Cerca
Ultimi argomenti attivi
Chi è online?
In totale ci sono 8 utenti online: 0 Registrati, 0 Nascosti e 8 Ospiti :: 1 Motore di ricercaNessuno
Il numero massimo di utenti online contemporaneamente è stato 85 il Sab 9 Giu 2012 - 10:49
Raúl Castro: En Cuba no hay droga, solo un poquito de marihuana
4 partecipanti
Pagina 1 di 1
Raúl Castro: En Cuba no hay droga, solo un poquito de marihuana
El gobernante Raúl Castro insistió este lunes en Santiago de Chile que Cuba es territorio libre de las drogas, y solo reconoció la existencia de "un poquito de marihuana".
Castro interrumpió la lectura de su primer discurso como presidente pro tempore de la Comunidad de Estados Latinoamericanos y Caribeños (CELAC) para referirse a los esfuerzos contra la drogadicción y el tráfico sobre estupefacientes, pero sobre todo para hacer la aclaración de que en Cuba no hay drogas.
"Ayer aquí se habló que había drogas en todos los países del continente, quiero aclarar que en Cuba no hay droga... Solo un poquito de marihuana que se cultiva en una maceta en cualquier balcón de cualquier ciudad de Cuba. Pero droga no hay ni habrá", dijo en mandatario de 81 años en una improvisada intervención que ocupó la mitad de su discurso.
De paso habló de su preocupación de la proliferación del narcotráfico en México e hizo una digresión que lo llevó a las tormentas que enfretó el yate Granma, que partió desde territorio mexicano rumbo a Cuba con 82 expedicionarios, liderados por Fidel Castro.
A sangre y fuego
Dijo que cuando los traficantes internacionales intentaron introducir las drogas en Cuba aprovechando el auge del turismo, él personalmente tuvo una reunión con diversos organismos gubernamentales para librar una batalla "a sangre y fuego".
Señaló que existen actualmente más de 250 detenidos de diferentes países del continente por intentar introducir drogas en la isla.
"Cuando comenzó a incrementarse el turismo -y el propio año pasado nos aproximamos a los tres millones de visitantes extranjeros- sí se convirtió \[Cuba] en un objetivo de los traficantes", explicó.
Relató que fue una época en que, además, comenzaron a arribar por las costas, sobre todo por la zona norte, paquetes de cocaína de diferentes tamaños, arrojados por los traficantes cuando eran presionados y perseguidos por los norteamericanos.
"Se arrimaban a nuestras costas y eran perseguidos por nosotros y la arrojaban al mar. Las diferentes corrientes, sobre todo la del nordeste, la depositaba por las playas, y en menor cuantía por el sur. Y empezó a adquirir fuerza el consumo y hasta hubo ciudadanos de algunos países de América Latina que empezaban a dosificar gratuitamente cuotas o dosis individuales regaladas", agregó el gobernante.
La pena de muerte está ahí
Entonces fue cuando convocó a una reunión con todos los organismos gubernamentales implicados en el asunto.
"Y tomamos una decisión: vamos a combatir la droga, que nos está empezando a amenazar, a sangre y fuego", dijo. "Utilizamos nuestras organizaciones de masas estrechamente vinculadas con el pueblo (...) y se apeló a las familias, porque hacía falta la colaboración de todo el país para ubicar y proceder legalmente contra los que intentaban comenzar a introducir entre nuestra juventud desde marihuana hasta algunas dosis de cocaína".
Consideró que este es el tipo de problema que deben enfrentarse "cuando son pequeños, o mejor, cuando son nonatos".
Relató que lograron ser capturados y juzgados cerca de 5,000 personas, según las sanciones que permitía Código Penal vigente.
"Nuestras leyes permiten la pena de muerte, está suspendida, pero ahí está, de reserva, porque una vez la suspendimos y lo único que hicimos con ello fue estimular las agresiones y los sabotajes contra mi país a lo largo de estos 50 años", señaló.
Cuba no aplica la pena capital desde el 2003 y ha conmutado sentencias a muerte por 30 años de cárcel a varios prisioneros, entre ellos dos ciudadanos salvadoreños condenados por terrorismo.
Mi jefe Fidel Castro
Mencionó el caso de México y manifestó que se rompe la cabeza pensando en cómo hallar una solución al problema que enfrenta ese país. Y seguidamente culpó a Estados Unidos por los sangrientos conflictos generados por el tráfico de drogas en el terrritorio mexicano.
"No es porque los mexicanos propicien esa situación. Si no, ya lo dijo un presidente mexicano en el siglo pasado, Pobre México, tan lejos de Dios y tan cerca de Estados Unidos. Es allí donde está el problema fundamental, donde reciben la droga... y por el mismo lugar por donde entran la droga, pasan el armamento", comentó Castro.
Y, antes de retomar el discurso escrito, trató de salirse con un chiste sobre su prolongada digresión. Confesó que era capaz de improvisar discursos de hasta dos y tres horas, pero que a estas alturas prefería leer sus intervenciones.
"No critico que los demás lo improvisen", manfiestó. "El primer improvisador es mi jefe, Fidel Castro, y el que pronuncia los discursos más largos, en la ONU tiene un récord que ni \[Hugo] Chávez se lo ganó".
Discurso de Raúl Castro ante los mandatarios asistentes a la cumbre de CELAC:
TRADUZIONE AUTOMATICA
Il righello Raúl Castro ha insistito il Lunedi che Cuba Santiago del Cile è un territorio libero di farmaci, e solo ha riconosciuto l'esistenza di "un po 'di marijuana."
Castro smesso di leggere il suo primo discorso da presidente [I] pro tempore [/ I] della Comunità di Stati Latinoamericani e dei Caraibi (CELAC) per fare riferimento agli sforzi per contrastare l'abuso di droga e il traffico di stupefacenti, ma soprattutto per la precisazione che a Cuba non ci sono farmaci.
"Ieri si è parlato qui che ci sono farmaci in tutti i paesi del continente, tengo a precisare che a Cuba non c'è nessun farmaco ... Solo un po 'di marijuana che viene coltivata in un vaso su ogni balcone di ogni città a Cuba.., Ma nessun farmaco né ci sarà ", ha detto il presidente di 81 anni in un discorso improvvisato che la metà occupata del discorso.
Per il modo in cui ha parlato della sua preoccupazione per la proliferazione del traffico di droga in Messico e ha fatto un excursus che ha portato alle tempeste enfretó dello yacht Granma, che partito dal territorio messicano diretto a Cuba con 82 alpinisti, guidati da Fidel Castro.
[B] With Fire and Sword [/ B]
Ha detto che quando ha cercato di introdurre i trafficanti internazionali di droga boom del turismo vantaggio Cuba, ha personalmente avuto un incontro con vari enti governativi per combattere una battaglia "con sangue e fuoco."
Egli ha osservato che ci sono attualmente più di 250 detenuti provenienti da diversi paesi del continente per aver cercato di contrabbandare droga nell'isola.
"Quando il turismo ha cominciato ad aumentare, e l'anno scorso ci siamo avvicinati molto tre milioni di visitatori stranieri, è diventato \ [Cuba] un obiettivo per i trafficanti", ha detto.
Ha detto che era un tempo anche cominciato ad arrivare lungo la costa, soprattutto nel nord, i pacchetti di cocaina di diverse dimensioni, oggetto di dumping dai contrabbandieri quando sono stati sotto pressione e perseguitati dagli americani.
"Si rannicchiò sulle nostre coste e sono stati perseguiti da noi e gettato in mare. Diverse correnti, in particolare il Nord-Est, il depositati lungo le spiagge, e, in misura minore, a sud. Ed ha cominciato a guadagnare forza e al consumo sono stati i cittadini di alcuni paesi dell'America Latina che hanno iniziato a erogare quote dosi individuali liberi o dato via ", ha detto la sentenza.
[B] La pena di morte è lì [/ B]
E 'stato poi convocato una riunione con tutti gli enti governativi coinvolti nella vicenda.
"E abbiamo preso una decisione: ci batteremo il farmaco, che comincia a minacciarci, sangue e fuoco", ha detto. "Usiamo le nostre organizzazioni di massa strettamente legati al popolo (...) e gli appelli alle famiglie, perché avevano bisogno del sostegno di tutto il paese per individuare e procedere nei confronti di coloro che hanno cercato di avviare l'alimentazione tra i nostri giovani dalla marijuana alcune dosi di cocaina ".
Egli ha ritenuto che questo è il tipo di problema che devono affrontare ", quando sono giovani, o meglio, quando non ancora nati".
Ha detto che è riuscito a essere catturati e provato quasi 5.000 persone, secondo le sanzioni che hanno permesso codice penale.
"Le nostre leggi permettono la pena di morte, è sospesa, ma è così, prenotazione, perché una volta lo squalificato e tutti abbiamo fatto con è stato stimolante e atti di sabotaggio contro il mio paese negli ultimi 50 anni" ha detto.
Cuba non si applica la pena di morte dal 2003 e ha commutato le condanne a morte a 30 anni di carcere i prigionieri, tra cui due cittadini salvadoregni condannati per terrorismo.
[B] Il mio capo Fidel Castro [/ B]
Ha citato il caso del Messico e ha detto di rottura testa pensando a come trovare una soluzione al problema di fronte al paese. E poi la colpa agli Stati Uniti per i sanguinosi conflitti generati dal traffico di droga nei territori, in Messico.
"Non perché messicani incoraggiare questa situazione. In caso contrario, ho detto un presidente del Messico nel secolo scorso, Povero Messico, così lontano da Dio e così vicino agli Stati Uniti. 'S Se il problema principale è dove ricevono il farmaco e ... lo stesso luogo dove il farmaco vengono, passano le armi ", ha detto Castro.
E, prima di tornare al discorso scritto, ha cercato di cavarsela con una battuta sulla sua lunga digressione. Ha confessato che lui era in grado di improvvisare discorsi fino a due o tre ore, ma a questo punto, piuttosto leggere i loro discorsi.
"Non criticare gli altri di improvvisare" manfiestó. "L'improvvisatore prima è il mio capo, Fidel Castro, e si pronuncia più lunghi discorsi l'ONU ha un primato che né \ [Hugo] Chavez meritato."
CAFEFUERTE
arcoiris- Admin
- Messaggi : 15647
Data d'iscrizione : 25.04.12
Età : 48
Carattere : vieja y desbaratada pero fantasiosa y calientica
Re: Raúl Castro: En Cuba no hay droga, solo un poquito de marihuana
Cuando comenzó a incrementarse el turismo -y el propio año pasado nos aproximamos a los tres millones de visitantes extranjeros- sí se convirtió [Cuba] en un objetivo de los traficantes", explicó.
Relató que fue una época en que, además, comenzaron a arribar por las costas, sobre todo por la zona norte, paquetes de cocaína de diferentes tamaños, arrojados por los traficantes cuando eran presionados y perseguidos por los norteamericanos.
"Se arrimaban a nuestras costas y eran perseguidos por nosotros y la arrojaban al mar. Las diferentes corrientes, sobre todo la del nordeste, la depositaba por las playas, y en menor cuantía por el sur. Y empezó a adquirir fuerza el consumo y hasta hubo ciudadanos de algunos países de América Latina que empezaban a dosificar gratuitamente cuotas o dosis individuales regaladas
-----------------------------------------------
di questi pacchetti di coca che si spiaggiavano nottetempo.... si era sentito hablare specie in passato..
in effetti la polvere blanca non credo sia cosa di tanta facile reperibilita' a Cuba,anche se nemmeno impossibile a sapersi muovere mi sa..
per cui in sto caso,
potrebbe anche avere razon Raulito quando afferma che di droga a Cuba...ci sta solo un poquito di mariuana...a volte di coltivazione locale e domestica..
e quali sono le vostre eXperiencias con la droga a Cuba?
.........................................................
ps
una par de veces per assecondare voglie prohidas de alcune ci siamo fumati qualche canna ...pero muuy escondidos adentro la casa particular...
ma mi sa che erano di mejor calidad ed effetto complessivo..certi puros che si fuma el bazok
Relató que fue una época en que, además, comenzaron a arribar por las costas, sobre todo por la zona norte, paquetes de cocaína de diferentes tamaños, arrojados por los traficantes cuando eran presionados y perseguidos por los norteamericanos.
"Se arrimaban a nuestras costas y eran perseguidos por nosotros y la arrojaban al mar. Las diferentes corrientes, sobre todo la del nordeste, la depositaba por las playas, y en menor cuantía por el sur. Y empezó a adquirir fuerza el consumo y hasta hubo ciudadanos de algunos países de América Latina que empezaban a dosificar gratuitamente cuotas o dosis individuales regaladas
-----------------------------------------------
di questi pacchetti di coca che si spiaggiavano nottetempo.... si era sentito hablare specie in passato..
in effetti la polvere blanca non credo sia cosa di tanta facile reperibilita' a Cuba,anche se nemmeno impossibile a sapersi muovere mi sa..
per cui in sto caso,
potrebbe anche avere razon Raulito quando afferma che di droga a Cuba...ci sta solo un poquito di mariuana...a volte di coltivazione locale e domestica..
e quali sono le vostre eXperiencias con la droga a Cuba?
.........................................................
ps
una par de veces per assecondare voglie prohidas de alcune ci siamo fumati qualche canna ...pero muuy escondidos adentro la casa particular...
ma mi sa che erano di mejor calidad ed effetto complessivo..certi puros che si fuma el bazok
mosquito- Admin
- Messaggi : 16420
Data d'iscrizione : 25.04.12
Località : Bollo.gna
Carattere : el VIEJO puttaniere
Re: Raúl Castro: En Cuba no hay droga, solo un poquito de marihuana
y tu juegas con esta candela?
Mosquittttttt, estas loco?
arcoiris- Admin
- Messaggi : 15647
Data d'iscrizione : 25.04.12
Età : 48
Carattere : vieja y desbaratada pero fantasiosa y calientica
Re: Raúl Castro: En Cuba no hay droga, solo un poquito de marihuana
arcoiris ha scritto:
y tu juegas con esta candela?
Mosquittttttt, estas loco?
a ver...esta' tan peligroso fumarse una canna a cuba...?
perche' se si...bazok rischia como minimo la fucilazione...
mosquito- Admin
- Messaggi : 16420
Data d'iscrizione : 25.04.12
Località : Bollo.gna
Carattere : el VIEJO puttaniere
Re: Raúl Castro: En Cuba no hay droga, solo un poquito de marihuana
Pinga, deja por una vez al Bazok en paz
claro que es peligroso, se que un mexicano le dieron 8 años porque le encontraron encima drogas
claro que es peligroso, se que un mexicano le dieron 8 años porque le encontraron encima drogas
arcoiris- Admin
- Messaggi : 15647
Data d'iscrizione : 25.04.12
Età : 48
Carattere : vieja y desbaratada pero fantasiosa y calientica
Re: Raúl Castro: En Cuba no hay droga, solo un poquito de marihuana
arcoiris ha scritto:Pinga, deja por una vez al Bazok en paz
claro que es peligroso, se que un mexicano le dieron 8 años porque le encontraron encima drogas
pero que tipo de droga?...y que cantidad?
no es lo mismo un paquete de cocaina que una "canna" ?..o no?
mosquito- Admin
- Messaggi : 16420
Data d'iscrizione : 25.04.12
Località : Bollo.gna
Carattere : el VIEJO puttaniere
Re: Raúl Castro: En Cuba no hay droga, solo un poquito de marihuana
mosquito ha scritto:
a ver...esta' tan peligroso fumarse una canna a cuba...?
perche' se si...bazok rischia como minimo la fucilazione...
non faccio cazzate
bazok 2.0- Messaggi : 1192
Data d'iscrizione : 05.05.12
Età : 41
Località : YUMA1
Carattere : Ironico
Re: Raúl Castro: En Cuba no hay droga, solo un poquito de marihuana
bazok 2.0 ha scritto:mosquito ha scritto:
a ver...esta' tan peligroso fumarse una canna a cuba...?
perche' se si...bazok rischia como minimo la fucilazione...
non faccio cazzate
mah...secondo me fumarsi una canna al chiuso de una casa particular no es cosa tan riesgosa..
a meno che el duegno sea un chivatone?
mosquito- Admin
- Messaggi : 16420
Data d'iscrizione : 25.04.12
Località : Bollo.gna
Carattere : el VIEJO puttaniere
Re: Raúl Castro: En Cuba no hay droga, solo un poquito de marihuana
mosquito ha scritto:arcoiris ha scritto:Pinga, deja por una vez al Bazok en paz
claro que es peligroso, se que un mexicano le dieron 8 años porque le encontraron encima drogas
pero que tipo de droga?...y que cantidad?
no es lo mismo un paquete de cocaina que una "canna" ?..o no?
No era un paquete, se que era marijuana o algo parecido
hay que cuidarte con estas cosas
arcoiris- Admin
- Messaggi : 15647
Data d'iscrizione : 25.04.12
Età : 48
Carattere : vieja y desbaratada pero fantasiosa y calientica
Re: Raúl Castro: En Cuba no hay droga, solo un poquito de marihuana
da un blog indipendiente
"sexo-droga y reggaeton"
http://deivangarciaysusamigos.blogspot.it/2014/08/cuando-cae-la-noche-en-la-habana.html
Cuando cae la noche en La Habana...
Natasha (nombre ficticio), 22 años, demora casi dos horas en acicalarse, antes de comenzar su ronda nocturna por bares privados y discotecas.
Pasada las 11 de la noche, se va al Túnel, una discoteca del municipio Diez de Octubre, ubicada en un antiguo refugio antiaéreo edificado a fines de los 80, cuando Fidel Castro se preparó para una inminente invasión yanqui que nunca llegó.
Desde su Samsung Galaxy, Natasha le envía mensajes a su piquete de amigas, les pide encontrarse a la entrada de la disco. “Sabemos a la hora que empieza la fiesta, pero no a la que termina. Excepto los lunes, que suelo descansar, el resto de la semana es fiesta y pachanga”.
La joven no estudia ni trabaja. Pero es la encargada de llevar comida a su casa, darle dinero a su madre y mantener a su padre, un alcohólico inútil.
Tiene un pacto tácito. “Les doy los ‘fulas’ y ellos se ponen un zipper en la boca. Mientras el frigidaire (nevera) esté lleno de comida y a mi padre no le falte dinero para comprar ron, viran la cara hacia otro lado y me dejan hacer”, confiesa.
Luego de bailar reguetón y timba agresiva, tomarse media docena de cerveza Corona, Natasha y sus amigas planifican el siguiente paso. “Le llamamos ‘cazar al punto’. Siempre estamos atentas de quién nos invita a tomar cerveza, bailar o halar una raya de melca (cocaína). La buena pinta de un tipo, el grosor de la billetera o si tiene auto o moto, es la mejor identificación. Pero hay que tener precaución, en la farándula habanera hay un montón de especuladores (alardosos)”.
Después que se apagan las luces de la discoteca, sigue la fiesta. “Nos vamos a un bar privado o una cafetería que esté abierta las 24 horas, a seguir tomando cerveza, fumar marihuana, darle al ‘cambolo’ o tragar Metil y Parkisonil”, dice Natasha.
Aprovisionarse de drogas o sicotrópicos no es difícil cuando se conoce a los compradores. En la parte vieja de ciudad, en cuarterías ruinosas, se puede adquirir una amplia gama de sicotrópicos y drogas duras o blandas.
Desde cocaína, entre 50 o 60 pesos convertibles el gramo, marihuana importada a 5, hachís a 20, anfetaminas a dólar la pastilla, y a 5 cuc la siniestra ‘piedra’, una combinación letal de cocaína y bicarbonato, una de las drogas de moda en La Habana nocturna.
“Después que ‘cuadramos’ el precio con el cliente (20 cuc la noche por sexo individual, 25 para cada una por un cuadro lésbico y 35 por sexo en grupo), comienza la bebedera y el relajo. Mientras los tipos preparan un par de ‘bazucos’ (marihuana con cocaína), hacemos un 'estriptís' a ritmo de reguetón. A veces nos enredamos con el cliente dos o tres días. Pero cuando llego a mi casa tengo 60 o 70 cuc en el bolso. No me quejo, es la vida loca que me gusta”, apunta Natasha.
Como ella, exiten muchas chicas en la capital, que se prostituyen a la salida de las discotecas. Para ellas, la vida se resume en cerveza, sexo, drogas y reguetón.
No hay apartheid sexual ni racial. Da igual que seas blanco, negro o mestizo. Si eres dueño de un auto o una moto, siempre serás un buen cliente. Y cuando se pesca un extranjero, entonces, como dice Natasha, “le dimos la patada a la lata”.
"sexo-droga y reggaeton"
http://deivangarciaysusamigos.blogspot.it/2014/08/cuando-cae-la-noche-en-la-habana.html
Cuando cae la noche en La Habana...
Natasha (nombre ficticio), 22 años, demora casi dos horas en acicalarse, antes de comenzar su ronda nocturna por bares privados y discotecas.
Pasada las 11 de la noche, se va al Túnel, una discoteca del municipio Diez de Octubre, ubicada en un antiguo refugio antiaéreo edificado a fines de los 80, cuando Fidel Castro se preparó para una inminente invasión yanqui que nunca llegó.
Desde su Samsung Galaxy, Natasha le envía mensajes a su piquete de amigas, les pide encontrarse a la entrada de la disco. “Sabemos a la hora que empieza la fiesta, pero no a la que termina. Excepto los lunes, que suelo descansar, el resto de la semana es fiesta y pachanga”.
La joven no estudia ni trabaja. Pero es la encargada de llevar comida a su casa, darle dinero a su madre y mantener a su padre, un alcohólico inútil.
Tiene un pacto tácito. “Les doy los ‘fulas’ y ellos se ponen un zipper en la boca. Mientras el frigidaire (nevera) esté lleno de comida y a mi padre no le falte dinero para comprar ron, viran la cara hacia otro lado y me dejan hacer”, confiesa.
Luego de bailar reguetón y timba agresiva, tomarse media docena de cerveza Corona, Natasha y sus amigas planifican el siguiente paso. “Le llamamos ‘cazar al punto’. Siempre estamos atentas de quién nos invita a tomar cerveza, bailar o halar una raya de melca (cocaína). La buena pinta de un tipo, el grosor de la billetera o si tiene auto o moto, es la mejor identificación. Pero hay que tener precaución, en la farándula habanera hay un montón de especuladores (alardosos)”.
Después que se apagan las luces de la discoteca, sigue la fiesta. “Nos vamos a un bar privado o una cafetería que esté abierta las 24 horas, a seguir tomando cerveza, fumar marihuana, darle al ‘cambolo’ o tragar Metil y Parkisonil”, dice Natasha.
Aprovisionarse de drogas o sicotrópicos no es difícil cuando se conoce a los compradores. En la parte vieja de ciudad, en cuarterías ruinosas, se puede adquirir una amplia gama de sicotrópicos y drogas duras o blandas.
Desde cocaína, entre 50 o 60 pesos convertibles el gramo, marihuana importada a 5, hachís a 20, anfetaminas a dólar la pastilla, y a 5 cuc la siniestra ‘piedra’, una combinación letal de cocaína y bicarbonato, una de las drogas de moda en La Habana nocturna.
“Después que ‘cuadramos’ el precio con el cliente (20 cuc la noche por sexo individual, 25 para cada una por un cuadro lésbico y 35 por sexo en grupo), comienza la bebedera y el relajo. Mientras los tipos preparan un par de ‘bazucos’ (marihuana con cocaína), hacemos un 'estriptís' a ritmo de reguetón. A veces nos enredamos con el cliente dos o tres días. Pero cuando llego a mi casa tengo 60 o 70 cuc en el bolso. No me quejo, es la vida loca que me gusta”, apunta Natasha.
Como ella, exiten muchas chicas en la capital, que se prostituyen a la salida de las discotecas. Para ellas, la vida se resume en cerveza, sexo, drogas y reguetón.
No hay apartheid sexual ni racial. Da igual que seas blanco, negro o mestizo. Si eres dueño de un auto o una moto, siempre serás un buen cliente. Y cuando se pesca un extranjero, entonces, como dice Natasha, “le dimos la patada a la lata”.
mosquito- Admin
- Messaggi : 16420
Data d'iscrizione : 25.04.12
Località : Bollo.gna
Carattere : el VIEJO puttaniere
Re: Raúl Castro: En Cuba no hay droga, solo un poquito de marihuana
http://www.martinoticias.com/content/consuma-de-drogas-en-cuba-dispara-las-alarmas/105761.html
Consumo de drogas en Cuba dispara las alarmas
A pesar del esfuerzo policial, en La Habana nocturna, entre reguetón y farándula, aumenta la adicción por los estupefacientes.
Después de las diez de la noche, Yunier se llega a un bar privado, a dos cuadras del solar empercudido y bullicioso donde vive y compra media docena de cervezas Corona y una bebida energizante para ligar con el trago.
Luego de fumarse un taco de marihuana en la azotea de la cuartería, se sienta en una silla de hierro sin espaldar, con su iPod y audífonos profesionales, a escuchar una frenética descarga de reguetón cubano.
Al poco rato, el móvil comienza a sonar. "Son los puntos (compradores) que vienen a buscar lo bello y lo prohibido (drogas). A la una de la mañana ya debo tener vendidas las piedras que me quedan y dos onzas de yerba", comenta, mientras observa el cielo colmado de estrellas con la mirada vidriosa y perdida.
Yunier vive en un barrio marginal de La Habana profunda. Antes de cumplir 14 años ya había visitado un par de veces el correccional para menores por delitos de poca monta.
"Fue en el tanque (prisión) donde conocí las drogas. Comencé tragando píldoras. Metil, Parkisonil, cualquier cosa que me cambiara el cuerpo. Luego me enganché con la yerba. Cuando salí, un socio del barrio me dijo: 'Asere hay dos tipos de hombres, los perdedores y los ganadores. Si quieres salir adelante, buscar un baro largo y tener un montón de jevitas, el vicio no te puede dominar'. Y me dediqué a vender drogas. A veces me doy un cantazo (halar una piedra) y todas las noches me fumo un cigarrón más largo que un habano. Pero lo hago para estar sabroso y afinar la muela", confiesa.
Yunier conoce de primera mano el riesgo de las drogas. "Aquí cada noche llegan tipos que lo han perdido todo. Igual que jevitas que, por una piedra, te hacen una completa (sexo en todas sus facetas). El vicio los vuelve descarados. El televisor de pantalla plana, el teléfono cómico (un Samsung Galaxy) y casi toda la percha (cosas) que tengo la he conseguida mediante empeños con gente enganchada con la piedra. Es la peor de todas. El vuele que nunca llega. Una perdición. Pero yo vivo de esos giles (ingenuos)".
La piedra, una combinación de bicarbonato con pequeñas dosis de cocaína, es ahora mismo la droga estrella en La Habana de noche. Se vende a diez pesos convertibles cada una y los compradores rastrean por toda la ciudad para consumirla.
Eddy, con un peinado estrafalario y una camiseta azulgrana de Neymar, dice que "la piedra es destructiva. Hay socios que han terminado en Mazorra (hospital siquiátrico). Yo la mezclo con un prajo (taco) de marihuana. Es la combinación perfecta, le llaman 'primo' o 'cinco con diez'. El arrebato es único".
Un segmento de músicos exitosos, emprendedores privados de negocios boyantes y personas que trabajan en centros turísticos suelen consumir cocaína. Los precios fluctúan según el momento.
"Cuando se pierde, hay que pagar a 80 o 90 chavitos (cuc) el gramo. Ahora se puede encontrar a 50. En la farándula encuentras jevitas que halan más polvo que una aspiradora. Portar coca es de buen gusto en las discotecas de pegada. Es sinónimo de tener un baro largo. Con un auto y un poco de polvo te llevas a casa a las mejores hembras de La Habana", acota Reinier, DJ en una discoteca del sur de la ciudad.
En los barrios pobres es raro que un adolescente menor de 15 años no haya probado drogas. "Por supuesto, ya han tomado alcohol. Y cuando se van a descargar los fines de semana ingieren pastillas o fuman marihuana", expresa Sixto, médico de un policlínico de Mantilla, barriada a 45 minutos del centro de la capital.
La prensa oficial ha publicado reportajes sobre el perjuicio de los estupefacientes. Tanto la radio como la televisión nacionales emiten spots publicitarios sobre los peligros de la drogas para la salud mental.
Aunque el general Raúl Castro intentó disminuir el auge en alza de los estupefacientes en Cuba, cuando en un discurso de la CELAC en el invierno de 2013 manifestó que en la Isla no existían drogas, "solo un poquito de marihuana que algunas personas cultivan en una maceta del balcón de su casa", los frecuentes operativos policiales dicen lo contrario.
El año pasado, la Aduana frustró 49 intentos de entrada de drogas al país. Decomisaron 44 kilogramos de cocaína y pequeñas cantidades de hachís, marihuana y drogas de diseño.
En la primavera de 2015, en Sancti Spíritus, provincia a 300 km al este de La Habana, fuerzas policiales antidrogas en el municipio de Taguasco confiscaron 453.252 semillas de marihuana, 433 plantas y 395 tallos podados. También incautaron 14 fincas donde existían sembradíos de marihuana.
Según un oficial de la policía que prefirió el anonimato, los municipios y barrios de La Habana, donde es mayor el consumo de drogas son Centro Habana, sobre todo Colón; Jesús María y San Leopoldo; 10 de Octubre, y Arroyo Naranjo. "Se conocen casos de vendedores que expenden drogas en puntos cercanos a escuelas secundarias y preuniversitarios", precisa.
Cuando usted les pregunta a vendedores de drogas dónde y cómo obtienen los estupefacientes, sus respuestas varían. Desde los recalos en costas cubanas, hasta componendas con policías corruptos.
"Que no te metan cuentos. La mayoría de los que venden drogas trabajan para la policía. Los dejan vender a cambio de chivatear a pejes gordos. Este es un negocio donde todos se mojan (con dinero)", expone Yunier.
Rayando las dos de la madrugada, Yunier cuenta un fajo de billetes y llama a su proveedor. "Oye, tráeme más juguetes que los niños me compraron todos los que tenía". Luego, tararea una canción de Gente de Zona y bebe con calma su cerveza Corona. Hoy fue una buena noche para Yunier.
Consumo de drogas en Cuba dispara las alarmas
A pesar del esfuerzo policial, en La Habana nocturna, entre reguetón y farándula, aumenta la adicción por los estupefacientes.
Después de las diez de la noche, Yunier se llega a un bar privado, a dos cuadras del solar empercudido y bullicioso donde vive y compra media docena de cervezas Corona y una bebida energizante para ligar con el trago.
Luego de fumarse un taco de marihuana en la azotea de la cuartería, se sienta en una silla de hierro sin espaldar, con su iPod y audífonos profesionales, a escuchar una frenética descarga de reguetón cubano.
Al poco rato, el móvil comienza a sonar. "Son los puntos (compradores) que vienen a buscar lo bello y lo prohibido (drogas). A la una de la mañana ya debo tener vendidas las piedras que me quedan y dos onzas de yerba", comenta, mientras observa el cielo colmado de estrellas con la mirada vidriosa y perdida.
Yunier vive en un barrio marginal de La Habana profunda. Antes de cumplir 14 años ya había visitado un par de veces el correccional para menores por delitos de poca monta.
"Fue en el tanque (prisión) donde conocí las drogas. Comencé tragando píldoras. Metil, Parkisonil, cualquier cosa que me cambiara el cuerpo. Luego me enganché con la yerba. Cuando salí, un socio del barrio me dijo: 'Asere hay dos tipos de hombres, los perdedores y los ganadores. Si quieres salir adelante, buscar un baro largo y tener un montón de jevitas, el vicio no te puede dominar'. Y me dediqué a vender drogas. A veces me doy un cantazo (halar una piedra) y todas las noches me fumo un cigarrón más largo que un habano. Pero lo hago para estar sabroso y afinar la muela", confiesa.
Yunier conoce de primera mano el riesgo de las drogas. "Aquí cada noche llegan tipos que lo han perdido todo. Igual que jevitas que, por una piedra, te hacen una completa (sexo en todas sus facetas). El vicio los vuelve descarados. El televisor de pantalla plana, el teléfono cómico (un Samsung Galaxy) y casi toda la percha (cosas) que tengo la he conseguida mediante empeños con gente enganchada con la piedra. Es la peor de todas. El vuele que nunca llega. Una perdición. Pero yo vivo de esos giles (ingenuos)".
La piedra, una combinación de bicarbonato con pequeñas dosis de cocaína, es ahora mismo la droga estrella en La Habana de noche. Se vende a diez pesos convertibles cada una y los compradores rastrean por toda la ciudad para consumirla.
Eddy, con un peinado estrafalario y una camiseta azulgrana de Neymar, dice que "la piedra es destructiva. Hay socios que han terminado en Mazorra (hospital siquiátrico). Yo la mezclo con un prajo (taco) de marihuana. Es la combinación perfecta, le llaman 'primo' o 'cinco con diez'. El arrebato es único".
Un segmento de músicos exitosos, emprendedores privados de negocios boyantes y personas que trabajan en centros turísticos suelen consumir cocaína. Los precios fluctúan según el momento.
"Cuando se pierde, hay que pagar a 80 o 90 chavitos (cuc) el gramo. Ahora se puede encontrar a 50. En la farándula encuentras jevitas que halan más polvo que una aspiradora. Portar coca es de buen gusto en las discotecas de pegada. Es sinónimo de tener un baro largo. Con un auto y un poco de polvo te llevas a casa a las mejores hembras de La Habana", acota Reinier, DJ en una discoteca del sur de la ciudad.
En los barrios pobres es raro que un adolescente menor de 15 años no haya probado drogas. "Por supuesto, ya han tomado alcohol. Y cuando se van a descargar los fines de semana ingieren pastillas o fuman marihuana", expresa Sixto, médico de un policlínico de Mantilla, barriada a 45 minutos del centro de la capital.
La prensa oficial ha publicado reportajes sobre el perjuicio de los estupefacientes. Tanto la radio como la televisión nacionales emiten spots publicitarios sobre los peligros de la drogas para la salud mental.
Aunque el general Raúl Castro intentó disminuir el auge en alza de los estupefacientes en Cuba, cuando en un discurso de la CELAC en el invierno de 2013 manifestó que en la Isla no existían drogas, "solo un poquito de marihuana que algunas personas cultivan en una maceta del balcón de su casa", los frecuentes operativos policiales dicen lo contrario.
El año pasado, la Aduana frustró 49 intentos de entrada de drogas al país. Decomisaron 44 kilogramos de cocaína y pequeñas cantidades de hachís, marihuana y drogas de diseño.
En la primavera de 2015, en Sancti Spíritus, provincia a 300 km al este de La Habana, fuerzas policiales antidrogas en el municipio de Taguasco confiscaron 453.252 semillas de marihuana, 433 plantas y 395 tallos podados. También incautaron 14 fincas donde existían sembradíos de marihuana.
Según un oficial de la policía que prefirió el anonimato, los municipios y barrios de La Habana, donde es mayor el consumo de drogas son Centro Habana, sobre todo Colón; Jesús María y San Leopoldo; 10 de Octubre, y Arroyo Naranjo. "Se conocen casos de vendedores que expenden drogas en puntos cercanos a escuelas secundarias y preuniversitarios", precisa.
Cuando usted les pregunta a vendedores de drogas dónde y cómo obtienen los estupefacientes, sus respuestas varían. Desde los recalos en costas cubanas, hasta componendas con policías corruptos.
"Que no te metan cuentos. La mayoría de los que venden drogas trabajan para la policía. Los dejan vender a cambio de chivatear a pejes gordos. Este es un negocio donde todos se mojan (con dinero)", expone Yunier.
Rayando las dos de la madrugada, Yunier cuenta un fajo de billetes y llama a su proveedor. "Oye, tráeme más juguetes que los niños me compraron todos los que tenía". Luego, tararea una canción de Gente de Zona y bebe con calma su cerveza Corona. Hoy fue una buena noche para Yunier.
mosquito- Admin
- Messaggi : 16420
Data d'iscrizione : 25.04.12
Località : Bollo.gna
Carattere : el VIEJO puttaniere
Re: Raúl Castro: En Cuba no hay droga, solo un poquito de marihuana
Tanbien hay , como la llamenn ahi "la piedras"........es como el crack....
Descarao- Messaggi : 687
Data d'iscrizione : 29.03.15
Età : 54
Località : piacenza
Argomenti simili
» Discurso del Presidente de Cuba Raúl Castro en Río+20
» Raúl Castro e il nuovo volto di Cuba
» Raul Castro: Cuba resta comunista
» Cuba celebra a Raúl Castro en silencio
» Raúl Castro regresa a Cuba tras cumbre Río+20
» Raúl Castro e il nuovo volto di Cuba
» Raul Castro: Cuba resta comunista
» Cuba celebra a Raúl Castro en silencio
» Raúl Castro regresa a Cuba tras cumbre Río+20
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Mer 18 Apr 2018 - 0:14 Da mosquito
» Camila CABELLO : "MADE EN MIAMI " documental sobre la EXITOSA CANTANTE CUBANA
Mer 28 Feb 2018 - 2:52 Da mosquito
» Giu' nuestro mariconcito.. .volvio'
Mer 28 Feb 2018 - 2:17 Da mosquito
» Se suicida FIDELITO -( Fidel Castro Diaz Balart)
Sab 3 Feb 2018 - 1:04 Da mosquito
» FELIZ NAVIDAD Y ANO NUEVO !
Dom 31 Dic 2017 - 18:37 Da giumiro
» Gravi incidenti con gravi ustionati per i fuochi artificiali alle Parrandas de Remedios
Sab 30 Dic 2017 - 16:06 Da giumiro
» Squalo killer morde mortalmente un giovane holguinero che faceva il bagno di notte presso playa Guardalavaca
Mar 7 Nov 2017 - 3:27 Da mosquito
» Ataques acusticos
Lun 23 Ott 2017 - 1:01 Da mosquito
» Ladas Vesta en Kuba
Ven 13 Ott 2017 - 22:04 Da mosquito