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Raul Castro dal Papa in Vaticano dichiara che "..se Francisco continua cosi',ritornera' alla religione cattolica.."
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Raul Castro dal Papa in Vaticano dichiara che "..se Francisco continua cosi',ritornera' alla religione cattolica.."
El papa Juan Pablo II junto a Fidel Castro, durante la visita que el mandatario cubano realizó al Vaticano en 1996
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Cuba, domenica Raùl Castro dal Papa. Disgelo con Usa, sì a collegamenti via traghetto
La visita da Bergoglio avverrà in forma strettamente privata: il capo di Stato sarà ricevuto nello studio del pontefice. A settembre Francesco farà tappa sull'isola caraibica. Tra le novità da Washington, anche il via libera ai voli a partire da luglio
CITTA' DEL VATICANO - Il presidente cubano Raul Castro sarà ricevuto domenica in Vaticano da Papa Francesco. La notizia è stata confermata dal direttore della sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi. La visita, è stato precisato, avverrà in forma strettamente privata e avrà luogo nello studio del pontefice nell'aula Paolo VI. Si tratta di un preludio della stretta di mano che i due si scambieranno pubblicamente a settembre, quando Bergoglio farà tappa nell'isola caraibica prima del viaggio programmato negli Stati Uniti.
Nei rapporti tra Raul Castro e la Santa Sede pesa il ruolo che il pontefice argentino ha avuto nel riavvicinamento fra Cuba e gli Stati Uniti. Il capo di Stato, fratello dello storico leader della rivoluzione, ha pubblicamente ringraziato il Papa per la mediazione. E l'invito a visitare Cuba rivolto a Francesco non è caduto nel vuoto. Una prima nota vaticana, il 17 aprile aveva assicurato che il Papa aveva "preso in considerazione l'idea di compiere una tappa a Cuba in occasione del suo prossimo viaggio negli Stati Uniti. Tuttavia - proseguiva - i contatti con le Autorità del Paese sono ancora ad uno stadio troppo iniziale perché oggi si possa parlare di questa tappa come di una decisione presa e di un progetto operativo". Ma sono passati appena 5 giorni per la conferma: la tappa cubana del viaggio in America avverrà a ridosso dell'arrivo negli Stati Uniti previsto il 20 settembre. Francesco sarà il terzo pontefice ad atterrare all'Avana: prima di lui, erano arrivati Giovanni Paolo II nel 1998 e Benedetto XVI nel 2012.
Anche la visita di Raul Castro in Vaticano ha un precedente: il presidente cubano Raul Castro è già stato in visita a Roma alla fine del 1997, quando ricopriva la carica di ministro della Difesa. In quell'occasione giunse a sopresa nella Capitale il 4 dicembre, proveniente da Pechino e il Vaticano riferì che aveva chiesto di visitare in forma privata alcuni dei luoghi più celebri presenti nello stato pontificio. Prima di Raul, il fratello Fidel, in occasione di un vertice sull'alimentazione alla Fao del 1996, incontrò in Vaticano Giovanni Paolo II.
Intanto, il Tesoro americano ha autorizzato i collegamenti via mare con traghetti tra gli Stati Uniti e Cuba. La notizia è l'ennesimo segno della riapertura delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi dopo quasi cinquant'anni. Il disgelo tra i due stati è arrivato
el flaquito- Messaggi : 502
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Re: Raul Castro dal Papa in Vaticano dichiara che "..se Francisco continua cosi',ritornera' alla religione cattolica.."
visita in forma strettamente "privata"
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Re: Raul Castro dal Papa in Vaticano dichiara che "..se Francisco continua cosi',ritornera' alla religione cattolica.."
http://www.diariodecuba.com/cuba/1430852267_14397.html
Raúl Castro se reunirá con el Papa en el Vaticano
El dictador realizará una visita extraoficial a la Santa Sede el próximo 10 de mayo.
El general Raúl Castro mantendrá un encuentro "estrictamente privado" con el papa Francisco en el Vaticano el próximo domingo 10 de mayo, informó este martes la Santa Sede en un comunicado, informa AP.
"El domingo 10 de mayo, en el curso de la mañana, el Santo Padre recibirá de forma estrictamente privada al presidente de Cuba, Raúl Castro", ha informado L'Osservatore Romano, indicó Europa Press.
El portavoz vaticano, Federico Lombardi, ha explicado que el encuentro no trascenderá a los medios de comunicación porque la visita de Castro es extraoficial.
Este cara a cara precederá al del próximo mes de septiembre, cuando Francisco tiene previsto viajar a la Isla, antes de dirigirse a Estados Unidos, en otra visita oficial.
Los lazos entre la Iglesia Católica y Cuba se han estrechado en los últimos meses porque, según reveló el propio Castro, el Papa medió, junto a Canadá, para conseguir el acuerdo con Estados Unidos para normalizar las relaciones bilaterales.
Raúl Castro se reunirá con el Papa en el Vaticano
El dictador realizará una visita extraoficial a la Santa Sede el próximo 10 de mayo.
El general Raúl Castro mantendrá un encuentro "estrictamente privado" con el papa Francisco en el Vaticano el próximo domingo 10 de mayo, informó este martes la Santa Sede en un comunicado, informa AP.
"El domingo 10 de mayo, en el curso de la mañana, el Santo Padre recibirá de forma estrictamente privada al presidente de Cuba, Raúl Castro", ha informado L'Osservatore Romano, indicó Europa Press.
El portavoz vaticano, Federico Lombardi, ha explicado que el encuentro no trascenderá a los medios de comunicación porque la visita de Castro es extraoficial.
Este cara a cara precederá al del próximo mes de septiembre, cuando Francisco tiene previsto viajar a la Isla, antes de dirigirse a Estados Unidos, en otra visita oficial.
Los lazos entre la Iglesia Católica y Cuba se han estrechado en los últimos meses porque, según reveló el propio Castro, el Papa medió, junto a Canadá, para conseguir el acuerdo con Estados Unidos para normalizar las relaciones bilaterales.
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Re: Raul Castro dal Papa in Vaticano dichiara che "..se Francisco continua cosi',ritornera' alla religione cattolica.."
http://www.repubblica.it/esteri/2015/05/10/news/castro_vaticano-114004194/
Papa Francesco e il presidente cubano Raul Castro in un faccia a faccia di circa un'ora.
La visita in forma strettamente privata è avvenuta nello studio del Pontefice nell'aula Paolo VI.
Al termine dell'incontro, il Pontefice ha accompagnato il presidente cubano e c'e stata la stretta di mano tra i due.
Un preludio di quello che avverrà a settembre quando il Pontefice farà tappa nell'isola caraibica.
Nei rapporti tra Castro e la Santa Sede, il ruolo che il Pontefice argentino ha avuto nel riavvicinamento tra Cuba e gli Stati Uniti.
Tanto che il leader cubano, uscito dall'incontro ha detto: "Ho ringraziato il Santo Padre per il suo contributo al riavvicinamento tra Cuba e gli Stati Uniti". E più tardi ha lasciato tutti stupiti affermando: "Sono rimasto molto colpito dalla saggezza e modestia del Papa. Se continua così tornerò alla Chiesa cattolica. Io sono del partito comunista che non ha mai ammesso i credenti, anche se ora si sono fatti passi avanti"
Poi l'incontro e la conferenza stampa con Renzi. Temi più politici, e nella conferenza stampa un accenno ai diritti umani per poi tornare al disgelo e concludere: "Noi non avremmo mai dovuto essere inclusi nella lista dei paesi terroristi. Forse il prossimo 28 maggio il Senato degli Stati Uniti ci toglierà da questa famosa lista".
"Nel colloquio con il Papa - ha spiegato Padre Federico Lombardi portavoce vaticano - si è parlato anche dell'accoglienza che verrà data dai cubani al Papa" nella prossima visita nell'isola caraibica che avverrà a settembre. Non a caso il quotidiano del Partito comunista cubano "Granma" nel suo articolo dedicato alla visita di Castro in Italia aveva sottolineato: "Il Sommo Pontefice, che ha annunciato recentemente una visita a Cuba in settembre, ha offerto il suo appoggio nel miglioramento dei rapporti fra gli Stati Uniti e l'isola, gesto che fu riconosciuto da Raul nel suo discorso del 17 dicembre 2014, quando rese pubblica la decisione sulla ripresa dei rapporti diplomatici fra i due Paesi".
Al termine del colloquio, papa Francesco ha donato al suo ospite il medaglione con San Martino. "Con questo mantello copre il povero - ha spiegato il Pontefice - E' un'intuizione di quello che dobbiamo fare: dobbiamo coprire la miseria della gente e poi promuovere la gente. Mi piace molto regalare questo, perché è un segno di buona volontà". Bergoglio ha donato a Castro anche la sua esortazione apostolica Evangelii gaudium.
"Questo è il testo dove ci sono alcune di quelle dichiarazioni che a lei piacciono", gli ha spiegato, sottolineando come nel documento ci sia "una parte religiosa e una parte sociale".
Papa Francesco e il presidente cubano Raul Castro in un faccia a faccia di circa un'ora.
La visita in forma strettamente privata è avvenuta nello studio del Pontefice nell'aula Paolo VI.
Al termine dell'incontro, il Pontefice ha accompagnato il presidente cubano e c'e stata la stretta di mano tra i due.
Un preludio di quello che avverrà a settembre quando il Pontefice farà tappa nell'isola caraibica.
Nei rapporti tra Castro e la Santa Sede, il ruolo che il Pontefice argentino ha avuto nel riavvicinamento tra Cuba e gli Stati Uniti.
Tanto che il leader cubano, uscito dall'incontro ha detto: "Ho ringraziato il Santo Padre per il suo contributo al riavvicinamento tra Cuba e gli Stati Uniti". E più tardi ha lasciato tutti stupiti affermando: "Sono rimasto molto colpito dalla saggezza e modestia del Papa. Se continua così tornerò alla Chiesa cattolica. Io sono del partito comunista che non ha mai ammesso i credenti, anche se ora si sono fatti passi avanti"
Poi l'incontro e la conferenza stampa con Renzi. Temi più politici, e nella conferenza stampa un accenno ai diritti umani per poi tornare al disgelo e concludere: "Noi non avremmo mai dovuto essere inclusi nella lista dei paesi terroristi. Forse il prossimo 28 maggio il Senato degli Stati Uniti ci toglierà da questa famosa lista".
"Nel colloquio con il Papa - ha spiegato Padre Federico Lombardi portavoce vaticano - si è parlato anche dell'accoglienza che verrà data dai cubani al Papa" nella prossima visita nell'isola caraibica che avverrà a settembre. Non a caso il quotidiano del Partito comunista cubano "Granma" nel suo articolo dedicato alla visita di Castro in Italia aveva sottolineato: "Il Sommo Pontefice, che ha annunciato recentemente una visita a Cuba in settembre, ha offerto il suo appoggio nel miglioramento dei rapporti fra gli Stati Uniti e l'isola, gesto che fu riconosciuto da Raul nel suo discorso del 17 dicembre 2014, quando rese pubblica la decisione sulla ripresa dei rapporti diplomatici fra i due Paesi".
Al termine del colloquio, papa Francesco ha donato al suo ospite il medaglione con San Martino. "Con questo mantello copre il povero - ha spiegato il Pontefice - E' un'intuizione di quello che dobbiamo fare: dobbiamo coprire la miseria della gente e poi promuovere la gente. Mi piace molto regalare questo, perché è un segno di buona volontà". Bergoglio ha donato a Castro anche la sua esortazione apostolica Evangelii gaudium.
"Questo è il testo dove ci sono alcune di quelle dichiarazioni che a lei piacciono", gli ha spiegato, sottolineando come nel documento ci sia "una parte religiosa e una parte sociale".
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Re: Raul Castro dal Papa in Vaticano dichiara che "..se Francisco continua cosi',ritornera' alla religione cattolica.."
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"Noi non avremmo mai dovuto essere inclusi nella lista dei paesi terroristi. Forse il prossimo 28 maggio il Senato degli Stati Uniti ci toglierà da questa famosa lista", ha aggiunto Castro davanti ai giornalisti dopo il colloquio con Renzi. "Sono rimasto molto colpito dalla saggezza e modestia del Papa. Leggo tutti i suoi discorsi e a Renzi ho detto: 'se il Papa continua così tornerò alla Chiesa cattolica'. Io sono del partito comunista che non ha mai ammesso i credenti" anche se ora si sono fatti passi avanti. Così Raul Castro elogia Papa Bergoglio dopo l'incontro con Renzi. "Noi - aggiunge Castro - veniamo accusati di non rispettare i diritti umani. Ma chi li rispetta nel mondo? Da noi la salute è un diritto per tutti come l'istruzione. Noi riconosciamo di aver compiuto degli errori ma i diritti umani non devono essere strumentalizzati per mala-politica".
E' durato circa un'ora il colloquio privato tra Papa Francesco e il presidente cubano Raul Castro nello studio del Pontefice presso l'aula Paolo VI. Al termine del colloquio Papa Francesco ed il presidente cubano Raul Castro si sono scambiati una lunga e cordiale stretta di mano. "Ho ringraziato il Santo Padre per il suo contributo al riavvicinamento tra Cuba e gli Stati Uniti", ha detto Castro
Dopo il colloquio privato durato 55 minuti, Raul Castro ha donato a papa Francesco una medaglia commemorativa dei 200 anni della cattedrale dell'Avana. "Di queste medaglie ce ne sono solo 25, e una è questa", ha detto al Pontefice il presidente cubano. Inoltre ha donato un quadro fatto dall'artista cubano Kacho, presente nella delegazione, che raffigura una croce realizzata con barconi come quelli che trasportano i migranti e con davanti una persona inginocchiata a pregare: il quadro, hanno detto i rappresentanti cubani, realizzato espressamente per la visita, è ispirato al viaggio fatto nel luglio 2013 dal Papa a Lampedusa.
"Questo è l'artista", ha detto a un certo punto Raul Castro presentandolo al Papa. "Ho preso ispirazione dall'attenzione del Papa per i migranti", ha detto l'autore del quadro. Kacho l'anno scorso aveva fatto una mostra al al Palazzo della Cancelleria, a Roma, dopo di che aveva scritto al Papa, che gli aveva risposto.
Al termine del colloquio privato, papa Francesco ha donato al presidente cubano Raul Castro il Medaglione con San Martino. "Con questo mantello copre il povero - ha spiegato il Pontefice -. E' un'intuizione di quello che dobbiamo fare: dobbiamo coprire la miseria della gente e poi promuovere la gente. Mi piace molto regalare questo, perché è un segno di buona volontà". Bergoglio ha donato a Castro anche la sua esortazione apostolica Evangelii gaudium. "Questo è il testo dove ci sono alcune di quelle dichiarazioni che a lei piacciono", gli ha spiegato, sottolineando come nel documento ci sia "una parte religiosa e una parte sociale".
"Noi non avremmo mai dovuto essere inclusi nella lista dei paesi terroristi. Forse il prossimo 28 maggio il Senato degli Stati Uniti ci toglierà da questa famosa lista", ha aggiunto Castro davanti ai giornalisti dopo il colloquio con Renzi. "Sono rimasto molto colpito dalla saggezza e modestia del Papa. Leggo tutti i suoi discorsi e a Renzi ho detto: 'se il Papa continua così tornerò alla Chiesa cattolica'. Io sono del partito comunista che non ha mai ammesso i credenti" anche se ora si sono fatti passi avanti. Così Raul Castro elogia Papa Bergoglio dopo l'incontro con Renzi. "Noi - aggiunge Castro - veniamo accusati di non rispettare i diritti umani. Ma chi li rispetta nel mondo? Da noi la salute è un diritto per tutti come l'istruzione. Noi riconosciamo di aver compiuto degli errori ma i diritti umani non devono essere strumentalizzati per mala-politica".
E' durato circa un'ora il colloquio privato tra Papa Francesco e il presidente cubano Raul Castro nello studio del Pontefice presso l'aula Paolo VI. Al termine del colloquio Papa Francesco ed il presidente cubano Raul Castro si sono scambiati una lunga e cordiale stretta di mano. "Ho ringraziato il Santo Padre per il suo contributo al riavvicinamento tra Cuba e gli Stati Uniti", ha detto Castro
Dopo il colloquio privato durato 55 minuti, Raul Castro ha donato a papa Francesco una medaglia commemorativa dei 200 anni della cattedrale dell'Avana. "Di queste medaglie ce ne sono solo 25, e una è questa", ha detto al Pontefice il presidente cubano. Inoltre ha donato un quadro fatto dall'artista cubano Kacho, presente nella delegazione, che raffigura una croce realizzata con barconi come quelli che trasportano i migranti e con davanti una persona inginocchiata a pregare: il quadro, hanno detto i rappresentanti cubani, realizzato espressamente per la visita, è ispirato al viaggio fatto nel luglio 2013 dal Papa a Lampedusa.
"Questo è l'artista", ha detto a un certo punto Raul Castro presentandolo al Papa. "Ho preso ispirazione dall'attenzione del Papa per i migranti", ha detto l'autore del quadro. Kacho l'anno scorso aveva fatto una mostra al al Palazzo della Cancelleria, a Roma, dopo di che aveva scritto al Papa, che gli aveva risposto.
Al termine del colloquio privato, papa Francesco ha donato al presidente cubano Raul Castro il Medaglione con San Martino. "Con questo mantello copre il povero - ha spiegato il Pontefice -. E' un'intuizione di quello che dobbiamo fare: dobbiamo coprire la miseria della gente e poi promuovere la gente. Mi piace molto regalare questo, perché è un segno di buona volontà". Bergoglio ha donato a Castro anche la sua esortazione apostolica Evangelii gaudium. "Questo è il testo dove ci sono alcune di quelle dichiarazioni che a lei piacciono", gli ha spiegato, sottolineando come nel documento ci sia "una parte religiosa e una parte sociale".
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Re: Raul Castro dal Papa in Vaticano dichiara che "..se Francisco continua cosi',ritornera' alla religione cattolica.."
http://www.martinoticias.com/content/cuba-vaticano-raul-castro-francisco/93931.html
Raúl Castro dice que rezará y regresa a la Iglesia
Dijo Raúl Castro a la prensa en Roma que la visita a la Santa Sede fue "la visita más importante de toda mi vida.
De verdad" y le pidió al Papa que rezara por él, al tiempo que le presentó a su hijo y a uno de sus nietos.
En un clima cordial, así descrita desde el Vaticano, se desarrolló hoy la audiencia privada en la Santa Sede, concedida por el papa Francisco al presidente cubano, Raúl Castro, que se extendió por casi una hora. Francisco y Castro se dieron un largo apretón de mano a su salida de la reunión en el estudio del pontífice.
El prefecto de la casa pontificia, el arzobispo Georg Gaenswein, recibió al mandatario cubano y lo acompañó al encuentro a puerta cerrada, una reunión "estrictamente privada" con el pontífice.
Raúl Castro, elogió al papa Francisco por "su sabiduría y su modestia", aseguró que lee "todos sus discursos" y dijo que "si sigue así", él mismo regresará a la Iglesia Católica. "Yo volveré a rezar y regreso a la Iglesia, y no lo digo en broma", comentó el presidente cubano en una comparecencia ante la prensa junto al primer ministro italiano, Matteo Renzi, con quien se entrevistó después de mantener una audiencia privada con el papa. "Rece por mí" dijo el papa a Castro, quien también le pidió que se acordase de él en sus oraciones. "Ya lo hago", contestó Francisco.
El gobernante cubano se tocó hoy el pecho con la mano a la altura del corazón y confesó al oído del papa Francisco: "es la visita más importante de toda mi vida. De verdad".
Castro entregó al pontífice un cuadro de grandes dimensiones del artista cubano Alexis Leyva Machado, conocido como Kcho, que representa una gran cruz hecha con varios barcos y un niño que reza ante ella. El artista, presente en la audiencia, le explicó al papa que quiso aludir a la tragedia que sufren millares de personas que intentan llegar a Europa desde el Norte de África y a la visita que Francisco hizo a Lampedusa, la isla próxima a Sicilia.
Castro también regaló al papa una medalla que conmemora el 200 aniversario de la Catedral de La Habana, de la que solo existen 25 ejemplares.
El papa, por su parte, regaló a Castro un medallón de San Martín de Tours, patrón de Buenos Aires, y su exhortación apostólica Evangelii Gaudium. "Mire, es cuando San Martin se quita la capa y se la da a un pobre. Es una intuición de lo que tenemos que hacer. Cubrir la miseria de nuestra gente y promover esto", le dijo a Castro. Después mientras le regalaba su exhortación apostólica "Evangelii Gaudium" bromeó: "Aquí encontrará una de estas declaraciones que tanto le gustan".
Castro también presentó al papa a su hijo menor, Alejandro Castro Espín, y también estaba uno de sus nietos, Raúl Guillermo Rodríguez Castro, que se encarga de la seguridad del gobernante cubano.
La visita estaba relacionada con el papel fundamental del pontífice en el histórico acercamiento entre Estados Unidos y Cuba, así como con la visita que realizará Francisco a la isla en septiembre en su viaje a Estados Unidos.
En diciembre pasado, Castro y el presidente de Estados Unidos, Barack, Obama anunciaron el deshielo en las relaciones diplomáticas de sus países. Los dos alabaron entonces la mediación del papa en el proceso de acercamiento.
La Santa Sede confirmó que en los meses previos al anuncio, el papa escribió varias misivas a ambos gobernantes para invitarles a "resolver cuestiones humanitarias de común interés, como la situación de algunos detenidos". El presidente cubano solicitó después un encuentro informal con Francisco en el Vaticano. Castro llegó desde Rusia, donde asistió el sábado a la celebración del 70 aniversario del final de la II Guerra Mundial.
La Santa Sede y Cuba mantienen relaciones diplomáticas desde el 7 de junio de 1935, que han pasado por momentos de tensión. Según datos del arzobispado de La Habana, un 60% de la población cubana es católica; hay unos 650 templos, 340 sacerdotes y unas 600 religiosas.
Raúl Castro estuvo en Roma el 4 de diciembre de 1997, cuando era ministro de la Defensa. Entonces llegó procedente de Pekín y pidió al Vaticano visitar algunos de los lugares más célebres del Estado Pontificio.
En esta ocasión, Castro siguió los pasos de su hermano, quien en noviembre de 1996 visitó al papa Juan Pablo II en el Vaticano. Fidel Castro aprovechó la oportunidad para invitar al pontífice polaco a la isla, un hecho histórico en el marco de una apertura religiosa y social en Cuba y el endurecimiento de la política estadounidense de la época contra la nación caribeña.
La visita de Raúl Castro a Francisco este domingo en el Vaticano tenía varios propósitos, señaló el profesor de historia de las religiones de la Universidad de La Habana Enrique López Oliva. "Agradecer la mediación que hizo la Santa Sede para normalizar las relaciones con Estados Unidos. Luego precisar, analizar la próxima visita a Cuba del papa Francisco, que va a tener un valor igual o mayor que la de Juan Pablo II", comentó López Oliva a la agencia de prensa AP.
Es singular la visita de tres pontífices a Cuba, una nación donde a pesar de la tradición española, la inmensa mayoría de la población profesa la Santería u otras creencias sincréticas de la herencia africana.
Aunque nadie conoce los detalles exactos de la participación de la Santa Sede en las conversaciones secretas de meses que llevaron a un proceso de restablecimiento de los nexos diplomáticas entre Castro y Obama, ambos agradecieron al papa por su intermediación. "El papa Francisco es eminentemente político, aunque trata de mantenerse como buen jesuita en un discurso eminentemente evangélico", comentó López Oliva. "Es un latinoamericano", agregó el académico.
López Oliva destacó el conocimiento y valor simbólico que tiene Cuba para América Latina y el papel de "mediador de problemas políticos" que desarrolló el Pontífice sea entre israelíes y palestinos, entre grupos islámicos radicales y moderados o en sus intentos de lograr un diálogo interreligioso y ahora entre la isla y su vecino Estados Unidos.
Todavía no está claro el programa de actividades de Francisco en Cuba el próximo septiembre, pero sí se conoce que la visita se producirá antes de su arribo a Washington.
Raúl Castro dice que rezará y regresa a la Iglesia
Dijo Raúl Castro a la prensa en Roma que la visita a la Santa Sede fue "la visita más importante de toda mi vida.
De verdad" y le pidió al Papa que rezara por él, al tiempo que le presentó a su hijo y a uno de sus nietos.
En un clima cordial, así descrita desde el Vaticano, se desarrolló hoy la audiencia privada en la Santa Sede, concedida por el papa Francisco al presidente cubano, Raúl Castro, que se extendió por casi una hora. Francisco y Castro se dieron un largo apretón de mano a su salida de la reunión en el estudio del pontífice.
El prefecto de la casa pontificia, el arzobispo Georg Gaenswein, recibió al mandatario cubano y lo acompañó al encuentro a puerta cerrada, una reunión "estrictamente privada" con el pontífice.
Raúl Castro, elogió al papa Francisco por "su sabiduría y su modestia", aseguró que lee "todos sus discursos" y dijo que "si sigue así", él mismo regresará a la Iglesia Católica. "Yo volveré a rezar y regreso a la Iglesia, y no lo digo en broma", comentó el presidente cubano en una comparecencia ante la prensa junto al primer ministro italiano, Matteo Renzi, con quien se entrevistó después de mantener una audiencia privada con el papa. "Rece por mí" dijo el papa a Castro, quien también le pidió que se acordase de él en sus oraciones. "Ya lo hago", contestó Francisco.
El gobernante cubano se tocó hoy el pecho con la mano a la altura del corazón y confesó al oído del papa Francisco: "es la visita más importante de toda mi vida. De verdad".
Castro entregó al pontífice un cuadro de grandes dimensiones del artista cubano Alexis Leyva Machado, conocido como Kcho, que representa una gran cruz hecha con varios barcos y un niño que reza ante ella. El artista, presente en la audiencia, le explicó al papa que quiso aludir a la tragedia que sufren millares de personas que intentan llegar a Europa desde el Norte de África y a la visita que Francisco hizo a Lampedusa, la isla próxima a Sicilia.
Castro también regaló al papa una medalla que conmemora el 200 aniversario de la Catedral de La Habana, de la que solo existen 25 ejemplares.
El papa, por su parte, regaló a Castro un medallón de San Martín de Tours, patrón de Buenos Aires, y su exhortación apostólica Evangelii Gaudium. "Mire, es cuando San Martin se quita la capa y se la da a un pobre. Es una intuición de lo que tenemos que hacer. Cubrir la miseria de nuestra gente y promover esto", le dijo a Castro. Después mientras le regalaba su exhortación apostólica "Evangelii Gaudium" bromeó: "Aquí encontrará una de estas declaraciones que tanto le gustan".
Castro también presentó al papa a su hijo menor, Alejandro Castro Espín, y también estaba uno de sus nietos, Raúl Guillermo Rodríguez Castro, que se encarga de la seguridad del gobernante cubano.
La visita estaba relacionada con el papel fundamental del pontífice en el histórico acercamiento entre Estados Unidos y Cuba, así como con la visita que realizará Francisco a la isla en septiembre en su viaje a Estados Unidos.
En diciembre pasado, Castro y el presidente de Estados Unidos, Barack, Obama anunciaron el deshielo en las relaciones diplomáticas de sus países. Los dos alabaron entonces la mediación del papa en el proceso de acercamiento.
La Santa Sede confirmó que en los meses previos al anuncio, el papa escribió varias misivas a ambos gobernantes para invitarles a "resolver cuestiones humanitarias de común interés, como la situación de algunos detenidos". El presidente cubano solicitó después un encuentro informal con Francisco en el Vaticano. Castro llegó desde Rusia, donde asistió el sábado a la celebración del 70 aniversario del final de la II Guerra Mundial.
La Santa Sede y Cuba mantienen relaciones diplomáticas desde el 7 de junio de 1935, que han pasado por momentos de tensión. Según datos del arzobispado de La Habana, un 60% de la población cubana es católica; hay unos 650 templos, 340 sacerdotes y unas 600 religiosas.
Raúl Castro estuvo en Roma el 4 de diciembre de 1997, cuando era ministro de la Defensa. Entonces llegó procedente de Pekín y pidió al Vaticano visitar algunos de los lugares más célebres del Estado Pontificio.
En esta ocasión, Castro siguió los pasos de su hermano, quien en noviembre de 1996 visitó al papa Juan Pablo II en el Vaticano. Fidel Castro aprovechó la oportunidad para invitar al pontífice polaco a la isla, un hecho histórico en el marco de una apertura religiosa y social en Cuba y el endurecimiento de la política estadounidense de la época contra la nación caribeña.
La visita de Raúl Castro a Francisco este domingo en el Vaticano tenía varios propósitos, señaló el profesor de historia de las religiones de la Universidad de La Habana Enrique López Oliva. "Agradecer la mediación que hizo la Santa Sede para normalizar las relaciones con Estados Unidos. Luego precisar, analizar la próxima visita a Cuba del papa Francisco, que va a tener un valor igual o mayor que la de Juan Pablo II", comentó López Oliva a la agencia de prensa AP.
Es singular la visita de tres pontífices a Cuba, una nación donde a pesar de la tradición española, la inmensa mayoría de la población profesa la Santería u otras creencias sincréticas de la herencia africana.
Aunque nadie conoce los detalles exactos de la participación de la Santa Sede en las conversaciones secretas de meses que llevaron a un proceso de restablecimiento de los nexos diplomáticas entre Castro y Obama, ambos agradecieron al papa por su intermediación. "El papa Francisco es eminentemente político, aunque trata de mantenerse como buen jesuita en un discurso eminentemente evangélico", comentó López Oliva. "Es un latinoamericano", agregó el académico.
López Oliva destacó el conocimiento y valor simbólico que tiene Cuba para América Latina y el papel de "mediador de problemas políticos" que desarrolló el Pontífice sea entre israelíes y palestinos, entre grupos islámicos radicales y moderados o en sus intentos de lograr un diálogo interreligioso y ahora entre la isla y su vecino Estados Unidos.
Todavía no está claro el programa de actividades de Francisco en Cuba el próximo septiembre, pero sí se conoce que la visita se producirá antes de su arribo a Washington.
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Re: Raul Castro dal Papa in Vaticano dichiara che "..se Francisco continua cosi',ritornera' alla religione cattolica.."
ma se si converte Raulito ..
blocchera' las bodas-gay.. de la hija Mariela?
http://www.aserequebola.net/t4854-nozze-lesbo-gay-simboliche-celebrate-da-arcivescovo-canadiense-en-la-habana
blocchera' las bodas-gay.. de la hija Mariela?
http://www.aserequebola.net/t4854-nozze-lesbo-gay-simboliche-celebrate-da-arcivescovo-canadiense-en-la-habana
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