó la esperanza latente en la recuperación de Chávez hasta el último momento argumentando que "ya había tenido momentos complicados y los había superado".
“Inmediatamente coordinamos los terminos de la información que íbamos a transmitir (…). Yo le dije a todos los periodistas: ‘Quiero mucho control compañeros, vamos a dar la noticia más trágica y dura que jamás hemos podido dar. Cuando yo doy la noticia se desplomaron todos, los periodistas se echaron a llorar”, rememoró Maduro.
Maduro reiteró la teoría lanzada en un discurso del 5 de marzo sobre la posibilidad de que el cáncer de Chávez le haya sido inoculado.
"Él tenía un cáncer que rompía todas las normalidades. Todo parece indicar que lograron afectar su salud, con las técnicas más avanzadas”, afirmó el presidente encargado. “Él tenía la intuición desde un principio”.
Para investigar el cáncer de Chávez
Añadió que el gobierno venezolano está trabajando trabajando y anunciará en su momento la conformación de una comisión de Estado para investigar el origen de la enfermedad que provocó la muerte del líder bolivariano.
"Los mejores científicos del mundo [se sumarán] para investigar la enfermedad de Hugo Chávez”, aseveró. “Él tenía un cáncer que rompía todas las normalidades y todo parece indicar que lograron afectar su salud, con las técnicas más avanzadas”.
En un discurso horas antes de conocerse la muerte de Chávez, Maduro afirmó tener pruebas de que la enfermedad no había sido natural, sino inoculada por los “enemigos históricos” del presidente.
“Nosotros buscaremos la verdad, no dejemos que los elementos que hoy manejamos se impongan como conclusiones apresuradas, quizás, pero sí tenemos esa intuición de que nuestro comandante Chávez fue envenenado por fuerzas oscuras que querían salir de él”, consideró Maduro.
Recordó en países como Estados Unidos se investigó hace décadas sobre las opciones para inocular algunas enfermedades, aunque precisó que no está acusando directamente Estados Unidos por la presunta inoculación del mal.
“Que conste, no estoy acusando en este momento a los Estados Unidos. Solamente estoy diciendo algo que es una verdad, que se sabe, y además son documentos desclasificados, que hicieron ensayos para inocular enfermedades”, dijo Maduro.
Sobre las exequias prolongadas de Chávez, informó que el próximo viernes se realizará un acto para darle un “hasta siempre” y luego su cuerpo será trasladado de la Academia Militar al Museo de la Revolución, al oeste de Caracas.
El gobierno venezolano ha adelantado ya que el cadáver de Chávez será el embalsamamiento en una urna de cristal, a petición de sus seguidores. Cienfíficos rusos se han ofrecido para cooperar en las operaciones de momificación del cuerpo.
mosquito- Admin
- Messaggi : 16420
Data d'iscrizione : 25.04.12
Località : Bollo.gna
Carattere : el VIEJO puttaniere
Re: Chavez, la sua malattia, Cuba, petrolio e misiones internacionalistas
http://cafefuerte.com/cuba/noticias-de-cuba/politica/2663-fidel-castro-rompe-el-silencio-y-habla-de-la-muerte-de-chavez
Casi una semana después de la muerte de Hugo Chávez, Fidel Castro salió a la palestra para hablar del que definió como el mejor amigo del pueblo cubano a lo largo de su historia.
"El 5 de marzo, en horas de la tarde, falleció el mejor amigo que tuvo el pueblo cubano a lo largo de su historia. Una llamada por vía satelital comunicó la amarga noticia. El significado de la frase empleada era inconfundible. Aunque conocíamos el estado crítico de su salud, la noticia nos golpeó con fuerza", escribió Castro en un artículo que aparece este lunes en la primera página del diario Granma y que reproducen los medios oficiales de la isla.
El silencio de Castro había sido objeto de especulaciones sobre su estado de salud e impacto emocional del fallecimiento de Chávez. El anciano líder cubano siguió paso a paso la enfermedad del presidente venezolano e incluso fue él quien le comunicó el primer diagnóstico de cáncer en junio del 2011 en La Habana.
"Nos cabe el honor de haber compartido con el líder bolivariano los mismos ideales de justicia social y de apoyo a los explotados. Los pobres son los pobres en cualquier parte del mundo", expresó Castro.
Firmado el domingo
El artículo aparece firmado el domingo 11 de marzo a las 12:35 a.m.
Castro hace un recorrido de las relaciones históricas entre Venezuela y Cuba, menciona a los próceres independentistas Simón bolívar y José Martí, y recuerda su primera visita a Caracas tras el triunfo de la revolución que encabezó en 1959.
"El 23 de enero de 1959, 22 días después del triunfo revolucionario en Cuba, visité Venezuela para agradecer a su pueblo, y al gobierno que asumió el poder tras la dictadura de Pérez Jiménez, el envío de 150 fusiles a fines de 1958", rememoró el ex gobernante cubano, que reproduce en el artículo parte del discurso pronunciado hace 54 años en tierras venezolanas.
En aquella ocasión, Castro evocó la unidad y el respaldo mutuo entre las dos naciones "si es que queremos salvar la revolución de Cuba, la revolución de Venezuela y la revolución de todos los países de nuestro continente".
"¡Eso dije aquel día y hoy, 54 años después, lo ratifico!", enfatiza el texto.
El descanso que añoraban
Castro evocó además sus charlas con Chávez y las veces que bromeaban sobre lo que harían cuando terminaran la "tarea revolucionaria".
"Recordaba las veces que bromeó conmigo diciendo que cuando ambos concluyéramos nuestra tarea revolucionaria, me invitaría a pasear por el río Arauca en territorio venezolano, que le hacía recordar el descanso que nunca tuvo", aseveró.
Sin embargo, el artículo evita referirse a las decisiones gubernamentales sobre la momificación de su cadáver para su exhibición en el Museo de la Revolución, en una colina cercana a Miraflores.
Castro concluye afirmando que ni siquiera Chávez sospechaba cuán grande era.
La delegación cubana a las exequias de Chávez fue presidida por el gobernante Raúl Castro, acompañado por el canciller Bruno Rodríguez Parrilla. Raúl Castro retornó el sábado vía Santiago de Cuba y manifestó a su llegada que está seguro de que los nuevos dirigentes venezolanos van a tener éxito en la conducción del país suramericano.
Reproducimos íntegramente el artículo de Fidel Castro:
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------
PERDIMOS NUESTRO MEJOR AMIGO
El 5 de marzo, en horas de la tarde, falleció el mejor amigo que tuvo el pueblo cubano a lo largo de su historia. Una llamada por vía satelital comunicó la amarga noticia. El significado de la frase empleada era inconfundible. Aunque conocíamos el estado crítico de su salud, la noticia nos golpeó con fuerza. Recordaba las veces que bromeó conmigo diciendo que cuando ambos concluyéramos nuestra tarea revolucionaria, me invitaría a pasear por el río Arauca en territorio venezolano, que le hacía recordar el descanso que nunca tuvo.
Nos cabe el honor de haber compartido con el líder bolivariano los mismos ideales de justicia social y de apoyo a los explotados. Los pobres son los pobres en cualquier parte del mundo.
“Déme Venezuela en qué servirla: ella tiene en mí un hijo.”, proclamó el Héroe Nacional y Apóstol de nuestra independencia, José Martí, un viajero que sin limpiarse el polvo del camino, preguntó donde estaba la estatua de Bolívar.
Martí conoció el monstruo porque vivió en sus entrañas. ¿Es posible ignorar las profundas palabras que vertió en carta inconclusa a su amigo Manuel Mercado víspera de su caída en combate?: “…ya estoy todos los días en peligro de dar mi vida por mi país, y por mi deber —puesto que lo entiendo y tengo ánimos con que realizarlo— de impedir a tiempo con la independencia de Cuba que se extiendan por las Antillas los Estados Unidos y caigan, con esa fuerza más, sobre nuestras tierras de América. Cuanto hice hasta hoy, y haré, es para eso. En silencio ha tenido que ser, y como indirectamente, porque hay cosas que para lograrlas han de andar ocultas…”.
Habían transcurrido entonces 66 años desde que el Libertador Simón Bolívar escribió: “…los Estados Unidos parecen destinados por la Providencia para plagar la América de miserias a nombre de la Libertad”.
El 23 de enero de 1959, 22 días después del triunfo revolucionario en Cuba, visité Venezuela para agradecer a su pueblo, y al gobierno que asumió el poder tras la dictadura de Pérez Jiménez, el envío de 150 fusiles a fines de 1958. Dije entonces:
“…Venezuela es la patria de El Libertador, donde se concibió la idea de la unión de los pueblos de América. Luego, Venezuela debe ser el país líder de la unión de los pueblos de América; los cubanos respaldamos a nuestros hermanos de Venezuela.
“He hablado de estas ideas no porque me mueva ninguna ambición de tipo personal, ni siquiera ambición de gloria, porque, al fin y al cabo, la ambición de gloria no deja de ser una vanidad, y como dijo Martí: ‘Toda la gloria del mundo cabe en un grano de maíz.’”
“Así que, por tanto, al venir a hablarle así al pueblo de Venezuela, lo hago pensando honradamente y hondamente, que si queremos salvar a la América, si queremos salvar la libertad de cada una de nuestras sociedades, que, al fin y al cabo, son parte de una gran sociedad, que es la sociedad de Latinoamérica; si es que queremos salvar la revolución de Cuba, la revolución de Venezuela y la revolución de todos los países de nuestro continente, tenemos que acercarnos y tenemos que respaldarnos sólidamente, porque solos y divididos fracasamos.”
¡Eso dije aquel día y hoy, 54 años después, lo ratifico!
Debo solo incluir en aquella lista a los demás pueblos del mundo que durante más de medio siglo han sido víctimas de la explotación y el saqueo. Esa fue la lucha de Hugo Chávez.
Ni siquiera él mismo sospechaba cuán grande era.
¡Hasta la victoria siempre, inolvidable amigo!
Fidel Castro Ruz
Marzo 11 de 2013
12 y 35 a.m
Casi una semana después de la muerte de Hugo Chávez, Fidel Castro salió a la palestra para hablar del que definió como el mejor amigo del pueblo cubano a lo largo de su historia.
"El 5 de marzo, en horas de la tarde, falleció el mejor amigo que tuvo el pueblo cubano a lo largo de su historia. Una llamada por vía satelital comunicó la amarga noticia. El significado de la frase empleada era inconfundible. Aunque conocíamos el estado crítico de su salud, la noticia nos golpeó con fuerza", escribió Castro en un artículo que aparece este lunes en la primera página del diario Granma y que reproducen los medios oficiales de la isla.
El silencio de Castro había sido objeto de especulaciones sobre su estado de salud e impacto emocional del fallecimiento de Chávez. El anciano líder cubano siguió paso a paso la enfermedad del presidente venezolano e incluso fue él quien le comunicó el primer diagnóstico de cáncer en junio del 2011 en La Habana.
"Nos cabe el honor de haber compartido con el líder bolivariano los mismos ideales de justicia social y de apoyo a los explotados. Los pobres son los pobres en cualquier parte del mundo", expresó Castro.
Firmado el domingo
El artículo aparece firmado el domingo 11 de marzo a las 12:35 a.m.
Castro hace un recorrido de las relaciones históricas entre Venezuela y Cuba, menciona a los próceres independentistas Simón bolívar y José Martí, y recuerda su primera visita a Caracas tras el triunfo de la revolución que encabezó en 1959.
"El 23 de enero de 1959, 22 días después del triunfo revolucionario en Cuba, visité Venezuela para agradecer a su pueblo, y al gobierno que asumió el poder tras la dictadura de Pérez Jiménez, el envío de 150 fusiles a fines de 1958", rememoró el ex gobernante cubano, que reproduce en el artículo parte del discurso pronunciado hace 54 años en tierras venezolanas.
En aquella ocasión, Castro evocó la unidad y el respaldo mutuo entre las dos naciones "si es que queremos salvar la revolución de Cuba, la revolución de Venezuela y la revolución de todos los países de nuestro continente".
"¡Eso dije aquel día y hoy, 54 años después, lo ratifico!", enfatiza el texto.
El descanso que añoraban
Castro evocó además sus charlas con Chávez y las veces que bromeaban sobre lo que harían cuando terminaran la "tarea revolucionaria".
"Recordaba las veces que bromeó conmigo diciendo que cuando ambos concluyéramos nuestra tarea revolucionaria, me invitaría a pasear por el río Arauca en territorio venezolano, que le hacía recordar el descanso que nunca tuvo", aseveró.
Sin embargo, el artículo evita referirse a las decisiones gubernamentales sobre la momificación de su cadáver para su exhibición en el Museo de la Revolución, en una colina cercana a Miraflores.
Castro concluye afirmando que ni siquiera Chávez sospechaba cuán grande era.
La delegación cubana a las exequias de Chávez fue presidida por el gobernante Raúl Castro, acompañado por el canciller Bruno Rodríguez Parrilla. Raúl Castro retornó el sábado vía Santiago de Cuba y manifestó a su llegada que está seguro de que los nuevos dirigentes venezolanos van a tener éxito en la conducción del país suramericano.
Reproducimos íntegramente el artículo de Fidel Castro:
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------
PERDIMOS NUESTRO MEJOR AMIGO
El 5 de marzo, en horas de la tarde, falleció el mejor amigo que tuvo el pueblo cubano a lo largo de su historia. Una llamada por vía satelital comunicó la amarga noticia. El significado de la frase empleada era inconfundible. Aunque conocíamos el estado crítico de su salud, la noticia nos golpeó con fuerza. Recordaba las veces que bromeó conmigo diciendo que cuando ambos concluyéramos nuestra tarea revolucionaria, me invitaría a pasear por el río Arauca en territorio venezolano, que le hacía recordar el descanso que nunca tuvo.
Nos cabe el honor de haber compartido con el líder bolivariano los mismos ideales de justicia social y de apoyo a los explotados. Los pobres son los pobres en cualquier parte del mundo.
“Déme Venezuela en qué servirla: ella tiene en mí un hijo.”, proclamó el Héroe Nacional y Apóstol de nuestra independencia, José Martí, un viajero que sin limpiarse el polvo del camino, preguntó donde estaba la estatua de Bolívar.
Martí conoció el monstruo porque vivió en sus entrañas. ¿Es posible ignorar las profundas palabras que vertió en carta inconclusa a su amigo Manuel Mercado víspera de su caída en combate?: “…ya estoy todos los días en peligro de dar mi vida por mi país, y por mi deber —puesto que lo entiendo y tengo ánimos con que realizarlo— de impedir a tiempo con la independencia de Cuba que se extiendan por las Antillas los Estados Unidos y caigan, con esa fuerza más, sobre nuestras tierras de América. Cuanto hice hasta hoy, y haré, es para eso. En silencio ha tenido que ser, y como indirectamente, porque hay cosas que para lograrlas han de andar ocultas…”.
Habían transcurrido entonces 66 años desde que el Libertador Simón Bolívar escribió: “…los Estados Unidos parecen destinados por la Providencia para plagar la América de miserias a nombre de la Libertad”.
El 23 de enero de 1959, 22 días después del triunfo revolucionario en Cuba, visité Venezuela para agradecer a su pueblo, y al gobierno que asumió el poder tras la dictadura de Pérez Jiménez, el envío de 150 fusiles a fines de 1958. Dije entonces:
“…Venezuela es la patria de El Libertador, donde se concibió la idea de la unión de los pueblos de América. Luego, Venezuela debe ser el país líder de la unión de los pueblos de América; los cubanos respaldamos a nuestros hermanos de Venezuela.
“He hablado de estas ideas no porque me mueva ninguna ambición de tipo personal, ni siquiera ambición de gloria, porque, al fin y al cabo, la ambición de gloria no deja de ser una vanidad, y como dijo Martí: ‘Toda la gloria del mundo cabe en un grano de maíz.’”
“Así que, por tanto, al venir a hablarle así al pueblo de Venezuela, lo hago pensando honradamente y hondamente, que si queremos salvar a la América, si queremos salvar la libertad de cada una de nuestras sociedades, que, al fin y al cabo, son parte de una gran sociedad, que es la sociedad de Latinoamérica; si es que queremos salvar la revolución de Cuba, la revolución de Venezuela y la revolución de todos los países de nuestro continente, tenemos que acercarnos y tenemos que respaldarnos sólidamente, porque solos y divididos fracasamos.”
¡Eso dije aquel día y hoy, 54 años después, lo ratifico!
Debo solo incluir en aquella lista a los demás pueblos del mundo que durante más de medio siglo han sido víctimas de la explotación y el saqueo. Esa fue la lucha de Hugo Chávez.
Ni siquiera él mismo sospechaba cuán grande era.
¡Hasta la victoria siempre, inolvidable amigo!
Fidel Castro Ruz
Marzo 11 de 2013
12 y 35 a.m
mosquito- Admin
- Messaggi : 16420
Data d'iscrizione : 25.04.12
Località : Bollo.gna
Carattere : el VIEJO puttaniere
Re: Chavez, la sua malattia, Cuba, petrolio e misiones internacionalistas
mosquito ha scritto:http://cafefuerte.com/cuba/noticias-de-cuba/politica/2668-maduro-la-union-entre-cuba-y-venezuela-sera-eterna
El presidente designado Nicolás Maduro prometió que la unión con Cuba será eterna y anunció que Venezuela convocará a los mejores científicos del mundo para investigar si el cáncer que mató a Hugo Chávez fue inoculado.
En una extensa entrevista con la cadena Telesur, Maduro calificó de conmovedor el artículo publicado la víspera por Fidel Castro sobre Chávez, a quien llamó "el mejor amigo que ha tenido Cuba".
“Nuestro amor viene de lejos, pero ahora con el encuentro histórico entre el comandante Chávez y el comandante Fidel Castro, allí se selló una unión eterna”, declaró Maduro, que está en campaña para obtener la presidencia en los comicios del próximo 14 de abril.
El presidente en funciones agradeció a los cubanos por "el amor profundo" brindado a Chávez hasta los últimos momentos de su vida.
Hijos del pueblo cubano
“Nosotros somos, hoy por hoy, hijos y hermanos del pueblo cubano”, señaló Maduro en la entrevista, difundida este lunes. “Ustedes lo que han hecho con esta atención es sembrar aún más los lazos sinceros con Cuba”.
Aseguró que "con Cuba seguimos firmes, firmes, con el pueblo cubano a seguir construyendo el ALBA, Petrocaribe y la hermandad entre los pueblos”.
En otro momento de su diálogo con la periodista y presidenta del canal, Patricia Villegas, Maduro evocó a Chávez como "un ser de luz” que le enseñó a él y a los venezolanos a “ver lo que no se puede ver por encima”.
También detalló por primera vez su versión de como fueron los minutos que precedieron la noticia del fallecimiento del líder venezolano, desmintiendo las versiones extraoficiales de que habría muerto en horas de la mañana e incluso antes.
“Ese 5 de marzo a las 4:10, 4:15 de la tarde comenzó una etapa de descompensación irrecuperable prácticamente. [Chávez] estaba acompañado de su hija Rosa Virginia, de su hermano Adán Chávez, Jorge Arreaza. Casi inmediatamente llegaron su hija María, Hugo, los hijos del comandante Chávez. En una sala, al lado, donde siempre nos encontrábamos allí desde que llegó el comandante Chávez al Hospital Militar, estábamos Elías Jaua, Cilia y yo (…). En el momento, en el cual el jefe de los médicos llegó a la salita y se acercó, yo en los ojos del jefe de los médicos vi la noticia que nos traía", relató.
Alarido de dolor
Agregó que cuando el médico le comunicó el deceso, inmediatamente fue a comunicárselo al resto del grupo.
"Cuando me dijo falleció, yo entré a la salita y se los dije a los compañeros, y ellos dieron un alarido de dolor”, contó. “De verdad no estábamos preparados ¿Quién puede estar preparado para aceptar que no va a estar con nosotros en esta Tierra el comandante Hugo Chávez?”
Maduro justificó la esperanza latente en la recuperación de Chávez hasta el último momento argumentando que "ya había tenido momentos complicados y los había superado".
“Inmediatamente coordinamos los terminos de la información que íbamos a transmitir (…). Yo le dije a todos los periodistas: ‘Quiero mucho control compañeros, vamos a dar la noticia más trágica y dura que jamás hemos podido dar. Cuando yo doy la noticia se desplomaron todos, los periodistas se echaron a llorar”, rememoró Maduro.
Maduro reiteró la teoría lanzada en un discurso del 5 de marzo sobre la posibilidad de que el cáncer de Chávez le haya sido inoculado.
"Él tenía un cáncer que rompía todas las normalidades. Todo parece indicar que lograron afectar su salud, con las técnicas más avanzadas”, afirmó el presidente encargado. “Él tenía la intuición desde un principio”.
Para investigar el cáncer de Chávez
Añadió que el gobierno venezolano está trabajando trabajando y anunciará en su momento la conformación de una comisión de Estado para investigar el origen de la enfermedad que provocó la muerte del líder bolivariano.
"Los mejores científicos del mundo [se sumarán] para investigar la enfermedad de Hugo Chávez”, aseveró. “Él tenía un cáncer que rompía todas las normalidades y todo parece indicar que lograron afectar su salud, con las técnicas más avanzadas”.
En un discurso horas antes de conocerse la muerte de Chávez, Maduro afirmó tener pruebas de que la enfermedad no había sido natural, sino inoculada por los “enemigos históricos” del presidente.
“Nosotros buscaremos la verdad, no dejemos que los elementos que hoy manejamos se impongan como conclusiones apresuradas, quizás, pero sí tenemos esa intuición de que nuestro comandante Chávez fue envenenado por fuerzas oscuras que querían salir de él”, consideró Maduro.
Recordó en países como Estados Unidos se investigó hace décadas sobre las opciones para inocular algunas enfermedades, aunque precisó que no está acusando directamente Estados Unidos por la presunta inoculación del mal.
“Que conste, no estoy acusando en este momento a los Estados Unidos. Solamente estoy diciendo algo que es una verdad, que se sabe, y además son documentos desclasificados, que hicieron ensayos para inocular enfermedades”, dijo Maduro.
Sobre las exequias prolongadas de Chávez, informó que el próximo viernes se realizará un acto para darle un “hasta siempre” y luego su cuerpo será trasladado de la Academia Militar al Museo de la Revolución, al oeste de Caracas.
El gobierno venezolano ha adelantado ya que el cadáver de Chávez será el embalsamamiento en una urna de cristal, a petición de sus seguidores. Cienfíficos rusos se han ofrecido para cooperar en las operaciones de momificación del cuerpo.
INOCULADO Y EMBALSAMADO
mosquito- Admin
- Messaggi : 16420
Data d'iscrizione : 25.04.12
Località : Bollo.gna
Carattere : el VIEJO puttaniere
Re: Chavez, la sua malattia, Cuba, petrolio e misiones internacionalistas
el venezuela sirve..no solo con el petrolio:
http://www.diariodecuba.com/cuba/1364138779_2322.html
Oposición: Caracas paga a La Habana 130.000 dólares anuales por cada médico
La cifra representa 27 veces el salario de un profesional venezolano de la medicina, según la Mesa de la Unidad.
El secretario ejecutivo de la Mesa de la Unidad Democrática, Ramón Guillermo Aveledo, afirmó en Caracas que La Habana se "embolsilla" 130.000 dólares anuales por cada médico que envía a Venezuela, como parte del convenio suscrito por ambas naciones desde 2000.
Aveledo emitió su denuncia en un acto de la campaña juvenil de Copei, donde informó además que Venezuela ha entregado a Cuba un total de 13.500 millones de dólares, reportó el diario Tal Cual.
"Tomando en cuenta que cada médico gana 1.200 bolívares, lo que equivale a 230 dólares, el gobierno cubano se queda con un total de 130.000 dólares por cada médico enviado anualmente", dijo Aveledo.
Esto representa "27 veces el salario de un profesional de la medicina criollo, por lo que no entendemos las loas que hizo el [presidente] encargado sobre este tema. Primero tienen que ser los venezolanos y sus necesidades", sentenció el político opositor.
Señaló que no está en desacuerdo con que Venezuela coopere con otras naciones, siempre y cuando, estén siempre por delante las necesidades del país.
Aseguró que Venezuela merece tener un gobierno que priorice y coloque a los venezolanos en primer lugar.
"Ya sabíamos que el Encargado no sabía gobernar, desde ayer sabemos que se sabe el himno de Cuba y que coloca las necesidades de otra nación primero que las nuestras", denunció Aveledo.
http://www.diariodecuba.com/cuba/1364138779_2322.html
Oposición: Caracas paga a La Habana 130.000 dólares anuales por cada médico
La cifra representa 27 veces el salario de un profesional venezolano de la medicina, según la Mesa de la Unidad.
El secretario ejecutivo de la Mesa de la Unidad Democrática, Ramón Guillermo Aveledo, afirmó en Caracas que La Habana se "embolsilla" 130.000 dólares anuales por cada médico que envía a Venezuela, como parte del convenio suscrito por ambas naciones desde 2000.
Aveledo emitió su denuncia en un acto de la campaña juvenil de Copei, donde informó además que Venezuela ha entregado a Cuba un total de 13.500 millones de dólares, reportó el diario Tal Cual.
"Tomando en cuenta que cada médico gana 1.200 bolívares, lo que equivale a 230 dólares, el gobierno cubano se queda con un total de 130.000 dólares por cada médico enviado anualmente", dijo Aveledo.
Esto representa "27 veces el salario de un profesional de la medicina criollo, por lo que no entendemos las loas que hizo el [presidente] encargado sobre este tema. Primero tienen que ser los venezolanos y sus necesidades", sentenció el político opositor.
Señaló que no está en desacuerdo con que Venezuela coopere con otras naciones, siempre y cuando, estén siempre por delante las necesidades del país.
Aseguró que Venezuela merece tener un gobierno que priorice y coloque a los venezolanos en primer lugar.
"Ya sabíamos que el Encargado no sabía gobernar, desde ayer sabemos que se sabe el himno de Cuba y que coloca las necesidades de otra nación primero que las nuestras", denunció Aveledo.
mosquito- Admin
- Messaggi : 16420
Data d'iscrizione : 25.04.12
Località : Bollo.gna
Carattere : el VIEJO puttaniere
Re: Chavez, la sua malattia, Cuba, petrolio e misiones internacionalistas
coñoooooooooooooo 130 mil dolares cada medicooooooo.....
giumiro- Messaggi : 2903
Data d'iscrizione : 28.04.12
Età : 64
Località : Piacenza
Carattere : Caibarien Mon Amour
Pagina 2 di 2 • 1, 2
Argomenti simili
» Chavez moribundo....e il petrolio che "regala" a kuba?
» Cuba: Chavez in condizioni stabili
» Chávez, la muerte, Venezuela, Nicaragua y Cuba
» Bara vuota ai funerali di Chavez?..(morto a cuba )?
» Hugo Chavez - Torna Cuba per riprendere cure mediche
» Cuba: Chavez in condizioni stabili
» Chávez, la muerte, Venezuela, Nicaragua y Cuba
» Bara vuota ai funerali di Chavez?..(morto a cuba )?
» Hugo Chavez - Torna Cuba per riprendere cure mediche
Pagina 2 di 2
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Mer 18 Apr 2018 - 0:14 Da mosquito
» Camila CABELLO : "MADE EN MIAMI " documental sobre la EXITOSA CANTANTE CUBANA
Mer 28 Feb 2018 - 2:52 Da mosquito
» Giu' nuestro mariconcito.. .volvio'
Mer 28 Feb 2018 - 2:17 Da mosquito
» Se suicida FIDELITO -( Fidel Castro Diaz Balart)
Sab 3 Feb 2018 - 1:04 Da mosquito
» FELIZ NAVIDAD Y ANO NUEVO !
Dom 31 Dic 2017 - 18:37 Da giumiro
» Gravi incidenti con gravi ustionati per i fuochi artificiali alle Parrandas de Remedios
Sab 30 Dic 2017 - 16:06 Da giumiro
» Squalo killer morde mortalmente un giovane holguinero che faceva il bagno di notte presso playa Guardalavaca
Mar 7 Nov 2017 - 3:27 Da mosquito
» Ataques acusticos
Lun 23 Ott 2017 - 1:01 Da mosquito
» Ladas Vesta en Kuba
Ven 13 Ott 2017 - 22:04 Da mosquito