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Abrogazione visto ricongiungimento familiare e passaggio a quello turistico
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Abrogazione visto ricongiungimento familiare e passaggio a quello turistico
È stato abolito il visto per motivi familiari per i congiunti di cittadino UE es. coniuge,figli,genitori ecc.È l'attuazione del decreto legge 89/2011,convertito in legge dalla 129 del 02/08/2011.
MESSAGGIO MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI del 6 agosto 2013
Oggetto: Abrogazione dell'obbligo di visto nazionale (tipo d) per "motivi familiari" a favore dei familiari di cittadini UE di cui all' art. 2 comma 1 lettera b) del d. lgs. 30/2007 , finora in uso ai fini di soggiorni di lunga durata (oltre i 90 giorni). Importanti novità operative.
Sentito al riguardo il Ministero deIl'Interno, si rende opportuno dare applicazione alle modiflche introdotte con Decreto Iegge 89/2011 , convertito con Legge n. 129/11 , in materia di Iibera circolazione e soggiorno dei cittadini UE e Ioro familiari, finalizzate al corretto recepimento della normativa dell'Unione europea ( 2004/38/CE ) nell'ordinamento nazionale. Nell'invitare ad una accurata lettura delle disposizioni, si evidenziano di seguito le modifiche di maggior rilievo introdotte nel decreto legislativo n. 30/2007 (che recepisce nel nostro ordinamento la direttiva menzionata), e che hanno rilevanza con Ie procedure e le istruzioni sin'ora in vigore per codesti Uffici Visti.
1. E' stato soppresso il richiamo all'obbIigo del visto d'ingresso, ai fini del soggiorno fino a tre mesi ( articolo 6, comma 2 ); ai fini dell'iscrizione anagraflca per i familiari del cittadino UE ( articolo 9, comma 5, Iettera a ); nonché ai finl del rilascio della carta di soggiorno di durata superiore a tre mesi per i famlliari del cittadino UE non aventi la cittadinanza di uno Stato membro ( articolo 10, comma 3, lettere a) e b) . Si osserva che già neile Linee guida fornite nel luglio 2009 Ia Commissione europea aveva chiarito che il rilascio della carta di soggiorno prescinde dai requisiti del soggiorno Iegale, in uno Stato membro, del familiare straniero del cittadino deII'Unione e, di conseguenza, dal possesso da parte del citato straniero di un visto d'ingresso.
2. La principale innovazione intervenuta é quindi la rimozione dei visto quale condizione per l'ingresso e il soggiorno in Itaiia dei familiari extracomunitari dei cittadini UE. Di conseguenza, codesti Uffici Visti non dovranno più rilasciare visti di ingresso nazionali (tipo D) per motivi famiiiari, ai fini di un lungo soggiorno (oltre i 90 giorni), ai cittadini stranieri, famiiiari di cittadini UE, come definiti dall' articolo 2, comma 1, lettera b) del Decreto legislativo n. 30/2007 , che accompagnano o raggiungono il cittadino UE, vale a dire:
a) al coniuge;
b) al partner che abbia contratto con il cittadino UE un'unione registrata suila base della legislazione di uno Stato membro (qualora la legislazione dello State membro ospitante equlpari l'unione registrata al rnatrimonio e nel rispetto delle condlzioni previste dalla pertinente Iegislazione dello State membro ospitante);
c) ai discendenti diretti di età inferiore a 21 anni o a carico e quelli del coniuge o partner di cui alla lettera b);
d) agli ascendenti diretti a carico e a quelli del conluge o partner di cui alla lettera b).
A favore degli stessi, verificato il vincolo di parentela/coniugio con ii cittadino UE, potrà invece essere rilasciato un visto Schengen di breve durata (fino a 98 giorni, tipo C) per turismo con ingressi multipli. II possesso di un visto tipo C continua infatti ad essere comunque necessarlo per l'attraversamento delle frontiere della UE per tutti gli stranieri soggetti a visto al sensi del Reg. CE 539/2001 (Elenco dei paesi terzi i cui clttadini devono essere in possesso del visto all'atto dell'attraversamento delle frontiere).
I visti a favore della predetta categoria di familiari UE sono rilasciati gratuitamente ( art. 5 D. Lgs 30/2007 ).
3. Restano invariate le disposizioni vigenti e le istruzioni in materia di agevolazioni per il rilascio di visti Schengen a favore delle persone definite dall' art. 3 comma 2 del predetto D. Lgs. 30/2007 ; per tali stranieri lo Stato membro ospitante "agevola" l'ingresso ed il soggiorno. Lo stesso articolo prevede che Io Stato membro effettui un esame approfondito della situazione personale e giustifichi l'eventuale rlfiuto del loro ingresso o soggiorno.
4. Per utilità di codesti Uffici e per connessione di argomento, si richiama il "considerando" delle Direttlva UE, la Comunicazione della Commissione COM (2009) 313, e in materia di visti brevi il Reg. 810/2009 (codice visti), in particolare gli articoli 1 e 24, e le indicazioni sui familiari di cittadini UE fornite nella paite III del Manuale pratico per Ia trattazione delle domande di visto.
Si osserva altresi che il Iegislatore, nel recepimento della norrnativa comunitaria nel quadro nazionale, ha esteso espressamente i benefici e l'appiicabilità della stessa anche ai familiari dl cittadini italiani, aventi la cittadinanza di uno Stato terzo ( art. 23 D.Lgs 30/2007 ).
5. Ci attendiamo che I'applicazione di tali disposizioni, oltre a rispettare Io spirito della direttiva e facilitare Ia libera circolazione dei soggetti destinatari della dlrettiva stessa, possa ridurre anche i carichi di lavoro di codesti Uffici Visti: che non dovranno più trattare alcuna pratica di visto nazionale per quei familiari UE, la cui nazionalià risulta non soggetta a visto ai fini delI'attraversamento delle frontiere. Costoro potranno quindi recarsi direttamente in Italia ed avanzare un'eventuale richiesta di Iungo soggiorno (oltre i 90 giorni) direttarnente alle Questure e ai Comuni, titolati a valutare Ia sussistenza delle condizioni e dei requisti norrnativi, relativamente al soggiorno e all'iscrizione anagrafica.
Le novità introdotte diminuiranno il carico di lavoro di cociesti Uffici anche riguardo aII'esame delle pratiche di visti verso quei familiari UE, la cui nazionalità risulti soggetta a visto ai fini dewattraversamento delle frontiere, a favore dei quali verré d'ora in avanti riiasciato un visto solo ai fini delfattraversamento delle frontiere di cui al precedente par. 2.
Verrà quindi rneno per queste categorie di utenze la disamina, in particolare, della questione dei "carico familiare" e delle "unioni registrate in un altro Stato", annose questioni che hanno reso sempre difficoltosa I'attività di codeste Sedi e che ora, per il riiascio di un visto di tipo C per turismo, non rivestono più particotare rilevanza, essendo demandate alle competenti amministrazioni in territorio nazionale l'accertamento della sussistenza delle condizioni e requisiti per ii diritto ad un lungo soggiorno del familiare UE in argomento.
6. Resta ovviamente inteso che, anche ai fini del rilascio di un visto di breve durata (tipo C), lo straniero dovrà comunque documentare Ia sussistenza dellle condizioni e requisiti per fruire e/o godere dellle favorevoli disposizioni o agevolazioni riservate al familiare del cittadino UE di cui alla direttiva 2004/38/CE , ovvero del D. lgs. 30/2007 .
Infine appare utile far presente che, anche in assenza di elementi che riconducano i richiederati nelle categorie previste dai paragrafi 2 e 3 delI' articoIo 2 del Decreto 30/2007 , le domande di visto potranno essere in ogni caso trattate ed esaminate, in presenza dei requisiti previsti, come se fossero ordinarie richieste di visto per turismo.
7. Per opportuna informazione di codesti Ufflci Visti, anche ai fini di adeguare le informazioni verso l'utenza interessata, si informa che il familiare del cittadino delI'Unione, per soggiorni superiori a tre mesi, dovrà richiedere direttarnente alla Questura competente la "Carta di soggiorno di familiare di un cittadino deIl'Unione", presentando ta documentazione prevista daIl' art. 10 del D. Lgs. 30/2007 ed adempiere alle formalità amministrative di iscrizione anagrafica presso il Comune.
8. Questo Centro Visti provvederà a breve ad aggiornare il data base visti del sito ministeriale; verrà altresi inserito un warning al programme L-VIS per una migliore gestione dei visti tipo D per motivi famlliari che continueranno, d'ora in avanti, ad essere previsti e rilasciati esclusivamente solo a favore di stranieri che si ricongiungono con cittadini stranieri residenti in Italia, ai sensi dell' art. 29 del T.U. e in presenza del prescritto nulla osta telematico nelI'appIlcativo SUI della RMV/L-Vis.
Quindi chi si sposa con cittadina/o cubana/o non deve più chiedere il visto per motivi familiari ma solo un turistico speciale di tipo C e poi in Italia,chiedere la carta di soggiorno sensi dlgs.30/2007 in questura
MESSAGGIO MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI del 6 agosto 2013
Oggetto: Abrogazione dell'obbligo di visto nazionale (tipo d) per "motivi familiari" a favore dei familiari di cittadini UE di cui all' art. 2 comma 1 lettera b) del d. lgs. 30/2007 , finora in uso ai fini di soggiorni di lunga durata (oltre i 90 giorni). Importanti novità operative.
Sentito al riguardo il Ministero deIl'Interno, si rende opportuno dare applicazione alle modiflche introdotte con Decreto Iegge 89/2011 , convertito con Legge n. 129/11 , in materia di Iibera circolazione e soggiorno dei cittadini UE e Ioro familiari, finalizzate al corretto recepimento della normativa dell'Unione europea ( 2004/38/CE ) nell'ordinamento nazionale. Nell'invitare ad una accurata lettura delle disposizioni, si evidenziano di seguito le modifiche di maggior rilievo introdotte nel decreto legislativo n. 30/2007 (che recepisce nel nostro ordinamento la direttiva menzionata), e che hanno rilevanza con Ie procedure e le istruzioni sin'ora in vigore per codesti Uffici Visti.
1. E' stato soppresso il richiamo all'obbIigo del visto d'ingresso, ai fini del soggiorno fino a tre mesi ( articolo 6, comma 2 ); ai fini dell'iscrizione anagraflca per i familiari del cittadino UE ( articolo 9, comma 5, Iettera a ); nonché ai finl del rilascio della carta di soggiorno di durata superiore a tre mesi per i famlliari del cittadino UE non aventi la cittadinanza di uno Stato membro ( articolo 10, comma 3, lettere a) e b) . Si osserva che già neile Linee guida fornite nel luglio 2009 Ia Commissione europea aveva chiarito che il rilascio della carta di soggiorno prescinde dai requisiti del soggiorno Iegale, in uno Stato membro, del familiare straniero del cittadino deII'Unione e, di conseguenza, dal possesso da parte del citato straniero di un visto d'ingresso.
2. La principale innovazione intervenuta é quindi la rimozione dei visto quale condizione per l'ingresso e il soggiorno in Itaiia dei familiari extracomunitari dei cittadini UE. Di conseguenza, codesti Uffici Visti non dovranno più rilasciare visti di ingresso nazionali (tipo D) per motivi famiiiari, ai fini di un lungo soggiorno (oltre i 90 giorni), ai cittadini stranieri, famiiiari di cittadini UE, come definiti dall' articolo 2, comma 1, lettera b) del Decreto legislativo n. 30/2007 , che accompagnano o raggiungono il cittadino UE, vale a dire:
a) al coniuge;
b) al partner che abbia contratto con il cittadino UE un'unione registrata suila base della legislazione di uno Stato membro (qualora la legislazione dello State membro ospitante equlpari l'unione registrata al rnatrimonio e nel rispetto delle condlzioni previste dalla pertinente Iegislazione dello State membro ospitante);
c) ai discendenti diretti di età inferiore a 21 anni o a carico e quelli del coniuge o partner di cui alla lettera b);
d) agli ascendenti diretti a carico e a quelli del conluge o partner di cui alla lettera b).
A favore degli stessi, verificato il vincolo di parentela/coniugio con ii cittadino UE, potrà invece essere rilasciato un visto Schengen di breve durata (fino a 98 giorni, tipo C) per turismo con ingressi multipli. II possesso di un visto tipo C continua infatti ad essere comunque necessarlo per l'attraversamento delle frontiere della UE per tutti gli stranieri soggetti a visto al sensi del Reg. CE 539/2001 (Elenco dei paesi terzi i cui clttadini devono essere in possesso del visto all'atto dell'attraversamento delle frontiere).
I visti a favore della predetta categoria di familiari UE sono rilasciati gratuitamente ( art. 5 D. Lgs 30/2007 ).
3. Restano invariate le disposizioni vigenti e le istruzioni in materia di agevolazioni per il rilascio di visti Schengen a favore delle persone definite dall' art. 3 comma 2 del predetto D. Lgs. 30/2007 ; per tali stranieri lo Stato membro ospitante "agevola" l'ingresso ed il soggiorno. Lo stesso articolo prevede che Io Stato membro effettui un esame approfondito della situazione personale e giustifichi l'eventuale rlfiuto del loro ingresso o soggiorno.
4. Per utilità di codesti Uffici e per connessione di argomento, si richiama il "considerando" delle Direttlva UE, la Comunicazione della Commissione COM (2009) 313, e in materia di visti brevi il Reg. 810/2009 (codice visti), in particolare gli articoli 1 e 24, e le indicazioni sui familiari di cittadini UE fornite nella paite III del Manuale pratico per Ia trattazione delle domande di visto.
Si osserva altresi che il Iegislatore, nel recepimento della norrnativa comunitaria nel quadro nazionale, ha esteso espressamente i benefici e l'appiicabilità della stessa anche ai familiari dl cittadini italiani, aventi la cittadinanza di uno Stato terzo ( art. 23 D.Lgs 30/2007 ).
5. Ci attendiamo che I'applicazione di tali disposizioni, oltre a rispettare Io spirito della direttiva e facilitare Ia libera circolazione dei soggetti destinatari della dlrettiva stessa, possa ridurre anche i carichi di lavoro di codesti Uffici Visti: che non dovranno più trattare alcuna pratica di visto nazionale per quei familiari UE, la cui nazionalià risulta non soggetta a visto ai fini delI'attraversamento delle frontiere. Costoro potranno quindi recarsi direttamente in Italia ed avanzare un'eventuale richiesta di Iungo soggiorno (oltre i 90 giorni) direttarnente alle Questure e ai Comuni, titolati a valutare Ia sussistenza delle condizioni e dei requisti norrnativi, relativamente al soggiorno e all'iscrizione anagrafica.
Le novità introdotte diminuiranno il carico di lavoro di cociesti Uffici anche riguardo aII'esame delle pratiche di visti verso quei familiari UE, la cui nazionalità risulti soggetta a visto ai fini dewattraversamento delle frontiere, a favore dei quali verré d'ora in avanti riiasciato un visto solo ai fini delfattraversamento delle frontiere di cui al precedente par. 2.
Verrà quindi rneno per queste categorie di utenze la disamina, in particolare, della questione dei "carico familiare" e delle "unioni registrate in un altro Stato", annose questioni che hanno reso sempre difficoltosa I'attività di codeste Sedi e che ora, per il riiascio di un visto di tipo C per turismo, non rivestono più particotare rilevanza, essendo demandate alle competenti amministrazioni in territorio nazionale l'accertamento della sussistenza delle condizioni e requisiti per ii diritto ad un lungo soggiorno del familiare UE in argomento.
6. Resta ovviamente inteso che, anche ai fini del rilascio di un visto di breve durata (tipo C), lo straniero dovrà comunque documentare Ia sussistenza dellle condizioni e requisiti per fruire e/o godere dellle favorevoli disposizioni o agevolazioni riservate al familiare del cittadino UE di cui alla direttiva 2004/38/CE , ovvero del D. lgs. 30/2007 .
Infine appare utile far presente che, anche in assenza di elementi che riconducano i richiederati nelle categorie previste dai paragrafi 2 e 3 delI' articoIo 2 del Decreto 30/2007 , le domande di visto potranno essere in ogni caso trattate ed esaminate, in presenza dei requisiti previsti, come se fossero ordinarie richieste di visto per turismo.
7. Per opportuna informazione di codesti Ufflci Visti, anche ai fini di adeguare le informazioni verso l'utenza interessata, si informa che il familiare del cittadino delI'Unione, per soggiorni superiori a tre mesi, dovrà richiedere direttarnente alla Questura competente la "Carta di soggiorno di familiare di un cittadino deIl'Unione", presentando ta documentazione prevista daIl' art. 10 del D. Lgs. 30/2007 ed adempiere alle formalità amministrative di iscrizione anagrafica presso il Comune.
8. Questo Centro Visti provvederà a breve ad aggiornare il data base visti del sito ministeriale; verrà altresi inserito un warning al programme L-VIS per una migliore gestione dei visti tipo D per motivi famlliari che continueranno, d'ora in avanti, ad essere previsti e rilasciati esclusivamente solo a favore di stranieri che si ricongiungono con cittadini stranieri residenti in Italia, ai sensi dell' art. 29 del T.U. e in presenza del prescritto nulla osta telematico nelI'appIlcativo SUI della RMV/L-Vis.
Quindi chi si sposa con cittadina/o cubana/o non deve più chiedere il visto per motivi familiari ma solo un turistico speciale di tipo C e poi in Italia,chiedere la carta di soggiorno sensi dlgs.30/2007 in questura
Ultima modifica di mosquito il Lun 6 Gen 2014 - 3:43 - modificato 2 volte.
mosquito- Admin
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Re: Abrogazione visto ricongiungimento familiare e passaggio a quello turistico
l' ambasciata Italiana a Cuba continua a rilasciare i Visti per ricongiungimento familiare. L' unica cosa che hanno cambiato è che finalmente non è più necessario munirsi dell' appuntamento ma basta presentarsi nei giorni stabiliti.
Anche a livello di documentazione, tutto è rimasto invariato
mosquito- Admin
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Re: Abrogazione visto ricongiungimento familiare e passaggio a quello turistico
by embajada italiana en Miramar
a partire dal prossimo 1° ottobre, sarà attivo uno sportello prioritario per la ricezione delle delle domande di visto per ricongiungimento familiare riservato ai cittadini cubani familiari di cittadini italiani entro il 1° grado di parentela (art.2 DLGS 30/2007). I soggetti interessati non saranno pertanto più tenuti a munirsi di previo appuntamento. Lo sportello sarà aperto il martedì ed il giovedì, dalle ore 09.30 alle ore 12.00. Nei giorni prestabiliti, sarà ammesso un numero massimo di 20 utenti, sulla base dell'ordine di arrivo.
mosquito- Admin
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Carattere : el VIEJO puttaniere
Re: Abrogazione visto ricongiungimento familiare e passaggio a quello turistico
Devo rileggere bene,ma dejame preguntarte,è una novità o quanto sopra è già in vigore dal 2011?
Il primo ottobre si intende 1 ottobre 2014?
Il primo ottobre si intende 1 ottobre 2014?
albertico- Messaggi : 3204
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Località : Vicenza
Carattere : Allergico alle richieste di ayudas y di ricariche singole doppie o triple
Re: Abrogazione visto ricongiungimento familiare e passaggio a quello turistico
albertico ha scritto:Devo rileggere bene,ma dejame preguntarte,è una novità o quanto sopra è già in vigore dal 2011?
Il primo ottobre si intende 1 ottobre 2014?
no no..è materia nuova di un paio di mesi fa...
la norma del 2011 è stata recepita solo con una comunicazione di agosto scorso ,come puoi leggere sopra..
nella pratica non si fa piu' il visto di riunificazione familiare che viene sostituito da uno turistico ad hoc,
per la richiesta ci stanno una o due giornate dedicate (il martedi' di sicuro) dove ci si puo' presentare direttamente in ambasciata senza necessita' del turno..come riportato sopra..
-------------------------------
ps
esta' casado tu amiguito?
e il nene/a l'ha gia' riconosciuto/a ?
cosa vorrebbe fare in pratica?
Ultima modifica di mosquito il Lun 30 Dic 2013 - 4:38 - modificato 1 volta.
mosquito- Admin
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Località : Bollo.gna
Carattere : el VIEJO puttaniere
Re: Abrogazione visto ricongiungimento familiare e passaggio a quello turistico
Pregunta:
Coppia italo cubana non sposati.
Padre residente in Italia.
Madre residente a Cuba.
Figlio riconosciuto residente a Cuba ma iscritto all'Aire.
Trascrizione atto di nascita già avvenuta.
Pregunta:
La madre può chiedere la residenza in Italia? E cosa deve fare?
Grazie.
Coppia italo cubana non sposati.
Padre residente in Italia.
Madre residente a Cuba.
Figlio riconosciuto residente a Cuba ma iscritto all'Aire.
Trascrizione atto di nascita già avvenuta.
Pregunta:
La madre può chiedere la residenza in Italia? E cosa deve fare?
Grazie.
albertico- Messaggi : 3204
Data d'iscrizione : 04.11.12
Località : Vicenza
Carattere : Allergico alle richieste di ayudas y di ricariche singole doppie o triple
Re: Abrogazione visto ricongiungimento familiare e passaggio a quello turistico
tu devi fare la pratica di ricongiungimento familiare (che ora non c'è piu ma è per turismo di familiari di cittadino italiano)
tu devi prenotare la data dell'intervista nel sito dell'ambasciata italiana lei deve andare con la stampa del turno ed i seguenti documenti:
formulario per la domanda del visto d'ingresso ( http://vistoperitalia.esteri.it/Moduli/it%5CFormulario%20Visto%20Nazionale.pdf) che lo danno all'ambasciata
fotografia recente in formato tessera
documento di viaggio in corso di validità con scadenza superiore di almeno tre mesi a quella del visto richiesto (passaporto cubano)
documentazione comprovante lo status di familiare o coniuge del cittadino straniero residente in Italia (certificato di nascita legalizzato MINREX e tradotto)
comunque se la tipa vive all'havana consiglio per sicurezza fare un giro all'ambasciata italiano e chiedere a javier perchè sarebbe mamma e foglio perchè l'avente titolo è il figlio......
tra l'altro prima si dovrebbe registrare la paternità all'ambasciata
tu devi prenotare la data dell'intervista nel sito dell'ambasciata italiana lei deve andare con la stampa del turno ed i seguenti documenti:
formulario per la domanda del visto d'ingresso ( http://vistoperitalia.esteri.it/Moduli/it%5CFormulario%20Visto%20Nazionale.pdf) che lo danno all'ambasciata
fotografia recente in formato tessera
documento di viaggio in corso di validità con scadenza superiore di almeno tre mesi a quella del visto richiesto (passaporto cubano)
documentazione comprovante lo status di familiare o coniuge del cittadino straniero residente in Italia (certificato di nascita legalizzato MINREX e tradotto)
comunque se la tipa vive all'havana consiglio per sicurezza fare un giro all'ambasciata italiano e chiedere a javier perchè sarebbe mamma e foglio perchè l'avente titolo è il figlio......
tra l'altro prima si dovrebbe registrare la paternità all'ambasciata
giumiro- Messaggi : 2903
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