Cerca
Ultimi argomenti attivi
Chi è online?
In totale ci sono 12 utenti online: 0 Registrati, 0 Nascosti e 12 Ospiti :: 1 Motore di ricercaNessuno
Il numero massimo di utenti online contemporaneamente è stato 85 il Sab 9 Giu 2012 - 10:49
Al via secondo round di trattative con delegazione USA sull'immigrazione,dopo luglio 2013,
Pagina 1 di 1
Al via secondo round di trattative con delegazione USA sull'immigrazione,dopo luglio 2013,
http://america24.com/news/cuba-riprendono-negoziati-con-usa-su-migrazione
Cuba, riprendono i negoziati con Usa su migrazione
Il via del secondo round delle trattative da luglio nel giorno della prima apparizione pubblica da aprile dell'ex leader Fidel Castro
Nel giorno in cui l'ex presidente cubano Fidel Castro, 87 anni, ha fatto la sua prima apparizione pubblica dal 9 aprile scorso per fare visita a uno studio d'arte, Cuba ha ripreso le trattative con gli Stati Uniti sull'implementazione di un accordo esistente da quasi due decenni per incoraggiare una migrazione legale e sicura tra i due Paesi. Lo ha confermato un funzionario della "U.S. Interests Section" (Usint) ad Havana, l'edificio dove aveva sede l'ambasciata degli Stati Uniti e in cui vengono svolte funzioni simili a quelle messe in atto dal governo americano all'estero: servizi consolari, attività economiche e politiche, programmi diplomatici e trattamento di richieste di rifugiati.
Le trattative, che termineranno domani, rappresentano il secondo round dopo quello tenuto a Washington nel luglio del 2013 e che a sua volta si era verificato in seguito a due anni di paralisi.
La delegazione americana è arrivata sull'isola cubana martedì. I negoziati riguardano l'implementazione delle intese raggiunte nel 1994 e 1995, dopo una crisi in cui migliaia di cubani hanno lasciato l'isola e a bordo di zattere hanno disperatamente tentato di raggiungere la Florida. "In base a questi accordi, entrambi i governi sono impegnati a promuovere una migrazione sicura, legale e ordinata dei migranti tra i due Paesi", ha recentemente dichiarato un portavoce degli Stati Uniti.
La legge americana concede automaticamente lo status di rifugiato ai cubani che riescono ad approdare sulle coste statunitensi. Sebbene Havana e Washington non abbiano relazioni diplomatiche complete dal 1961, questioni bilaterali sono gestite dai rispettivi uffici nelle capitali dei due Paesi.
I negoziati sono partiti dopo un mese dalla stretta di mano tra il presidente americano Barack Obama e quello cubano Raul Castro - fratello di Fidel, al potere dal gennaio 2008 - avvenuta in Sud Africa in occasione di un memoriale dedicato a Nelson Mandela. Tra l'altro i cubani stanno viaggiando all'estero grazie a un insieme di nuove leggi più morbide. Nei primi 10 mesi del 2013 i cittadini dell'isola hanno effettuato oltre 250.000 viaggi all'estero. Il 36% circa del totale aveva come meta gli Stati Uniti, dove c'è una larga comunità cubana.
Cuba, riprendono i negoziati con Usa su migrazione
Il via del secondo round delle trattative da luglio nel giorno della prima apparizione pubblica da aprile dell'ex leader Fidel Castro
Nel giorno in cui l'ex presidente cubano Fidel Castro, 87 anni, ha fatto la sua prima apparizione pubblica dal 9 aprile scorso per fare visita a uno studio d'arte, Cuba ha ripreso le trattative con gli Stati Uniti sull'implementazione di un accordo esistente da quasi due decenni per incoraggiare una migrazione legale e sicura tra i due Paesi. Lo ha confermato un funzionario della "U.S. Interests Section" (Usint) ad Havana, l'edificio dove aveva sede l'ambasciata degli Stati Uniti e in cui vengono svolte funzioni simili a quelle messe in atto dal governo americano all'estero: servizi consolari, attività economiche e politiche, programmi diplomatici e trattamento di richieste di rifugiati.
Le trattative, che termineranno domani, rappresentano il secondo round dopo quello tenuto a Washington nel luglio del 2013 e che a sua volta si era verificato in seguito a due anni di paralisi.
La delegazione americana è arrivata sull'isola cubana martedì. I negoziati riguardano l'implementazione delle intese raggiunte nel 1994 e 1995, dopo una crisi in cui migliaia di cubani hanno lasciato l'isola e a bordo di zattere hanno disperatamente tentato di raggiungere la Florida. "In base a questi accordi, entrambi i governi sono impegnati a promuovere una migrazione sicura, legale e ordinata dei migranti tra i due Paesi", ha recentemente dichiarato un portavoce degli Stati Uniti.
La legge americana concede automaticamente lo status di rifugiato ai cubani che riescono ad approdare sulle coste statunitensi. Sebbene Havana e Washington non abbiano relazioni diplomatiche complete dal 1961, questioni bilaterali sono gestite dai rispettivi uffici nelle capitali dei due Paesi.
I negoziati sono partiti dopo un mese dalla stretta di mano tra il presidente americano Barack Obama e quello cubano Raul Castro - fratello di Fidel, al potere dal gennaio 2008 - avvenuta in Sud Africa in occasione di un memoriale dedicato a Nelson Mandela. Tra l'altro i cubani stanno viaggiando all'estero grazie a un insieme di nuove leggi più morbide. Nei primi 10 mesi del 2013 i cittadini dell'isola hanno effettuato oltre 250.000 viaggi all'estero. Il 36% circa del totale aveva come meta gli Stati Uniti, dove c'è una larga comunità cubana.
mosquito- Admin
- Messaggi : 16420
Data d'iscrizione : 25.04.12
Località : Bollo.gna
Carattere : el VIEJO puttaniere
Re: Al via secondo round di trattative con delegazione USA sull'immigrazione,dopo luglio 2013,
http://www.oncubamagazine.com/actualidad/cuba-y-estados-unidos-conversan-sobre-asuntos-migratorios/
Cuba y Estados Unidos conversan sobre asuntos migratorios
Representantes de los gobiernos estadounidense y cubano reanudaron diálogos sobre migración en un ambiente respetuoso este jueves en La Habana, luego de seis meses de haber acontecido uno similar en Washington.
Ocupó el desarrollo de la cita —al igual que en la reunión anterior— la revisión del cumplimiento de los acuerdos vigentes en esta área entre los dos países y la evaluación de las acciones emprendidas, de manera conjunta, para enfrentar la emigración ilegal y el tráfico de personas.
La delegación cubana —encabezada por la directora de Estados Unidos del Ministerio de Relaciones Exteriores de Cuba, Josefina Vidal Ferreiro— insistió en que esos fenómenos no podrán erradicarse ni lograrse un flujo migratorio legal, seguro y ordenado estre la Isla y EE.UU. —propósito en que ha asegurado esforzarse el gabinete norteamericano, a pesar de mantener su política hacia la Isla—, mientras no se deroguen la política de pies secos-pies mojados y la Ley de Ajuste Cubano; principales estímulos —a juicio de Cuba— de salidas ilegales y arribos irregulares de ciudadanos cubanos a tierra nortemericana.
Durante el contacto, los funcionarios cubanos ofrecieron datos actualizados sobre la implementación de los nuevos procedimientos migratorios en su territorio, así como acerca de los acuerdos suscritos con otros países de la región, como parte de una política dirigida a regularizar los movimientos migratorios recíprocos. Reiteraron, asimismo, su disposición a continuar el diálogo sobre temas de interés mutuo, por su importancia para ambas naciones.
Los intercambios sugieren la recuperación de la sistematicidad que los distinguió (dos veces de manera anual) desde 1995, y que parecía extinta tras suspenderse en 2003, durante la administración de George W. Bush. Seis años después el presidente Barack Obama retomó tales encuentros; sin embargo, meses más tarde volvieron a interrumpirse, sin pronunciamientos oficiales.
En julio pasado, la capital estadounidense acogió a las delegaciones de ambos países que —también presididas por el subsecretario asistente del Buró para Asuntos del Hemisferio Occidental del Departamento de Estado, Edward Alex Lee, y la directora de Estados Unidos del Ministerio de Relaciones Exteriores de Cuba, Josefina Vidal Ferreiro, respecivamente— restablecieron las ronda de conversaciones migratorias.
La delegación cubana comunicó en aquella ocasión que su Gobierno ratificaba el Protocolo Contra el Tráfico Ilícito de Migrantes por Tierra, Mar y Aire, así como el encaminado a Prevenir, Reprimir y Sancionar la Trata de Personas, Especialmente Mujeres y Niños, instrumentos complementarios de la Convención de las Naciones Unidas contra la Delincuencia Organizada Transnacional.
El gobierno en la mayor de las Antillas había suprimido en enero de 2013 el tan cuestionado Permiso de Salida y extendido el tiempo admisible de permanencia de sus ciudadanos fuera del territorio nacional, a fin de actualizar sus procedimientos migratorios.
Timothy Roche, cónsul estadounidense en La Habana, reconoció en entrevista al periódico Granma en marzo, que aunque veía con buenos ojos esa reforma, su política de visas hacia Cuba permanecía igual. Pero apenas transcurridos 4 meses se aprobaba una medida que permitía a los cubanos residentes en el Archipiélago solicitar un visado de no inmigrante con posibilidad de entrada múltiple a EE.UU. y validez por cinco años.
Así, expuso Conrad Tribble, jefe adjunto de la Sección de Intereses de Estados Unidos en La Habana, se aligeraba la carga de los trámites a quienes deseaban o necesitaban visitar su país y clasificaban para ser aprobados, pues sin tener que concertar y pagar una nueva entrevista podrían viajar a territorio norteamericano, dentro del período de validez de la visa concedida.
El más reciente incidente que avivó tensiones y preocupaciones —no solo administrativas, sino ciudadanas, entre una y otra orillas— data de finales de 2013, cuando Cuba anunció y lamentó el cierre inminente de sus oficinas consulares en EE.UU., si el Departamento del Tesoro no solucionaba la imposibilidad legislativa para operar sus cuentas en territorio estadounidense a través de un banco, mediante el cual cumplir aquellas obligaciones financieras contraídas con entidades y proveedores de servicios básicos. Hasta el 17 de febrero venidero la Oficina de Intereses cubana en Washington, provisionalmente, permanecerá funcionando de manera habitual, gracias a la prórroga concertada con el banco M&T.
En una coyuntura complicada y perfectible aconteció otra vez el diálogo migratorio entre ambas naciones. Si se estima que la presencia de cubanos asentados en el exterior y sus descendientes ronda los dos millones y buena parte de esa cifra reside en EE.UU., las expectativas alrededor de posibles acuerdos también deben ser millonarias.
Cuba y Estados Unidos conversan sobre asuntos migratorios
Representantes de los gobiernos estadounidense y cubano reanudaron diálogos sobre migración en un ambiente respetuoso este jueves en La Habana, luego de seis meses de haber acontecido uno similar en Washington.
Ocupó el desarrollo de la cita —al igual que en la reunión anterior— la revisión del cumplimiento de los acuerdos vigentes en esta área entre los dos países y la evaluación de las acciones emprendidas, de manera conjunta, para enfrentar la emigración ilegal y el tráfico de personas.
La delegación cubana —encabezada por la directora de Estados Unidos del Ministerio de Relaciones Exteriores de Cuba, Josefina Vidal Ferreiro— insistió en que esos fenómenos no podrán erradicarse ni lograrse un flujo migratorio legal, seguro y ordenado estre la Isla y EE.UU. —propósito en que ha asegurado esforzarse el gabinete norteamericano, a pesar de mantener su política hacia la Isla—, mientras no se deroguen la política de pies secos-pies mojados y la Ley de Ajuste Cubano; principales estímulos —a juicio de Cuba— de salidas ilegales y arribos irregulares de ciudadanos cubanos a tierra nortemericana.
Durante el contacto, los funcionarios cubanos ofrecieron datos actualizados sobre la implementación de los nuevos procedimientos migratorios en su territorio, así como acerca de los acuerdos suscritos con otros países de la región, como parte de una política dirigida a regularizar los movimientos migratorios recíprocos. Reiteraron, asimismo, su disposición a continuar el diálogo sobre temas de interés mutuo, por su importancia para ambas naciones.
Los intercambios sugieren la recuperación de la sistematicidad que los distinguió (dos veces de manera anual) desde 1995, y que parecía extinta tras suspenderse en 2003, durante la administración de George W. Bush. Seis años después el presidente Barack Obama retomó tales encuentros; sin embargo, meses más tarde volvieron a interrumpirse, sin pronunciamientos oficiales.
En julio pasado, la capital estadounidense acogió a las delegaciones de ambos países que —también presididas por el subsecretario asistente del Buró para Asuntos del Hemisferio Occidental del Departamento de Estado, Edward Alex Lee, y la directora de Estados Unidos del Ministerio de Relaciones Exteriores de Cuba, Josefina Vidal Ferreiro, respecivamente— restablecieron las ronda de conversaciones migratorias.
La delegación cubana comunicó en aquella ocasión que su Gobierno ratificaba el Protocolo Contra el Tráfico Ilícito de Migrantes por Tierra, Mar y Aire, así como el encaminado a Prevenir, Reprimir y Sancionar la Trata de Personas, Especialmente Mujeres y Niños, instrumentos complementarios de la Convención de las Naciones Unidas contra la Delincuencia Organizada Transnacional.
El gobierno en la mayor de las Antillas había suprimido en enero de 2013 el tan cuestionado Permiso de Salida y extendido el tiempo admisible de permanencia de sus ciudadanos fuera del territorio nacional, a fin de actualizar sus procedimientos migratorios.
Timothy Roche, cónsul estadounidense en La Habana, reconoció en entrevista al periódico Granma en marzo, que aunque veía con buenos ojos esa reforma, su política de visas hacia Cuba permanecía igual. Pero apenas transcurridos 4 meses se aprobaba una medida que permitía a los cubanos residentes en el Archipiélago solicitar un visado de no inmigrante con posibilidad de entrada múltiple a EE.UU. y validez por cinco años.
Así, expuso Conrad Tribble, jefe adjunto de la Sección de Intereses de Estados Unidos en La Habana, se aligeraba la carga de los trámites a quienes deseaban o necesitaban visitar su país y clasificaban para ser aprobados, pues sin tener que concertar y pagar una nueva entrevista podrían viajar a territorio norteamericano, dentro del período de validez de la visa concedida.
El más reciente incidente que avivó tensiones y preocupaciones —no solo administrativas, sino ciudadanas, entre una y otra orillas— data de finales de 2013, cuando Cuba anunció y lamentó el cierre inminente de sus oficinas consulares en EE.UU., si el Departamento del Tesoro no solucionaba la imposibilidad legislativa para operar sus cuentas en territorio estadounidense a través de un banco, mediante el cual cumplir aquellas obligaciones financieras contraídas con entidades y proveedores de servicios básicos. Hasta el 17 de febrero venidero la Oficina de Intereses cubana en Washington, provisionalmente, permanecerá funcionando de manera habitual, gracias a la prórroga concertada con el banco M&T.
En una coyuntura complicada y perfectible aconteció otra vez el diálogo migratorio entre ambas naciones. Si se estima que la presencia de cubanos asentados en el exterior y sus descendientes ronda los dos millones y buena parte de esa cifra reside en EE.UU., las expectativas alrededor de posibles acuerdos también deben ser millonarias.
mosquito- Admin
- Messaggi : 16420
Data d'iscrizione : 25.04.12
Località : Bollo.gna
Carattere : el VIEJO puttaniere
Argomenti simili
» Volo diretto New York-Havana da luglio con JETBLUE
» Delegazione di parlamentari statunitensi in visita da Raul e a kuba
» Delegazione di senatori amerikani capitanata da Nancy Pelosi termina su visita
» Visita di una delegazione di impresari americani capeggiata da A.Cuomo gov. dello stato de N.York
» Resultados del día 21.1.2013 - 52 SNB
» Delegazione di parlamentari statunitensi in visita da Raul e a kuba
» Delegazione di senatori amerikani capitanata da Nancy Pelosi termina su visita
» Visita di una delegazione di impresari americani capeggiata da A.Cuomo gov. dello stato de N.York
» Resultados del día 21.1.2013 - 52 SNB
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Mer 18 Apr 2018 - 0:14 Da mosquito
» Camila CABELLO : "MADE EN MIAMI " documental sobre la EXITOSA CANTANTE CUBANA
Mer 28 Feb 2018 - 2:52 Da mosquito
» Giu' nuestro mariconcito.. .volvio'
Mer 28 Feb 2018 - 2:17 Da mosquito
» Se suicida FIDELITO -( Fidel Castro Diaz Balart)
Sab 3 Feb 2018 - 1:04 Da mosquito
» FELIZ NAVIDAD Y ANO NUEVO !
Dom 31 Dic 2017 - 18:37 Da giumiro
» Gravi incidenti con gravi ustionati per i fuochi artificiali alle Parrandas de Remedios
Sab 30 Dic 2017 - 16:06 Da giumiro
» Squalo killer morde mortalmente un giovane holguinero che faceva il bagno di notte presso playa Guardalavaca
Mar 7 Nov 2017 - 3:27 Da mosquito
» Ataques acusticos
Lun 23 Ott 2017 - 1:01 Da mosquito
» Ladas Vesta en Kuba
Ven 13 Ott 2017 - 22:04 Da mosquito